DESCRIVIAMO LA NOSTRA SCUOLA
Noi siamo gli alunni di classe 5^ della scuola primaria Mario Merlin situata a Sottomarina, vogliamo descrivere la nostra scuola e spiegare chi è Mario Merlin.
La nostra scuola ha due piani, il piano terra e il primo; c’è una sezione per ciascuna classe, dalla prima alla quinta , e una parte di scuola è per i bambini della materna.
Nella scuola ci sono due mense, una grande e una piccola, quella piccola la utilizzano le classi prima e seconda ,l’altra la terza ,la quarta e la quinta; ci sono due palestre , quella piccola viene usata per i lavoretti , per arte e per depositare il materiale, quella più grande per fare ginnastica .
Intorno alla scuola ci sono dei giardini in cui c’è l’orto “SLOW FOOD” che ciascuna classe coltiva da tre anni.
Giorgia Penzo , Evelin, Lorenzo F.
Chi era Mario Merlin
Mario Merlin è nato a Chioggia il 27 agosto 1887. I suoi genitori si trasferirono a Padova dove si diplomò e successivamente si iscrisse alla facoltà di giurisprudenza dove si laureò con il massimo dei voti nel 1914.
All’atto dell’entrata in guerra del Regno d’ Italia ,il 24 maggio 1915 ,si arruolò nel reggimento “fanteria Venezia”, fu promosso capitano, assunse poi il comando e a partire dal 28 agosto il suo reparto fu impiegato durante l’undicesima battaglia dell’Isonzo, resistendo ai violenti contrattacchi lanciati dai nemici .
Morì in combattimento sull’altopiano della Bainsizza il 29 settembre 1917, e per il coraggio dimostrato durante l’ultima azione fu decorato con la Medaglia d’oro al valor militare alla memoria.
E’ interessante sapere che, fin da ragazzo ,si legge nel capitolo a lui dedicato del volumetto “Gloriose medaglie d’oro nella Prima Guerra Mondiale a Padova”, Mario si distinse per intelligenza e bontà .
Un giorno in terza elementare ritornò a casa e mostrò alla mamma un quaderno nel quale era scritto :”Si delinea la figura di un ragazzo modello, ricco di bontà e di ogni virtù . Fanciulli imitatelo : egli è il vostro compagno Mario Merlin “.
Un ragazzo stimato ed amato da tutti dunque, che fu anche scrittore e poeta , firmò infatti diverse laudi dedicate alla storia del Veneto e ai suoi borghi e paesaggi.
Giorgia Penzo, Evelin, Lorenzo Frizziero
ALIMENTIAMOCI CON CERVELLO!
Partiamo da un giornalino per la nostra età, intitolato “Focus Junior”,esce in edicola una volta al mese, e leggendolo accuratamente in classe abbiamo capito che affronta argomenti legati alla realtà, ciò che succede davvero nel mondo, importanti da comprendere per la nostra vita e per vivere in modo salutare.
Leggendo alcuni articoli ci siamo posti varie domande:
Che cosa significa mangiare BENE?
Secondo noi mangiare sano non significa solo mangiare frutta e verdura ,piuttosto è importante variare di giorno in giorno.
Più precisamente, secondo i nutrizionisti, un “piatto sano” per pranzo e cena, dovrebbe essere composto da frutta e verdura di stagione, i cereali sono preferibili integrali, le proteine “Buone” sono il pesce,i legumi, le carni bianche e la frutta secca.
Perché è importante mangiare cibi di stagione e del territorio?
Per me e Giorgia è importante mangiare cibi di stagione e del territorio perché…
⦁ Si producono meno prodotti inquinanti
⦁ I prodotti hanno un sapore migliore
⦁ Menù ricco e sempre diverso
⦁ Scoperta dei prodotti tipici
⦁ Biodiversità
⦁ Cibo più nutriente
⦁ Sopportare l’economia locale
⦁ Protezioni dei terreni agricoli
⦁ Rispetto degli animali
Quali sono le regole per una sana alimentazione?
