by isab
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VENGO DA…..
di Benedetta Veronesi 1^C
Vengo da una casetta di sassi ai confini di un bosco,
Vengo dal profumo di erba tagliata che mi pizzica il naso la mattina,
Vengo da un mondo segnato solo sulle cartine della mia mente,
Vengo dai sogni, dalle domande, dalle risposte,
Vengo dall’essere più che dall’avere,
Vengo dal calore degli abbracci insicuri,
Vengo dallo scoppiettio delle braci ardenti nel camino,
Vengo da dubbi troppo grandi per la mia età,
Vengo dall’ inconfondibile suono della campanella,
Vengo da lacrime versate inutilmente,
Vengo dal rumore del mare,
Vengo dal sapore di libertà, dalla brezza fresca che mi accarezza il viso,
Vengo dalle correzioni grammaticali che mi tormentano fin da piccola,
Vengo da sorrisi di ogni tipo,
Vengo dalle chiacchierate infinite ai bordi di una piscina vuota,con la luna in cielo,
Vengo dai libri, che ogni volta mi accompagnano in un mondo sempre nuovo,
Vengo dall’ odore di carta, dal rumore di pagine sfogliate,
Vengo dal vento che muove dolcemente le foglie degli alberi,
Vengo dal canto degli uccelli,
Vengo da errori, ingiustizie, incomprensioni,
Vengo dalla confusione e dal disordine,
Vengo dal cielo azzurro, dallo scroscio della pioggia,
Vengo da fantasia illimitata
Vengo da sguardi infiniti verso il futuro,
Vengo da passioni,
Vengo dalla voglia di correre, di scappare, di sporcarmi le mani, di esprimermi, di dire tutto ciò che mi passa per la testa, dalla voglia di ridere, di sfogarmi e di smetterla di trattenermi,
Vengo dal bisogno di attenzione,
Vengo dai lunghi silenzi,che provocano ancora più confusione di quanta già ce ne fosse prima,
Vengo da un sonno che non vorrebbe mai andarsene,
Vengo dalle forti emozioni che non smettono mai di crescere,
Vengo dalla confusione familiare,
Vengo dal rumore delle clavette che cadono,dal fruscio del nastro,dal rimbalzare della palla, dal cerchio che rotola, dalla fune che vibra quando la muovo,
Vengo dal soglievo di togliere le scarpette da danza che massacrano i piedi,
Vengo dai disagiati passati, dai gioiosi presenti e dagli attesi ed inaspettati futuri,
Vengo da paure inesistenti,
Insomma, vengo da me stessa, e da me stessa per sempre verrò.
Vengo da un luogo indefinito, da una casa vicino a un ospedale.
Vengo dal sole che mi accarezza il viso, dal miagolio dei miei piccoli amici.
Vengo da un paese, Regnano, casa dei miei ricordi e di piccole emozioni.
Vengo dal dolore di una cara amica persa.
Vengo da una passione che mi accompagna e mi da la forza di andare avanti.
Vengo dai sorrisi, dalle risate, dagli amici e dalla mia casa in sasso.
Vengo dall’amore dei miei genitori.
Vengo dalle grida e dall’amore di mia mamma.
Vengo dalla musica di pianoforte dei miei vicini, dalla chiamata di un piccolo scricciolo sul balcone.
Vengo dagli sforzi e dai sacrifici.
Vengo dalla puzza della striscia rossa,
dall’azzurro della striscia gonfiabile,
dal rosso delle parallele,
dal bianco del magnesio,
dal marrone delle travi,
dalle canzoni di Ste,
dall’apple watch di Nick,
dai passi di danza della Vale,
dagli addominali della Lucy.
Vengo dal cadere per poi rialzarsi, dal mio ginocchio sinistro.
Vengo dal nero della lavagna, dallo studio, dalla scuola.
Vengo dai colori che animano la vita, dai fiori della mia tata.
Vengo dal saluto a struzzo, da un teatrino.
Vengo da una tigre bianca, da un toro, da Corviak, da un oblio, da un ritorno e da un balletto inconcluso.
Vengo da un’amicizia lunga 10 anni.
Vengo dai viaggi, dalle passeggiate, dal mare e dalla piscina.
Vengo dal voler viaggiare nei posti più strani.
Vengo dal bastone di Paolone.
Vengo da una vittoria conquistata, per me un grande trionfo.
Vengo dai vincitori e dai vinti.
Vengo dalle domeniche passate in Chiesa.
Vengo dalle gare in bici di mio nonno.
Vengo dai saluti dei ciclisti, dal Giro d’Italia, da una bici, da Vincenzo Nibali,
dalla maglia rosa.
Vengo da una tradizione, il pane, il cui profumo inonda Regnano e le sue vie.
Vengo da S come un sibilo.
Vengo dalla penisola che non c’era, la amo, la odio questa è l’Italia per me.
