Cleopatra: storia di una donna e del suo Impero

Nella terra dei faraoni gli occhi della Sfinge, i labirinti delle piramidi e le rive del Nilo hanno visto nascere la più grande regina dell’Antichità.

I. La famiglia

Correva l’anno 69 (o forse 70) a.C. quando nelle stanze del Palazzo Reale venne alla luce Cleopatra. Suo padre, Tolomeo XII fu un pessimo sovrano in quanto come Nerone si riteneva il “nuovo Dioniso” e preferiva lo sfarzo delle feste e dei banchetti al bene e alla cura del suo paese. Per finanziare tutte le spese affidò i conti dello stato al banchiere romano Gaio Rabirio Postumo che gli prestò il denaro a tassi esorbitanti, riempendolo di debiti che in seguito alla sua morte gravarono su Cleopatra e suo fratello. Nonostante ciò Cleopatra nutriva un profondo affetto per il padre, infatti il suo appellativo “Cleopatra Filopatora” significa “colei che ama il padre”.

Per quanto riguarda la madre non si hanno notizie certe sulla sua identità, forse era una concubina del re o forse un’egizia proveniente dalle famiglie dei sommi sacerdoti di Menfi.

II. La salita al trono

Inizialmente il trono era destinato a Berenice, la sorella più grande ma, dopo la sua morte prematura fu Cleopatra la predestinata. Per questo ricevette un’educazione adatta a una regina, compiendo numerosi viaggi per conoscere il territorio che l’avrebbe vista a capo. Erano tre i maestri che si occupavano della sua formazione e di quella del fratello: l’eunuco Potino, il comandante dell’esercito Achilla e il retore Teodoto, ma iniziarono ben presto gli scontri poichè tutti e tre nutrivano preferenze verso il fratello Tolomeo XIII.

Alla morte del padre nel 51 a.C. Cleopatra salì al trono, diciottenne, affiancata da suo fratello. Fin da subito tutti apprezzarono il fatto che lei conoscesse l’egizio, una vera eccezione fra i sovrani tolemaici.

III. La fuga e lo scontro con il fratello

Nel 49 a.C. l’Egitto si trovò coinvolto nella Guerra civile romana tra Cesare e Gneo Pompeo Magno, quest’ultimo mandò suo figlio Gneo Pompeo a chiedere a Cleopatra navi e frumento. Cleopatra fornendo il materiale richiesto fece insorgere gli alessandrini che a causa della terribile carestia che il paese stava attraversando l’avevano accusata di svendere l’Egitto ai romani. L’anno successivo  la regina fu costretta a fuggire attraversando la Palestina e accampandosi nel deserto della Siria meridionale.

Di questa situazione ne approfittarono i tre tutori per mettere sul trono il fratello Tolomeo XIII: una persona facilmente manovrabile per raggiungere i loro interessi. La fuga si concluse con lo scontro fra i due, Tolomeo era ad un passo dall’ucciderla ma in questa situazione Cleopatra saggiamente resistette e aspettò, sapendo cogliere l’occasione giusta per cambiare la sua situazione disperata.

IV. L’incontro con Cesare

La scena che dobbiamo immaginare è quella di Liz Taylor e Rex Harrison nel film del 1963. Introducendosi furtivamente a palazzo, Apollodoro avvolge Cleopatra in un tappeto, caricandoselo in spalla. Superati i pericoli Cleopatra si introduce nei giardini del palazzo e si dirige verso le stanze occupate da Cesare.

Questo è sicuramente l’incontro tra leader più spettacolare della storia!

https://youtu.be/_GIBNc9VOc4

V. Il fascino di Cleopatra

Tutti coloro che si intrattenevano con Cleopatra, ne restavano follemente affascinati; fra tutti il primo fu Giulio Cesare.

Come disse il biografo Plutarco: “il sovrano fu colpito dalla sa disinvoltura, dalla sua grazia e dalle sue parole”, fu proprio la sua voce ad agire come pozione d’amore, perché come conferma Cassio Dione: “Appena Cesare sentì parlare di Cleopatra, ne restò talmente affascinato da prendere le sue difese dopo averla giudicata per tanto tempo”.

La regina attraeva anche per la bellezza fisica più leggendaria che reale, colpivano la sua pelle liscia, il corpo seducente tonico e armonioso nelle forme, era minuta ma perfetta.

Come Paride, Cleopatra centrano le sue frecce il tallone scoperto dell’uomo romane, con la velocità e la pericolosità di uno scorpione…

 VI. La reazione di Tolomeo

Quando il fratello-re arriva a palazzo per incontrare Cesare, scopre che la sorella, che lui pensava fosse ancora nel deserto, lo ha preceduto. Ancora peggio scopre che fra i due è scoppiato un colpo di fulmine e capendo di aver perduto, come ci racconta Cassio Dione: “Montò su tutte le furie e correndo in mezzo al popolo si mise a gridare, dicendo che lo tradivano”. La situazione si calma quando viene letto in pubblico il testamento del padre dei due, in cui si dice che entrambi devono regnare.

Durante il banchetto organizzato per suggellare la pace viene sventato un attentato ai danni di Cesare e Cleopatra e per questo inizio la Terra civile alessandrina, che durò solo pochi mesi e vide la morte di Tolomeo XIII e il trionfo di Cesare, che nominò Cleopatra e l’altro fratello Tolomeo XIV co-reggenti del Regno.

 VII. Cleopatra a Roma e morte di Cesare

Ufficialmente arrivò a Roma come regina d’Egitto, per negoziare un’alleanza fra i due paesi, ma andò a vivere con Cesare assieme al figlio Cesarione. Subito la regina divenne la protagonista dei salotti romani, in una società dedita al lusso e ai piaceri, e dettò la moda fra le donne della pettinatura “a chignon” da lei inventa.

Visse a Roma fino al 44 a.C., anno dell’assassinio di Cesare, poi tornò ad Alessandria, dove vide da spettatrice la nascita del secondo triumvirato.

VIII. Incontro con Marco Antonio

Quando a Marco Antonio spettarono i governi dell’Oriente, a causa del triumvirato, incontrò Cleopatra a Tarso. Per lui fu facile essere sedotto dal fascino della regina in quanto, nonostante fosse un grande combattente era anche semplice ed ingenuo e non riuscì a resistere all’attrazione orientale che la donna rappresentava.

I due vivono una sincera storia d’amore completata dalla nascita di tre figli. Ottaviano da Roma guardava i comportamenti sospetti di Antonio che iniziava a presentare le caratteristiche tipiche di un sovrano orientale, e la decisione di Antonio di lasciare, una volta morto, tutti i territori che governava ai suoi figli fu la goccia che fece traboccare il vaso. Raccolto il consenso popolare, Ottaviano dichiara guerra a Marco Antonio.

IX. La morte di Antonio e Cleopatra

Finita la guerra che vide Ottaviano vincitore, Antonio decise di suicidarsi per non farsi uccidere dall’esercito nemico.

A sua volta, anche Cleopatra prese la decisione di togliersi la vita, per non cadere schiava nelle mani di Ottaviano.

Il suicidio della regina d’Egitto è storia. In che modo si sia suicidata non è ancora una certezza. La versione più accreditata e ripresa è quella di Plutarco, egli racconta che Cleopatra si sarebbe data la morte lasciandosi mordere da un aspide, che le sarebbe stato recapitato di nascosto in una cesta di fichi durante la prigionia seguita alla sconfitta di Antonio.

Essendo molto esperta di veleni e pozioni sapeva che quello era il modo più veloce e indolore per morire.