La portinaia Apollonia

Questa è la storia di un bambino di nome Daniel.

Daniel era un bambino ebreo e viveva solo con sua madre in un palazzo dove lavorava una portinaia di nome Apollonia.

Apollonia all’apparenza sembrava  molto cattiva forse anche a causa dei suoi occhi che dietro a degli occhiali spessi  sembravano pesci grigi in un acquario.

I bambini del palazzo e anche Daniel la prendevano in giro dicendo: ” Apollonia, Apollonia quanti polli hai mangiato?”

Daniel aveva molta paura di lei perché pensava che fosse una strega, ma la prendeva lo stesso in giro perché non voleva essere escluso dal suo gruppo di amici.
Quando la vedeva si nascondeva!

Era l’autunno del 1943 e da poco tempo erano state emanate le leggi contro gli ebrei, quando in città arrivarono i soldati tedeschi a prelevare ed arrestare tutti gli ebrei presenti in città!

Una delle leggi emanate contro gli ebrei diceva che gli ebrei non potevano lavorare.
La mamma di Daniel,però,aveva bisogno di soldi per poter mantenere la sua famiglia per questo ricamava, di nascosto, le lenzuola per le suore.

Le suore dicevano a tutti che le lenzuola le ricamavano loro, ma la mamma di Daniel era contenta così.

Daniel, visto che la mamma lavorava tutto il giorno, spesso andava dal fornaio a comprare il pane.

Ma un brutto giorno, un gruppo di soldati tedeschi invase la città.

Seminarono il terrore e presero tutti gli ebrei presenti.

Arrivarono anche nella casa di Daniel, per portarli tutti nel campo di concentramento.

Per fortuna la mamma di Daniel venne avvisata da Apollonia e riuscì a salvarsi perché la portinaia la nascose nella stanza del carbone.

Daniel scoprì che Apollonia non era poi così cattiva come sembrava!
Infatti grazie a questa generosa e coraggiosa portinaia sia lui che la sua mamma si salvarono!