I 10 segreti per una sana alimentazione sono:
1)Mangiare frutta e verdura quotidianamente
2)Introdurre nel proprio schema alimentare i legumi 2 volte a settimana
3)Mangiare non più di una volta a settimana la carne
4)Mangiare carboidrati, ma con moderazione
5)Consumare più latte, yogurt magro di vitamine ed eliminare i formaggi
6)Usare con moderazione e come unica fonte di grassi l’ olio extra vergine di oliva
7)Mangiare le giuste porzioni di cibo, senza abbondare,ma variare le scelte alimentari
8)Fare 5 pasti al giorno di cui 3 pasti principali e 2 spuntini
9)Consumare i pasti seduti,senza fretta e se possibile in compagnia
10)Praticare una costante attività fisica per almeno 30 minuti al giorno.
SCEGLIAMO UN GIOCO per aiutarci a mangiare anche cibi che non amiamo
Lo scopo di questo gioco è di creare un piatto perfetto ed equilibrato.
Bisogna prendere degli alimenti che vi piacciono e altri che non apprezzate, li unite e bendandovi li assaggiate.
Giorgia B. Giorgia G.
LE VERDURE CI PIACCIONO GIOCANDO
SI MANGIA PER VIVERE
Bisogna mangiare per vivere,ma non basta solo mangiare, bisogna mangiare bene.
Per essere sani bisogna avere una giusta alimentazione che comprende frutta e verdura di tutti i tipi.
Se qualcosa non ti piace come i broccoli , non li devi lasciare nel piatto, piuttosto devi trovare delle strategie ; magari assaggiarli con qualcosa che ti piace,oppure praticando dei giochini,
ad esempio mangiare con gli occhi oppure chiudendoli.
MANGIARE CON GLI OCCHI
Questo esperimento spiega che mangiare con gli occhi significa guardare il cibo e scrivere su un foglio le caratteristiche di quel cibo.
Scritte le caratteristiche bisogna mangiare quel cibo e poi scrivere cosa è cambiato, appuntare cioè gli aggettivi diversi da quelli scritti prima di assaggiare l’alimento stesso.
MANGIARE SENZA OCCHI
Non si mangia solo con la bocca, perché in realtà noi mangiamo soprattutto con gli occhi, certe volte con il naso e addirittura con le orecchie.La nostra salivazione cambia con la vista del piatto: se vediamo qualcosa che ci piace la nostra salivazione aumenta, è quella che noi chiamiamo acquolina,cioè il desiderio di mangiare qualcosa ancor prima di assaggiarla.
SE LO MANGIASSIMO SENZA GUARDARLO?
Procuriamoci un po’ di alimenti che di solito non mangiamo,poi dobbiamo provare ad assaggiarli ad occhi chiusi e dire se sono buoni o cattivi.
MANGIARE CON IL NASO
Gli odori influiscono sulla percezione dei sapori, per esempio quando abbiamo il raffreddore, a occhi chiusi non sapremmo distinguere un pezzo di patata da un pezzo di mela.
ESPERIMENTO:dividere separatamente in vaschette cannella,zenzero … Lo scopo del gioco è vedere quanti odori riusciamo a riconoscere annusando le vaschette.
IL GIOCO DEL PIATTO
Un piatto sano per pranzo e per cena deve essere composto da frutta e verdura di stagione,cerali,proteine buone.
PERCHE’ NON PROVATE A CREARNE UNO ANCHE VOI ?
Innanzitutto costruire due grandi piatti di cartone: uno vuoto e l’altro suddiviso in quattro zone colorate.
Prima bisogna riempire il nostro piatto ideale ,quello bianco , con tutti i cibi che ci piacciono di più e che vorremmo mangiare in quel momento. Poi proviamo a creare un piatto sano, spostando quello che abbiamo messo nel nostro piatto ideale e aggiungendo altri cibi.
CHE DIFFERENZE NOTATE?
Noteremo che le verdure e gli ortaggi sono gli alimenti che bisogna gustare di più.
COME VORRESTE CAMBIARE LA VOSTRA ALIMENTAZIONE PER OTTENERE UN PIATTO SANO?
Bisogna smettere di mangiare gli alimenti dolci e magari cercare di mangiare le verdure e gli ortaggi.
Federico, Mattia Doria, Lorenzo Sambo.
OCCUPIAMOCI DELLO SPRECO A SCUOLA
Come ci comportiamo noi di fronte lo spreco a scuola?
Dovete sapere che oggi abbiamo fatto una visita ai nostri amici di classe 3^.
Ci hanno spiegato il loro progetto sullo spreco del cibo che noi produciamo in mensa della scuola,che s’intitola IN-MENSA-MENTE-SOSTENIBILE.
