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u.d.a Muse in cucina: Catania

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Artwork: Termini Gianluca

Sono uno studente della Fondazione Cif Formazione, in particolare frequento il ramo della ristorazione
  • Joined Apr 2019
  • Published Books 1

Oggi scrivo per far conoscere alle persone quanto è bella Catania. Una città piena di storia, cultura ma, soprattutto, di buon cibo.

Ho deciso di presentarvi uno dei piatti tipici di questo territorio:  la Cassata Catanese.

La ricetta è molto semplice.

 

Per la pasta frolla ci vuole: Farina 00 485 g,

Burro 190 g ,Zucchero a velo 150 g , 3 Tuorli e 1 Baccello di vaniglia.

 

Per il ripieno ci vuole : Ricotta di pecora 600 g , Arancia candita 80 g , Cioccolato fondente 100 g

Zucchero a velo 100 g ,  1 Scorza d’arancia.

 

Invece per la glassa ci vuole: Zucchero a velo 525 g ,

3 Albumi, 3 cucchiai di succo di limone Ciliegie e 10 g di ciliegie  candite 

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Come fare la Cassata 

 

Per la crema di ricotta: Mettere la ricotta di pecora a sgocciolare in un colino e riporla in frigorifero finché non avrà perso il siero, quindi setacciarla, mescolarla per bene in una terrina insieme allo zucchero e aggiungere le gocce di cioccolato e la frutta candita.

 

Per il pan di Spagna: In una ciotola unire le uova allo zucchero, alla scorza di mezza arancia grattugiata e a un pizzico di sale e sbattere fino a ottenere un impasto molto chiaro, gonfio e spumoso. Aggiungere poco alla volta la farina setacciata amalgamando dal basso verso l’alto per non smontare l’impasto. Versare l’impasto in una teglia imburrata e infarinata e cuocere in forno a 180°C. Dopodiché aprire parzialmente lo sportello del forno e tirare fuori il pan di Spagna solo quando si sarà raffreddato quasi del tutto. A quel punto spostarlo su una griglia per farlo asciugare per bene.

 

Per la pasta reale: Sciogliere lo zucchero in un tegame insieme all’acqua fredda e portare a bollore. Spegnere il fuoco e aggiungervi la farina di mandorle. Amalgamare bene fino a che il composto non avrà assunto una consistenza compatta, liscia e morbida e tenderà a staccarsi dalle pareti del tegame. 
Bagnare quindi una spianatoia con dell’acqua e versarvi la pasta reale ottenuta. Quando questa si sarà intiepidita, lavorarla un altro po’ per renderla ancora più liscia e omogenea e stenderla con il mattarello in una sfoglia spessa 3 mm circa.

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Oltre alla ricetta scritta vi lascio anche un video dove vi fa vedere come si fa la Cassata Catanese

 

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La storia della cassata

Catanese (antiche)

 

Molti fanno risalire le origini della cassata siciliana agli arabi in base a una tendenza ormai consolidata secondo cui tutto ciò che è siciliano ha tali origini. Gli arabi hanno contribuito alla costruzione della cultura siciliana.

Meglio parlare di sedimentazioni culturali che hanno portato nel tempo a formulare la ricetta della cassata che conosciamo.

 

Se proprio occorre risalire a un periodo, meglio rifarsi a quello normanno. Già prima degli arabi si faceva un dolce simile alla odierna cassata. Gli ingredienti erano formaggio fresco, probabilmente la tuma, e la pasta frolla, l’impasto era poi cotto in forno. Nel periodo normanno, intorno alla fine del 1100, le suore nel convento della Martorana di Palermo sostituirono la tuma con la ricotta di pecora e crearono la pasta reale, un impasto dolce fatto di farina di mandorle e zucchero che sostituì la pasta frolla come involucro. Dalla cassata al forno si passò a quella a freddo.

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la tradizione catanese 

 

La Cassata e uno il dolci più importante della cultura Catanese.

Questo dolce risale ai primi del III secolo.

E stato fatto in onore di Sant’Agata una delle 7 vergini martiri,

alla quale fu stato tagliato a meta il seno.

Allora i pasticceri l’hanno fatto a forma di seno per ricordare la vergine Sant’Agata.

 

Chi a inventato la Cassata Catanese?

 

  La cassata siciliana dei giorni nostri è stata creata da un pasticciere, il Cavaliere Salvatore Gulì, la cui pasticceria si trovava in Corso Vittorio Emanuele, nei pressi di Palazzo Belmonte. Qui fu ideata la “zuccata”, un tempo preparata dalle suoredella Badia del Cancelliere di Palermo.

 

Il pasticciere la utilizzò per decorare la cassata siciliana, a cui aggiunse anche i canditi. La torta con questo nuovo look fu esposta con gran successo ad una esposizione di Vienna, nel 1873.

Ecco come nasce la leggenda della cassata siciliana.

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Le mie sensazioni e ricordi

 

Ho molti ricordi belli della Sicilia, ho passato lì quasi tutta la mia infanzia. Durante le vacanze estive, con mia nonna, trascorrevamo il mese di luglio e di agosto in questa splendida terra. La Sicilia è una regione difficile e contraddittoria ma con un grande senso di ospitalità ed accoglienza: come ti fanno sentire a casa i siciliani non ce la fa nessuno.

I migliori momenti legati a questi periodi di vacanza sono relativi alle mie visite alla città di Catania. Una città bellissima con delle persone stupende, un mare magnifico e un cibo spettacolare.

Mi ricordo ancora oggi il primo morso alla cassata, un esplosione di sapori grazie all’incontro tra il salato della ricotta e il dolce della glassa.

Per tutto queste belle esperienze devo ringraziare mia Nonna che ogni estate mi riporta nella mia amata Sicilia.

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