Vengo dai salti, dai flick, dal salto dietro, dal salto avanti sull’erba e arrivare per terra con i piedi rotti.
Vengo da un cappellino.
Vengo dalla paura del buio.
Vendo da un mondo oltre le nuvole creato da me.
La vita è stata fatta per viverla tutta fino in fondo, quindi vivila tutta senza lasciarne un pezzo libero! Sarina
VENGO DA….
vengo da una casa gialla ai piedi del monte,
vengo dal mio giardino che profuma d’erba tagliata,
vengo da il mio pony che si rotola, dal odore di fieno e dai nitriti che risuonano in tutta la valle.
Vengo da lettere scritte in francese, dagli abbracci delle mie amiche, dalle guerre continue in classe con Elia ed Edoardo.
vengo dalle risate di mio fratello che come un ladro scappa da mia sorella.
vengo dagli abbracci caldi e lunghi di papà, vengo dal ragù di mia madre e dai suoi baci caldi.
vengo dal tema lungo 5 pagine per descrivere tutti i miei compagni di classe.
vengo dalle spiegazioni della prof, dalle interrogazioni dei verbi, vengo dal copione del teatro.
vengo dal mio libro in cui sta per scoppiare una guerra.
vengo dai miei sogni in cui sono sempre una cosa diversa.
vengo dai capretti che ci sono di fianco a casa e a cui io e mia sorella gli abbiamo dato ad ognuno un nome.
vengo dai balli di marco davanti alla TV.
vengo da un paese che manco si vede sull’atlante, dal vento freddo che ti fa rabbrividire.
vengo dalle mie ricette strane (ad esempio la torta di limone fatta con Aurora).
vengo dai palloni da calcio con i quali giocavo alle elementari.
vengo dalle tendate con i miei amici.
vengo dalla voglia di andare alle maldive, di cui mi rimane solo una foto.
vengo dal mio album dei ricordi.
vengo dalle risate con LAURA, gli abbracci di BEATRICE, dai lunghi capelli marroni di BENEDETTA 2, dalle invenzioni di LORENZO, dagli scobidoo di DENNIS, dalle avventure con CECILIA, dalle battute di MARTINA M., dai succhi esplosi dell’altra BENEDETTA 1, dalle guerre stellari con SARA.
vengo dall’anno scolastico ormai finito,dalle avventure, dai problemi, dalle felicità.
vengo dalla mia classe fredda,dagli armadietti blu elettrico.
vengo dai miei riccioli che mi fanno sembrare un leone.
vengo dal principe e dalla principessa del mio libro.
vengo dal funerale di mio zio,
dal memorial di mio nonno che per quanto mi sforzi non riesco a ricordare.
dalle case mozzafiato di minecraft .
vengo dalle gare di equitazione ed dal tremore delle gambe, dagli applausi, dalle grida mentre io ed il mio cavallo tagliamo il traguardo.
vengo dagli allenamenti intensissimi di judo.
vengo dalla 1^ volta che ho aperto gli occhi.
vengo dal proverbio giapponese che dice: alcune volte vinci, tutte le altre volte impari…
vengo dalla mia pietra fredda e prodigiosa.
Agatha Bisi.
Vengo da una casa nascosta dagli alberi ,che nessuno nota.
Vengo da i miei fratelli che non mancano mai.
Vengo dal mio cane, gioiosa quando mi vede e sempre in movimento.
Vengo da mia madre che ogni giorno mi sopporta, dandomi caldi abbracci
Vengo da mio padre che non vedo mai,ma che però so che mi vuole bene.
Vengo da i miei amici che ci sono sempre per farmi sorridere nei momenti bui.
Vengo da lui,il mio amico,che ogni fine settimana ci vediamo, raccontandoci tutto.
Vengo dalle mie prof che mi insegnano ogni giorno come affrontare la vita.
Vengo dall’ansia che mi perseguita ogni giorno,non lasciandomi respiro.
Vengo dal pattinaggio che mi fa dimenticare il passato.
Vengo dalle paure che vivono dentro me.
Vengo dal passato che ogni giorno ritorna dentro la mia mente.
Vengo da i sorrisi del passato,del presente e quelli del futuro.
Vengo dalle emozioni che invadono le giornate.
Vengo da questo mondo che ogni giorno mi rende felice di essere nata.
Vengo dalle cose belle della vita che certe volte non vediamo.
Vengo dalle persone a me care,che mi fanno venire quel mezzo sorriso.
Vengo dalle mie cugine,che sono pazze e incomprensibili,ma che io riesco a capire.
Vengo dal mio paese,il Molise,che ancora adesso mi porta gioia e nostalgia.
Vengo da i miei nonni,non conosciuti,che mi guardano da lassù,sperando siano orgogliosi di come sono diventata.