Adesso cerchiamo di capire la differenza tra lo spreco e il rifiuto
Il rifiuto è il cibo che i bambini lasciano sul piatto, finito di pranzare, mentre lo spreco è il cibo lasciato sui grandi contenitori della mensa.
Le domande che siamo posti sono queste:
1 Qual è la porzionatura degli alimenti che ci manda la mensa ?
2 Quanto cibo in più ci fornisce la mensa ?
3 Perché ci mettete tanta insalata e poca pizza ?
4 Sapete quanto cibo va buttato via ?
5 Da dove viene il cibo ?
6 Il cibo è già pronto o lo preparate voi ?
7 Potreste mandarci le etichette del cibo confezionato?
8 Come mai non seguite le stagioni con le verdure ?
SAREBBE MEGLIO MANGIARE LE VERDURE , LA MENSA CI FA ARRIVARE CERTE VERDURE SURGELATE E CERTE FRESCHE .
IL CUOCO DELLA MENSA PREPARA E CUCINA IL PASTICCIO, IL PURE’, IL POMODORO E LE MINESTRE; TUTTE LE VERDURE E LA FRUTTA VENGONO DA UNA AZIENDA CHE PRODUCE I PRODOTTI BIO.
Materiale occorrente per il progetto mensa:
-Una bilancia pesa persone perchè il cibo è tanto.
-Le grammature ci servono per calcolare quanto cibo ci manda la mensa.
-La tara dei contenitori della mensa.
– Un contenitore, ci servirà per raccogliere gli avanzi di cibo.
-Una calcolatrice per gruppo, ci servirà per fare i calcoli di quanto sprechiamo.
-Le etichette del cibo confezionato ci servono per vedere da dove proviene il cibo e per vedere gli ingredienti dei cibi.
Per 4 settimane le classi 3-4-5 hanno aderito al progetto”in mensa mente” per scoprire quanto cibo noi sprechiamo a scuola
Abbiamo iniziato pesando ogni giorno il cibo lasciato nei piatti, e rientrati nelle classi ognuno di noi ha appuntato su una griglia una opzioni tra le seguenti :
-no, è troppo abbondante
– no, è troppo scarso
-non mi piace
-sì,va bene.
Per finire:
Porteremo queste informazioni al Comune di Chioggia per vedere se potremo cambiare qualcosa.
Aurora e Francesca
ABBIAMO ELABORATO DELLE SOLUZIONE PER SPRECARE MENO IN MENSA
Sappiamo bene che ognuno ha i suoi gusti e dopo cinque anni di scuola primaria abbiamo visto che molte pietanze come le minestre di verdure ci rifiutiamo di mangiarle, perché non sono di nostro gradimento.
ABBIAMO TROVATO DELLE SOLUZIONI A QUESTO PROBLEMA
-1 La soluzione potrebbe essere di eliminare alcune pietanze che la maggior parte degli scolari non mangia e sostituirle con altri piatti, magari scelti direttamente da noi.
-2 Per non sprecare il cibo bisognerebbe sempre mangiare quello che si ha nel piatto senza esagerare con le porzioni, oppure se una alimento proprio non ti piace si dovrebbe avere la possibilità di dirlo prima che venga servito, in modo che qualche altro bambino, che vuole il bis ,abbia la possibilità di chiederlo.
-3 Sappiamo bene che non possiamo mangiare come a casa e ognuno ha il suo modo di cucinare, ma dare spazio anche ai nostri desideri potrebbe essere un giusto compromesso.
-4 Inoltre selezionare meglio le materie prime, usare meno prodotti confezionati o surgelati migliorerebbe il gusto dei piatti.
CONCLUSIONE
Anche se dovesse aumentare il costo del pranzo, si sprecherebbe meno e i nostri genitori non vedrebbero il loro figlio divorare la merenda all’ uscita da scuola.
Giorgia B. Giorgia G. Beatrice Giorgia Padoan.
Che cos’è la biodiversità ?
Di cosa si occupa Slow Food ?
TUTTO HA UNA SEQUENZA
La Terra è nata e dovrà anche finire, però questo processo si sta velocizzando a causa dell’ inquinamento prodotto dall’ uomo; possiamo parlare della sesta estinzione di massa . Si estinguono non solo animali, ma anche vegetali ad esempio ogni anno spariscono 27000 specie di semi che forse neanche conosciamo. Ora siamo nell’era dell’industria più sfrenata e questa cosa tende ad uccidere la biodiversità, in particolare i pescatori, i piccoli allevatori e gli agricoltori. L’uomo fa questo perché vuole intensificare il commercio e guadagnare di più; ma la biodiversità va salvaguardata .
