INDICE

1… Autobiografia

2… Periodo romano

3… Periodo anconetano

4… Periodo napoletano

5… La Reggia di Caserta (interni)

6… La Reggia di Caserta (un

       capolavoro dell’ idraulica)

AUTOBIOGRAFIA

Sono nato nel 1700 e la mia formazione avviene a Roma dove ho conosciuto Carlo Fontana. Sono stato architetto e ingegnere, illuminista e studioso, poi nel 1751 mi hanno chiamato a Napoli per realizzare la Reggia dei Borbone, a Caserta, ed è in questa città che morirò (1773).

         PERIODO ROMANO

Durante il mio soggiorno a Roma ho partecipato a vari concorsi tra cui il più importante è sicuramente quello per la facciata della basilica di San Giovanni in Luterano che, però, ho perso.

Ho comunque ottenuto nel 1726 la carica di primo architetto della Fabbrica di San Pietro e in quel periodo ho lavorato con Giovanni Poleni a un sistema per ovviare alle lesioni della cupola vaticana.

Sistema di cerchiatura con sei catene di ferro

A Roma ho anche operato come restauratore:

Santa Maria degli Angeli, facciata dell’ esedra

Il mio schizzo architettonico per gli interni

PERIODO ANCONETANO

Il periodo che ho passato ad Ancona coincide con la progettazione e realizzazione di importanti opere nel Conero a partire dal 1732 circa

Tra le opere realizzate in questo periodo occupa un posto importante la Mole Vanvitelliana, una delle opere che rientrano nel progetto di restaurazione portuale, in quanto mi permise di mettere a frutto le mie competenze nel campo dell’ idraulica e dell’ ingegneria

Particolare del portale di ingresso, per la realizzazione del quale ho impiegato l’ ordine tuscanico. Elemento di spicco è il bugnato che caratterizza pure la piattabanda.

Un’ altra parte che compone il Lazzaretto è il tempietto di San Rocco. Per la sua realizzazione ho posto cinque coppie di colonne alla base di una cupola  cassettonata. La mia abilità di sintesi della ricerca cinquecentesca e seicentesca è visibile nella pianta pentagonale

Un altra opera è: la Chiesa del Gesù, chiesa a croce latina la cui facciata riecheggia l’ arco del porto.

Visione della Chiesa del Gesù ai giorni vostri e quindi priva delle sei torce in terracotta

Vista edificio, ai giorni vostri, dalla piazza

PERIODO NAPOLETANO

Questo periodo inizia quando nel 1751 fui chiamato a Napoli da re Carlo III di Borbone.

A Napoli, invece, ho lasciato un segno indelebile con l’ intervento sulla Basilica della Santissima Annunziata tale intervento fù comunque uno dei tanti svolti in questo periodo.

Visione frontale della facciata dai tratti tipici del classicismo francese

Pianta degli interni

Ho anche realizzato una chiesa sotterranea posta in corrispondenza della cupola

LA REGGIA DI CASERTA

Interni

Questa è l’opera che mi ha consacrato alla storia.L’ incarico asseegnatomi è quello di realizzare una corte che non fosse seconda a nessuno in Europa.

Comunque lascerò il compito di illustrarvi gli interni a un servizio assai interessante di Sky Arte

La reggia di Caserta

Un capolavoro dell’ idraulica

La reggia sorgendo in una posizione distante da ogni possibile bacino idrico ha necessitato la costruzione di un’ acquedotto.

Quest’ ultimo non alimenta con la sua grande portata solamente i giochi acquatici delle fontane ma supporta anche quelle piante esotiche che colorano i giardini

L’ assai lungo acquedotto si compone di tre ponti: il “Ponte Nuovo” il quale con la sua pianta sinuosa si assicura di mantenere costante il livello della conduttura

Il “Ponte della Valle di Durazzano”caratterizzato da quattro archi a tutto sesto impostati su setti affiancati da contrafforti

Il “Ponte della Valle di Maddaloni”, una possente struttura in tufo a tre ordini arcate.

L’acqua scende da un’ altura e crea una cascata, a quest’ ultima e alla conformazione dei viale è legato il cosiddetto “effetto cannocchiale”.

Visuale della cascata dalla cima

Lo splendido paesaggio del quale ho supervisionato la realizzazione analizzato in un video

Schema che propone una spiegazione dello stupefacente “effetto cannocchiale”.

                  FINE

Un sentito ringraziamento a:

Tommaso Guerra senza il quale il libro non   sarebbe mai stato pubblicato.

Angelo Forgione che ci ha gentilmente concesso di prendere un video di Sky Arte (ringrazio anche loro).

Carlo III sempre molto disposto a partecipare e grande contribuente.

Si ringraziano anche i fondatori di questa piattaforma, in particolare Mel Rosenberg che ci ha spiegato come realizzare “il nostro libro”.