by Loris Gualdi
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Spett.le Dottor Augusto Daolio di Epitaph Rouguard, la informo che sarei
interessato al posto di lavoro pubblicato da Repubblica il 30/05/12 riguardante il a responsabile magazzino. ho fatto uno stage presso Vernazza Autogru dove lavoravo sulla gestione e movimentazione merci del loro magazzino, in allegato Le invio il Curriculum . resto in attesa di una Vostra gentile risposta
Distinti saluti |
Christian Rela
Le origini dell’arancino sono molto discusse. Essendo un prodotto popolare risulta difficile trovare un riferimento di qualche tipo su fonti storiche che possano chiarire con esattezza quali le origini e quali i processi che hanno portato al prodotto odierno con tutte le sue varianti.
In assenza di fonti specifiche, quindi, alcuni autori si sono cimentati nell’immaginarne le origini a partire dall’analisi degli ingredienti che costituiscono la pietanza. Così, per via della presenza costante dello zafferano, se ne è supposta una origine alto-medioevale, in particolare legato al periodo della dominazione musulmana, epoca in cui sarebbe stata introdotta nell’isola l’usanza di consumare riso e zafferano condito con erbe e carne. Agli stessi arabi vanno fatti risalire anche originario aspetto e denominazione della pietanza, dato che erano soliti abbinare nomi di frutti alle preparazioni di forma tonda, come riportato da Giambonino da Cremona.
L’invenzione della panatura nella tradizione a sua volta viene spesso fatta risalire alla corte di Federico II di Svevia, quando si cercava un modo per recare con sé la pietanza in viaggi e battute di caccia. La panatura croccante, infatti, avrebbe assicurato un’ottima conservazione del riso e del condimento, oltre ad una migliore trasportabilità. Si è supposto che, inizialmente, l’arancino si sia caratterizzato come cibo da asporto, possibilmente anche per il lavoro in campagna.
Published: Apr 11, 2019
Latest Revision: Apr 11, 2019
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