Cellulare, my love!!
Il cellulare è diventato per tutti, giovani e meno giovani, un oggetto di culto, un oggetto da cui non possiamo più staccarci con il quale è possibile fare quasi tutto: possiamo telefonare, ascoltare musica, guardare video e film, giocare, ascoltare e-book, orientarci con Google map, scaricare app di ogni genere. Sembra che possa risolverci tutti i problemi quotidiani.
E’diventato talmente parte di noi che nessuno, ormai esce di casa senza avere con sè il cellulare, come si ha sempre con sè il portafoglio o le chiavi di casa.
Non c’è dubbio che l’uso eccessivo del cellulare causi problemi sociali e fisici,il calo della concentrazione e i disturbi del sonno. Ormai le ricerche che lo hanno dimostrato sono davvero tante.
Secondo una ricerca promossa da “Save The Children”, il cellulare è diventato un oggetto di intrattenimento quotidiano.
E’ principalmente usato per seguire le community sui social, per condividere messaggi vocali, link e foto.
È diventato uno “status symbol”, ovvero, rappresenta l’appartenenza ad un gruppo sociale, che fa sentire l’adolescente e non solo, alla moda.
EFFETTI COLLATERALI
Ultimamente, l’incremento della popolarità del cellulare sta causando alcuni problemi.
Chi usa il telefono oltre sei ore al giorno, può subire un calo della concentrazione, disturbi fisici come il mal di schiena,la vista offuscata o può addirittura avere problemi relazionali in quanto preferisce chattare piuttosto che parlare, oppure si perde a guardare siti e video e non stringe relazioni con gli altri.
COSA DICONO GLI STUDI?
Uno studio condotto in Corea nel 2014 che ha coinvolto 450 studenti, tra maschi e femmine, di età media 20 anni, ha dimostrato che il 46% sente ansia quando non è in possesso del proprio cellulare e che il 23% cerca di ridurre l’uso del cellulare, ma non ci riesce.
La facilità di interazione con il cellulare è fonte di attrazione per le persone più ansiose che lo utilizzano come “psicofarmaco” poiché permette di gestire meglio le difficoltà, le paure e le emozioni negative. Nell’indagine è emerso anche che la dipendenza dal cellulare è più diffusa tra le donne e gli alcolizzati, infatti i maschi preferiscono i videogiochi e la ricerca di informazioni online.
I tratti comuni tra gli alcolisti e la dipendenza da internet sono dovuti al ,che ricoprono entrambi, di essere facilitatori nella comunicazione con gli altri. Sia l’effetto dell’alcol che la rete disinibiscono le persone più timide e le rendono più disinvolte nel parlare.
Un altro studio condotto in Ungheria nel 2015 in una scuola primaria e secondaria, afferma che la maggior parte dei ragazzi utilizza per quasi 5 ore al giorno il cellulare: oltre 3 ore i maschi e oltre 5 ore le femmine.
Inoltre afferma che il tempo speso su questo strumento, influisce sui livelli di impulsività, ansia, depressione, deficit dell’attenzione e disturbi fisici.
Infine da uno studio condotto in Germania nel 2016 su 330 studenti, tra maschi e femmine, è emerso che la stragrande maggioranza ha l’abitudine di andare a letto tardi e di utilizzare il cellulare in modo eccessivo, così da aumentare i problemi del sonno.
Non è diffusa solo la dipendenza dal cellulare, ma anche dal fumo e dalle droghe: il loro uso eccessivo testimonia un disagio e una fragilità e ognuno di essi diventa un falso mezzo per superarli.
COME CORRERE AI RIPARI?
Si può correre ai ripari con un lavoro di prevenzione, per esempio, insegnare ai ragazzi come si usa il cellulare.
Una soluzione da considerare è quella di rivolgersi ad uno specialista.
Attraverso alcuni sondaggi, si è notato che i giovani, più passano il tempo davanti al telefono,meno sono felici. Questa ricerca ha avuto due obiettivi. Il primo è stato quello di documentarsi sulla base di quanto riferito dagli adolescenti. Il secondo, di indagare l’influenza che questo strumento ha su di loro focalizzandosi in particolare sul tempo passato davanti allo schermo. L’autostima e la felicità sono crollati dopo il 2012 a causa dell’aumento di tempo passato davanti a uno smartphone. La situazione in Italia è la seguente: 17 ragazzi su 100 non riescono a prendere le distanze dallo smartphone,1 su 4 è sempre online,il 45% si connette più volte al giorno,il 78% chatta su whatsapp continuamente.
USI E ABUSI DEL CELLULARE: E’ L’OGGETTO-SIMBOLO DEL 2000
Il cellulare, inizialmente pensato e adottato in America, è oggi l’oggetto-simbolo di tutti i ragazzi.
Il cellulare presenta diversi vantaggi: si può chiamare qualcuno in caso di emergenza, si ha la possibilità di messaggiare velocemente utilizzando abbreviazioni o emoji, si può ascoltare la musica, si può usufruire di internet e fotografare.
Ovviamente, però, presenta anche diversi svantaggi: l’uso eccessivo può danneggiare la salute, inoltre, essendo i ragazzi abituati a utilizzare le abbreviazioni si ha più difficoltà nella scrittura, abituati all’utilizzo di internet per cercare informazioni si tende a ragionare di meno e a trovare meno soluzioni alternative pensando di avere sempre la risposta pronta nel web.
Lo sviluppo scientifico e tecnologico dell’elettronica e dell’informatica, ha quindi trasformato l’intero mondo della comunicazione che oggi è dominato dalla connettività.