Facciamo un esempio di come funzionano le cose
Oggi vengono coltivate solo 3 varietà di mele che soddisfano il 90% delle vendite sul mercato e tutti gli altri tipi, che fine fanno?
SE SCOMPARE LA BIODIVERSITA’ CHE COSA FACCIAMO NOI?
Il cibo è anche nutrimento, il pianeta vive se vive la biodiversità.
La biodiversità cosa centra con il nostro cibo?
Il 90% delle sementi coltivate è derivata da una manciata di ibridi brevettati.
Il 60% delle calorie della nostra alimentazione provengono da 3 cereali:mais,grano e riso.
L’industrie hanno deciso di produrre pochi semi, però questa uniformità non aiuta l’uomo, anzi può causare malattie, se mangiamo tanti prodotti ci sappiamo difendere da molti batteri. Dagli anni 50 l’ industria ha deciso di eliminare tanti prodotti, Slow Food dice invece che è importante coltivare molti prodotti. Il cibo è legato a tanti aspetti: cultura, gusto, tradizione e terra.
L’ Arca del Gusto è un’associazione che si preoccupa di tutelare le ricette legate alla tradizione, che rischiano di estinguersi.
L’Associazione si avvale della collaborazione degli orti Slow Food, dei Mercati della Terra e dei Mercati del Territorio.
Andrea , Francesca , Leonardo e Aurora
Che cos’è la SOSTENIBILITA’
Cosa pensa il cittadino italiano?
La sostenibilità è un piccolo passo per l’ uomo, ma un grande passo per l’ umanità.
Questa frase ci fa pensare ad un evento straordinario, come ” l’uomo che va sulla luna”, in realtà descrive perfettamente un approccio diverso che ognuno di noi può avere verso il pianeta, piccoli gesti che sarebbero da apprendere come le tabelline.
Educazione ambientale non è una materia curricolare, ma c’è chi ne ha fatto un impegno quotidiano.
Tommaso
Che cosa mangerà il mondo?
Il sedici ottobre di quest’ anno si è svolta la Giornata Mondiale dell’ Alimentazione dove si è parlato della nuova sfida di oggi, cioè “La Terra riuscirà a dare da mangiare al mondo intero,considerando che alla fine del secolo saremo in 11 miliardi di persone?” Per affrontare questa tematica il Bologna Award ha risposto che bisogna “Sostenere la sostenibilità” con il rispetto e la tutela dell’ ambiente e con una crescita economica sostenibile.
(13 ottobre 2017 da Venerdì di Repubblica.)
Edoardo e Mattia S.
PROGETTIAMO UNA SCUOLA SOSTENIBILE
Il tema di questo articolo è la sostenibilità ambientale.
Lo affronteremmo partendo dal mondo della scuola, delle sue necessità e del modo “sostenibile” per soddisfarle.
Ecco alcune buone pratiche per far diventare la nostra scuola sostenibile:
-RISPARMIO ENERGETICO
Il referente scolastico ricorda a tutti di spegnere le luci quando non servono per evitare inutili sprechi di energia.
-RACCOLTA DIFFERENZIATA
Per ridurre l’uso della carta, plastica, vetro; si dovrebbe fare in ogni scuola la raccolta differenziata.
-CAMBIO D’ ARIA
Aprire le finestre per un minuto durante il cambio dell’ ora per far circolare l’ossigeno.
-A RICREAZIONE CON UNA MELA
Per promuovere il consumo di frutta si potrebbe vendere per soli 20 centesimi delle mele o frutta varia, ( non centra molto con la sostenibilità ma favorisce il consumo della frutta ). Ciò avrebbe diversi aspetti positivi, come un minor numero di rifiuti, e con i soldi ricavati a fine anno si potrebbero investire su un progetto riguardante la sostenibilità.
-RISPARMIO SULL’ ACQUA
A scuola per risparmiare sull’acqua dobbiamo ricordarci di chiudere i rubinetti dei bagni.
Giorgia G , Giorgia B.
E A FINE ANNO?
Io avrei avuto l’idea che a fine anno ogni scuola donasse un albero al comune il quale a sua volta potrebbe aprire un parco alle porte della città, e se qualche cittadino volesse donare un albero sarebbe libero di farlo; così tutti i bambini sarebbero liberi di andare a giocare .
