L’importanza delle password
La password è quella cosa che impedisce a malintenzionati o curiosi di accedere alla nostra email o al nostro account di Facebook.
Spesso non si da importanza alla sua creazione perchè temiamo di non ricordarla o di perderla ma questo costituisce però un facile accesso agli hacker che vogliono violare il vostro account di posta elettronica.
Troppo spesso si trovano password che sono uguali al proprio nome o alla propria data di nascita o peggio ancora vengono messi numeri tipo 123 ecc ecc
Anche su LibertyCommerce abbiamo delle password che sono le password degli utenti che possono accedere al programma. In questa sezione vengono anche definiti i permessi per accedere alla varie sezioni del programma.
Per legge poi sarebbe obbligatorio anche mettere una password a Windows e cambiare questa password almeno ogni sei mesi (cosa che normalmente non viene mai fatta)
Nel caso di un ufficio con piu’ postazioni la password evita che colleghi curiosi o maldestri vadano a frugare nei nostri file .
Le password più facili da violare sono ovviamente quelle basate su semplici parole: se una o più password, da voi utilizzate per l’accesso ai vari servizi online, sono la vostra data di nascita, il nome del cane, di un figlio oppure la città od il luogo di vacanza preferiti, è bene variarle immediatamente. A tali informazioni è infatti molto semplice risalire, al giorno d’oggi, consultando – ad esempio – il profilo di un utente su Facebook o su MySpace. Senza volerlo, quindi, l’utente più sprovveduto, diffondendo pubblicamente delle informazioni sulla sua vita privata o sui suoi interessi, può inconsapevolmente facilitare attacchi da parte di aggressori interessati ad accedere ai servizi online ai quali la medesima persona si è registrata.
Qual è la migliore strategia per generare una password “praticamente inespugnabile”? Come spesso abbiamo ripetuto, l’approccio migliore consiste nel produrre una password contenenti una miscela di caratteri alfanumerici (lettere maiuscole, minuscoli e numeri) e possibilmente anche simboli o caratteri speciali (ad esempio “#”, “%” oppure “!”).
Ogni password, inoltre, una volta seguita l’indicazione di approntare una sequenza complessa di lettere e numeri, dovrebbe essere lunga almeno otto caratteri. In parole povere, comunque, una password diviene tanto più sicuro quanto è maggiore il numero di caratteri che essa contiene e quanto più diversa è la loro tipologia.
Sul web sono disponibili alcuni strumenti che forniscono all’utente un’idea generale circa la complessità e quindi l’adeguatezza di una password.
Ci sediamo a un bar a consumare un caffè e tiriamo fuori il nostro tablet o telefonino. Vediamo sulla locandina del bar che c’e’ la WIFI gratuita e percio’ cerchiamo nelle reti disponibili quella rete. Nella lista spicca magari una rete con scritto “WIFI APERTA” o “WIFIGRATUITA” e ci clicchiamo sopra navigando e scaricando la posta.
Non ci rendiamo pero’ conto magari che quella rete “WIFIGRATUITA” è generata da un PC portatile in un’altro cliente del bar che a sua volta è collegato con un modem sulla rete telefonica.
Navigando attraverso questa connessione il propietario del portatile ha la possibilità con appositi software detti “SNIFFERApre in una nuova finestra” di RUBARE alcuni dati sensibiliche stiamo consultando e di carpire la nostra password dell’email se non protetta.
Sempre più spesso si sente parlare del deep web, ovvero la parte più nascosta di Internet utilizzata soprattutto per le transazioni illegali come la vendita di database contenenti credenziali e dati sensibili, trafugati attraverso attacchi hacker. Recentemente è stato individuato un unico database messo in rete da un utente con lo pseudonimo di tomasvanagas, che ha pubblicato un link contenente un miliardo e 400 milioni di nomi, email e password in chiaro, messo a disposizione di chiunque dietro una donazione in Bitcoin. Si tratta senza dubbio del più grande leak di dati personali mai registrato in Internet.
Il database ancora in circolazione unisce diversi elenchi già presenti in rete da diverso tempo, ma aggiornati a novembre 2017 con milioni di nuovi indirizzi e password in chiaro di strutture come Rai, Repubblica, la Sapienza di Roma, la Difesa, Istituti bancari, ministeri e amministrazioni pubbliche, con le stesse password che si ripetono per accedere ai social network e alla posta elettronica.
L’utilizzo di password è fondamentale per proteggere i nostri dati quando navighiamo su Internet. Molti di noi, però, hanno la tendenza a non cambiare mai le password create e, anzi, ad usare sempre la stessa ogni volta che dobbiamo registrarci su qualche sito web. Comprensibile, dato che ricordarsi tutte le password create è difficile.
Sappiate però che usare la stessa password per tutto lascia una porta aperta agli hacker che possono scoprire la nostra password attraverso l’illecita intrusione in una pagina web a cui ci siamo registrati.
Ecco allora che l’hacker può semplicemente provare a utilizzarla in giro per il web e rubarci l’identità o peggio ancora accedere a conti correnti, carte di credito, e in generale informazioni private e riservate.
Una password o parola chiave è una sequenza di caratteri alfanumerici che in ambito informatico viene utilizzata per verificare l’identità di un utente che vuole accedere a una risorsa informatica.
Molte persone fanno il grave errore di sottovalutare l’importanza della password minimizzando quali potrebbero essere le conseguenze di un accesso non autorizzato alla nostra casella di posta elettronica o ai social network.
Published: Apr 10, 2019
Latest Revision: Apr 10, 2019
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