Vengo da tutti loro,che rendono la mia vita piene di esperienze,gioie e di amore.
Vengo dal cielo,che mi porta in mondo fantastico,dove solo io conosco l’esistenza.
Vengo d’amici passati,che ormai non vedo.
Vengo da molte case,ormai dimenticate dalla mia famiglia,ma non da me.
Benedetta Vitagliano
Vengo dal gusto del limone che stranamente mangio da quando ero piccola.
Vengo dalla notte che mi rende sicura.
Vengo dalla mia migliore amica,che solo lei riesce a comprendermi.
Vengo dalle emozioni provate in un’anno.
Vengo dalla tristezza della fine della scuola.
Vengo dal mio compleanno,che ho passato insieme a i miei amici,che non smettevano di mangiare.. soprattutto Edoardo.
Vengo dalle liti di Edo e Agata ,che non vogliono smettere anche adesso.
Vengo dall’amicizia,dei sorrisi,dalle esperienze passate in un solo anno.
Vengo da una casa che mi ospita,dal prato in cui corro ogni giorno.
Vengo da una scuola fatta di mattoni
Vengo da ogni parola scritta sul mio libro.
Vengo dal succo di sambuco di mia mamma,dalle avventure con papà e dai fiori che mio fratello porta a me e a mia madre.
Vengo dal profumo di libri nuovi,dal mio letto di legno.
Vengo dai dolci miagolii della mia gattina.
Vengo dalla mia stanza disordinata,dalla mia bacchetta magica.
Vengo dalle risate dei miei amici,dai personaggi del mio film preferito.
Vengo da chi mi aspetta sul divano quando torno da scuola:le mie cagnoline.
Vengo dalle urla dei parchi divertimenti,dai miei bei ricordi.
Vengo dai sorrisi più grandi,dagli abbracci delle mie amiche.
Vengo dalla sabbia della spiaggia,dall’acqua salata del mare.
Vengo dai viaggi che ho fatto.
Vengo dai miei sogni nel cassetto,dai miei progetti.
Vengo dalle mie disavventure.
Vengo dalle margherite nei prati.
Vengo dai testi che scrivo.
Vengo dalla musica più bella,
dalle canzoni di Giorgia.
Vengo dal mondo incantato di Harry Potter.
Vengo dagli animali più buffi,dallo sguardo di una volpe.
Vengo dalle buffe storie di Benedetta (veronesi).
Vengo dal mio coniglietto nero.
vengo dai piumini che cadono dagli alberi.
Vengo dalle mie paure più grandi.
Vengo dalla sorgente vicino casa mia
Vengo dalle mie applicazioni preferite.
Vengo da Serpeverde.
Vengo da una civetta che sorvola il paese.
Vengo dalle nuove esperienze,
Vengo dal mio giubotto nero.
Vengo dalle mostre più interessanti.
Vengo dalle pietre vicino al fiume.
Vengo dalle stelle.
Vengo dai miei pensieri.
Vengo dal gelato alla fragola e fior di latte.
Vengo da un camino che mi riscalda.
Vengo dalle mie scarpe azzurre.
Vengo dai sogni più strani e buffi che faccio la notte.
Vengo da una sciarpa verde
Vengo da delusioni e soddisfazioni
Vengo da una classe,
VENGO DALLA 1aC DI REGNANO
Aurora Mancin
Vengo da…
Vengo dalla mia nuova casa, creata un secolo fa, ma ancora stupenda e rinnovata allo stile palmese.
Vengo dal numero tre che, anche se odio, mi accompagna ovunque.
Vengo dal sorriso sereno di mia madre che, quando perde per motivi stupidi, è sempre un piacere e ti riscalda il cuore rivederglielo sul volto.
Vengo dalla famiglia più pazza di sempre che scherza, nella balla e canta al ritmo di Napoli.
Vengo da un’amicizia perenne con una delle persone più importanti della mia vita.
Vengo dai libri scritti e letti su Watpad, un sito dove la mia fantasia si amplia.
Vengo da
Vengo da un paese di campi e balloni, dove la terra fertile ci dona i suoi frutti.
Vengo da una passeggiata con i miei amici.
Vengo dalla lieve brezza che mi solletica il viso, accompagnandomi ovunque vada.
Vengo da una grande sofferenza per l’addio dei miei cari.
Vengo dal profumo dei fiori in primavera, che mi pizzica il naso ogni volta.
Vengo dalla curiosità per la cose interessanti.
Vengo dall’immensa fame del sapere e dalla voglia di scoprire nuovi mondi che ho dalla nascita.
Vengo dalla mia meravigliosa casa, in cui vivo con la mia famiglia.
Vengo dai libri che ho letto e che mi si sono bloccati in gola.
Vengo dall’amore delle persone a cui tengo.
Giovanna Palmese 2^C
Published: May 16, 2018
Latest Revision: May 16, 2018
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