Leonardo
PROGETTIAMO UNA CASA SOSTENIBLE
La sostenibilità ambientale significa conoscere e rispettare gli aspetti biofisici del Pianeta.
Pensiamo al riscaldamento, possiamo ridurlo del 90% accendendolo a circa 18-°-19 °, e diminuire così la produzione di Co2 del 90%.
Come si può realizzare la sostenibilità a casa?
Si può attuare attraverso una serie di azioni:
A- Comprare elettrodomestici a basso consumo energetico, lavatrice, frigo, lavastoviglie con il simbolo A++.
B- Un buon sistema di illuminazione, lampadine led e lampade fluorescenti riducono dell’80% la Co2.
C- Staccare la spina della TV, radio , computers , così in una casa di medie dimensioni si può risparmiare circa 130 € all’anno.
L’Europa in questi ultimi anni si è occupata del tema sulla “sostenibilità”, dando delle indicazioni precisi a tutti gli stati europei ,applicando la regola del 20-20-20:
20% di energie rinnovabili in più
20% di risparmio energetico in più
20% di produzione di Co2 in meno.
Ecco alcuni consigli per svolgere la sostenibilità a casa:
1- Un frigorifero di nuova generazione si paga di più rispetto ad uno di vecchia generazione , però quest’ultimo ci “fa pagare di più “e ci aumenta le bollette di energia.
2-Dimenticarsi luci accese fa raddoppiare i costi della bolletta, inoltre non dimentichiamo che l’energia della luce emette anidride carbonica che dopo noi respiriamo. Quindi un consumo intelligente di energia fa la differenza.
3-Quando si va a letto o si esce di sera si dovrebbero spegnere tutti gli elettrodomestici e non lasciarli in stand-by, basta farsi installare una presa multipla, così poi basta schiacciare un pulsante per spegnere tutto.
CONCLUSIONE
Una finestra chiusa, una passeggiata tra i boschi, un forno a microonde di nuova generazione ci permettono di fare piccoli passi, se lo facciamo tutti la Terra diventerà un pianeta più felice.
Lorenzo P, Giorgio, Tommaso, Edoardo, Leonardo
IL DESIGN DEL CIBO
OGGI GLI ESPERTI DI DESIGN CI SPIEGANO CHE SI PUO’ PARLARE DI ARTE DEL CIBO.CON IL CIBO SI POSSONO CREARE PIATTI BRUTTI E PIATTI BELLI, INOLTRE E’ IMPORTANTE ASSOCIARE AI PIATTI LA MUSICA , COSI’ IL CIBO CI PIACE DI PIU’ !
NOI QUANDO MANGIAMO CI FACCIAMO INFLUENZARE DALL’ ASPETTO E DAI COLORI DEL PIATTO CHE CI PRESENTANO.
INOLTRE IN UN LABORATORIO HANNO INDIVIDUATO TIPI DI MUSICA CHE, DURANTE LA DEGUSTAZIONE DI UN PIATTO ,POSSONO ESALTARE PARTICOLARI GUSTI, PERFINO I SOCIAL MEDIA HANNO UN EFFETTO SUL GUSTO .
POI CI SONO LE ESPERIENZE IMMERSIVE, INFATTI LO CHEF INGLESE HESTON BLUMENTHAL CI HA AIUTATI A STUDIARE L’EFFETTO DI UN PIATTO CHE RICORDA VISIVAMENTE IL MARE, CON SASCHIMI, ALGHE E SCHIUMA.QUANDO IL CAMERIERE LO PORTA OFFRE UNA CONCHIGLIA CHE CONTIENE DUE AURICOLARI PER SENTIRE LO SCROSCIO DELLE ONDE, E BENE QUESTA PRESENTAZIONE FA SEMBRARE IL CIBO PIU’ GUSTOSO.
CI SONO ANCHE ALTRI MODI DI SUSCITARE IL PIACERE,ESEMPIO QUANDO SERVI UNA “MOUSSE DI FRAGOLE “IN UN PIATTO BIANCO O IN UN PIATTO NERO, CHI LO ASSAGGIA RITIENE PER IL 7% PIU’ DOLCE E PER IL 13% PIU’ SAPORITA LA PORZIONE SERVITA SUL PIATTO BIANCO.
Elisa, Alessandra, Eleonora.
