“Ricchezza e Povertà” by Martina Mangano - Illustrated by Martina Mangano e Cleofe Allegra - Ourboox.com
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“Ricchezza e Povertà”

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Artwork: Martina Mangano e Cleofe Allegra

  • Joined May 2018
  • Published Books 4

In un luogo indefinito regnava una regina di nome Tecla.

Ella  aveva i capelli biondi, ricci e raccolti, gli occhi

erano di colore verde smeraldo, la bocca era rossa come una

fragola e la pelle bianca e vellutata.

Indossava un bellissimo vestito lungo fino alle caviglie di

colore fucsia acceso con sopra un mantello di pelliccia.

Era una donna generosa che amava i suoi sudditi e spesso

concedeva loro doni e riposo.

Nel  regno governava la pace e tutti godevano degli stessi benefici

non vi erano né ricchi né poveri.

Un giorno la regina si recò, come spesso faceva in piazza tra la

gente, quando si imbattè in una mendicante.La sovrana capì subito

che si trattava di una forestiera, perché nel suo regno non esistevano

mendicanti. La donna molto trasandata, con i capelli bianchi avvolti da un fazzoletto, gli occhi neri infossati e la pelle rugosa e pallida.

Era molto impaurita ma la regina la mise subito a suo agio,invitandola a rimanere, offrendogli cibo e vivande.

La povera donna accettò di restare a patto che la regina in cambio,

come segno di riconoscenza, avrebbe preso l’ unica cosa cara che

ella possedeva : un piccolo scrigno.

La regina ricevette con gioia e conservò lo scrigno sul comò della camera

da letto, e da li a qualche giorno non lo ricordò più.

Un giorno mentre tutto era tranquillo, arrivarono degli uomini a cavallo

ed invasero il regno, saccheggiando chiunque incontravano,procurando pianti e dolori.

In poco tempo il regno non fù più lo stesso; la gioia lasciò il posto al dolore e la ricchezza alla povertà.

I giorni passarono e gli invasori arrivarono al castello,dove ormai l’infelice regina li stava aspettando.

Una volta entrati distrussero tutto ed imprigionarono la sovrana.

Prima di essere rinchiusa nelle fortezze del castello, la regina si guardò intorno e vedendo lo scrigno lo portò con sé.

Nei mesi la povera regina, priva di acqua e cibo, si ammalò e pensando di essere giunta alla fine dei suoi giorni, decise di guardarsi per l’ ultima volta e così prese lo scrigno per specchiarsi.

Una volta aperto, lo scrigno sprigionò profumi inebrianti, melodie incantevoli e colori abbaglianti.

La regina presa di paura gettò per terra lo scrigno rompendolo in mille pezzi,da quei frammenti come per incanto uscì fuori la mendicante, che animò tutti gli oggetti del castello,terrorizzando gli invasori e costringendoli alla fuga.

Da quel momento la donna si prese cura della buona  regina che appena guarì, tornò al trono riportando gioia e pace nel suo regno.

La saggia regina e l’umile mendicante non si separarono mai piu’,unirono le loro forze fondendo ricchezza e povertà e nel castello regnarono bontà e felicità.

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