La nostra è quindi una società dipendente dal cellulare, infatti, se pensiamo ai voli aerei, i biglietti non sono più cartacei ma digitali, oppure se pensiamo alla nuova generazione che scrive la lettera a Babbo Natale spesso non è più cartacea, ma su Whatsapp.
IL CELLULARE è QUINDI UN BENE O UN MALE?
Per certi aspetti si può definire un male, perché confonde la vita lavorativa con quella privata e il fenomeno del cyberbullismo è aumentato drasticamente negli ultimi anni.
Nonostante ciò, il cellulare ha migliorato il mondo in cui viviamo, ci fa conversare con persone dall’altra parte del pianeta e rende la vita più comoda, permettendoci di svolgere attività senza alzarci dal nostro comodo letto.
Parte importantissima del cellulare sono i social.
I social (Instagram, Tik Tok, Facebook, Telegram…) hanno avuto un straordinario impatto sociale su un’ampia fetta della popolazione.
Spesso vengono utilizzati per scopi precisi: le industrie li utilizzano per farsi pubblicità, i professori li utilizzano per mandare compiti o lezioni online agli alunni, sono utilizzati per organizzare eventi.
Il primo grande merito dei social è sicuramente quello di aver facilitato la comunicazione: basta avere la connessione a Internet per parlare in tempo reale con persone dall’altra parte del globo, e, grazie alle webcam addirittura vederne il volto.
Oltre a esporre i meriti dei social, è necessario parlare anche dei problemi che nascondono: molte persone per avere i famosi “quindici minuti di popolarità”, si ridicolizzano in pubblico e violano la loro stessa privacy, pubblicando informazioni personali.
Nei social sono infatti molto presenti fenomeni di cyberbullismo, dove la vittima viene ridicolizzata attraverso la diffusione di foto personali ad opera di un bullo che spesso è anonimo; adescarischimento online; sexting; pornografia online sono solo alcuni dei problemi in cui ci si può imbattere.
Inoltre, spesso nei social, vengono pubblicate informazioni false che possono ferire i sentimenti di altre persone o metterle in pericolo.
I social sono una grande risorsa, se saputa utilizzare a dovere e conoscendone i rischi.
L’uso eccessivo di queste tecnologie può provocare danni anche fisici, come problemi alla vista, patologie particolari e stress da iper connessione.
UN’ESPERIENZA CONDOTTA IN UNA SCUOLA PRIMARIA
Lo scrittore e giornalista Roberto Alborghetti ha incontrato gli studenti della scuola elementare e media di Faenza per parlare dell’uso del cellulare.
Uno dei più preoccupanti aspetti emersi riguarda i bambini più piccoli che si sentono messi da parte dai propri genitori e fratelli maggiori, troppo presi dal cellulare. Infatti, l’80% dei ragazzi, già in quinta elementare possiede un telefono cellulare. Spesso i genitori lo comprano ai propri figli perché possano chiedere aiuto e chiamare in caso di pericolo o emergenza, anche se la maggioranza dei bambini utilizza il cellulare per giocare.
L’80% dei ragazzi, invece, utilizza il cellulare più per guardare social o scrivere nelle chat, quindi mantenersi in contatto con altri ragazzi o ragazze.
La maggior parte dei genitori teme che il proprio figlio possa incontrare in rete rischi e pericoli collegati al fenomeno dell’adescamento, pedofilia on-line e che non si possano rendere conto del pericolo. Tuttavia, questo non è un deterrente all’acquisto del cellulare, di cui si considerano soprattutto i vantaggi.
ANALIZZARE LA SITUAZIONE DA DIVERSI PUNTI DI VISTA: DEGLI ALUNNI E DEGLI INSEGNANTI.
Gli studenti
Nel tempo libero e durante le loro attività, come per esempio il pomeriggio, quando si svolgono i compiti, il cellulare è quasi sempre sulla scrivania dei ragazzi, che lo preferiscono a un gioco di inventiva, alla lettura, all’andare a giocare all’aria aperta o addirittura al passare del tempo in famiglia. Ovviamente questo porta con sè il problema della distraibilità, si è continuamente interrotti nello studio dall’arrivo di un messaggino che un compagno spedisce, spesso per chiedere chiarimenti sul compito, o peggio, per farsi mandare il compito già fatto. In realtà, sappiamo, invece che lo studio richiede calma, silenzio e concentrazione.
I professori
Durante le ore di lezione il cellulare viene fatto spegnere, ma non appena i ragazzi sono chiamati ad alzarsi in piedi, spesso nelle scuole superiori si vede chiaramente che hanno il cellulare in tasca e che è acceso. In tal caso i professori, per rispetto della privacy, non possono controllare davanti a tutti cosa lo studente stia facendo con il cellulare. Possono però sequestrarlo, portarlo in presidenza e lasciare risolvere la questione tra il preside e il genitore dell’alunno interessato.
Interessante sta diventando il possibile utilizzo del cellulare a scuola in particolari attività didattiche: in questo caso sono gli insegnanti stessi che chiedono ai ragazzi di portare da casa il cellulare e di accenderlo in classe. E’, infatti, possibile svolgere attività interessanti che ci coinvolgono, come rispondere a quiz online o svolgere attività di ricerca.
Purtroppo, ogni tanto fanno scalpore i video che vengono girati in classe durante le attività di lezione e spesso vengono ripresi professori che faticano a gestire la classe turbolenta o ragazzi difficili con il chiaro intento di ridicolizzarli, visto che poi le immagini vengono fatte girare nella rete.
Published: Mar 7, 2019
Latest Revision: Mar 7, 2019
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