INTERVISTIAMO LA MAESTRA GABRIELLA ZOZZOLI
1.DA QUANTI ANNI LAVORI ALLA SCUOLA MARIO MERLIN?
Io lavoro alla Mario Merlin dal 1984, l’ anno in cui èstata aperta la scuola. Mi sono trasferita qui con una classe quarta della Don Milani.
2.DA QUANTI ANNI E’ STATA APERTA QUESTA SCUOLA?
E’ facile saperlo ,basta fare un piccolo calcolo 2018 – 1984= cioè l’ anno in cui è stata aperta questa scuola, quindi 34 anni.
3.E’ VERO CHE SEI STATA LA PRIMA MAESTRA A PRENDERE SERVIZIO QUI?
Io ero alla Don Milani con una classe quarta, ero appena stata assunta come insegnante di ruolo, è stata aperta la Mario Merlin e mi sono trasferita con tutta la mia classe. Con me c’era anche la maestra Antonella che si è trasferita con una prima.
4.C’E’ STATA UNA MOTIVAZIONE PARTICOLARE CHE TI HA SPINTO A VENIRE QUA?
Sì c’è stata una motivazione ed era questa, cioè l’idea di lavorare in una scuola a tempo pieno nella
quale si svolgono momenti insieme come le visite d’istruzione di più giorni, il pranzo , i lavori di gruppo e i laboratori.
5.COSA TI E’ PIACIUTO PIU’ DI TUTTO DI QUESTA SCUOLA?
E’ stata la prima scuola a fare i lavori di gruppo e tanti laboratori. Si facevano gruppi misti di bambini dalla
prima alla quinta; il principio era quello che i bambini più grandi dovevano aiutare e far da tutor a quelli più piccoli!
L’aula di informatica non esisteva , c’erano solo delle cuffie per ascoltare ma anche per rispondere.
In seguito questo laboratorio linguistico è stato trasferito nella scuola B. Caccin.
6.PUOI DEFINIRE LA SCUOLA M.MERLIN CON CINQUE AGGETTIVI?
E’ una scuola:
-ENTUSIASMANTE
-INNOVATIVA
-RIGOROSA
-FORMATIVA
-ACCOGLIENTE
7.DA ALLORA AD OGGI CI SONO STATI CAMBIAMENTI? CE LI VUOI SPIEGARE?
Da allora ad oggi non ci sono stati cambiamenti nè di struttura né di insegnamento, o meglio l’ aggiornamento costante ci permette di integrare l’ esperienza con l’ innovazione metodologica. Per me è stata una fortuna aver lavorato nella scuola a tempo pieno e penso sia un gran aiuto per i genitori.
8.E’ VERO CHE QUESTO E’ L’ULTIMO ANNO DI CARRIERA SCOLASTICA?
Sì, devo dire la verità questo è l’ultimo anno della mia carriera scolastica anche se mi dispiace molto, volevo portare a termine la mia classe che ora è in seconda , ma non mi è possibile per motivi legati alla pensione.
9.I BAMBINI SONO CAMBIATI?
Mi ricordo che quando io frequentavo la prima elementare c’erano 50 bambine, e tre me le ricordo ancora. Una riccia , il suo cognome era Ricci, la suora le tirava sempre i capelli ;le altre di preciso non le ricordo. In prima elementare erano state bocciate tutte e tre assieme ad altre 17, quindi la mia classe era rimasta di 30 alunne.
Una volta la scuola e la famiglia erano alleate per educare i bambini. Invece adesso i genitori danno sempre ragione ai bambini e ascoltano poco le maestre. Adesso nessuno si permette più di tirare i capelli, mettere le mani in cose private o addirittura dentro gli zaini. Quindi la risposta è chei bambini non sono cambiati affatto sono più gli adulti che sono cambiati.
10.SEI FELICE DI AVERE FATTO QUESTO MESTIERE? PERCHE’?
Io sono felicissima di avere fatto questo mestiere,i bambini sono bellissimi perché sono tutti diversi , unici e l’insegnante deve saper cogliere le potenzialità di ognuno e fare loro da guida assieme ai genitori.
Giorgia P,Elisa,Beatrice,Mattia S.
Published: Apr 16, 2018
Latest Revision: Apr 24, 2018
Ourboox Unique Identifier: OB-462228
Copyright © 2018
Lovely book, amazing artwork!
Tank you ,it is a work of my pupils! Ciao