LA CIVILTA’ GRECA
La civiltà greca fiorì in Grecia tra il 1000 a.C. circa, e il 146 a.C. , anno in cui la Grecia venne conquistata dai Romani. Si stanziarono lungo le coste e nelle isole del mar Egeo. Il periodo greco viene diviso storicamente in 3 “sottoperiodi”: il periodo arcaico (dalle origini al 480 a.C.), il periodo classico (dal 480 al 323 a.C.) e il periodo ellenistico (dal 300 al 146 anno in cui la Grecia passa sotto il dominio romano). I Greci si dedicarono principalmente al commercio via mare, in quanto la terra che abitavano non era abbastanza fertile e non permetteva quindi lo sviluppo e l’incremento dell’agricoltura.
Gli antichi Greci sono un popolo fondamentale per l’Occidente perchè hanno inventato la filosofia e anche la mitologia degli dei dell’Olimpo ed educavano i giovani in modo assai rigoroso. Ma sono importanti anche perché, oltre che al commercio, si dedicavano all’artigianato. Costruivano bellissimi vasi e bellissime anfore di ceramica, argilla e altri materiali. I vasi erano usati per il trasporto di prodotti agricoli ed erano decorati con scene di vita quotidiana . Inoltre i greci sono stati grandi scultori, lavoravano il bronzo, costruivano armi ed edificavano templi.
La terra greca era poco fertile, ma riuscivano a coltivare olivo e vite: i cereali li compravano da altre popolazioni. Allevavano poi oche, maiali, api e ovini, si dedicavano alla pesca e all’estrazione mineraria dalle miniere.
Una curiosità: i Greci del periodo arcaico non conoscevano il cavallo, che venne “scoperto” più avanti e utilizzato per scopi militari. I vasi prodotti, l’artigianato, l’olio d’oliva venivano “venduti” ai popoli che abitavano la Turchia e le coste dell’Italia meridionale. E proprio qui, nel nostro Sud Italia, i Greci fondarono molte colonie, che messe tutte insieme presero il nome di Magna Grecia (cioè la Grande Grecia).
Le persone più importanti erano i nobili, cioè i ricchi signori discendenti da famiglie altolocate. Poi c’era la classe degli intellettuali, che comprendeva scienziati, matematici, filosofi, medici, astronomi. Poi c’erano i soldati , gli artigiani e i commercianti, i marinai, i contadini e infine gli schiavi. In Grecia gli schiavi erano moltissimi e in genere erano prigionieri di guerra. Loro compito era quello di coltivare le terre dei nobili per ricavarne il cibo da dare agli abitanti della città. Facevano lavori pesanti, andavano nelle miniere oppure lavoravano nelle case e aiutavano gli artigiani. Frequente in Grecia era l’abitudine di vendere e comprare schiavi come fossero oggetti .
SPARTA E ATENE
Le due città principali dell’antica Grecia – Sparta ed Atene – ci offrono due esempi molto diversi riguardo al modo di considerare la donna in società. Ad Atene, ogni uomo poteva avere 3 o 4 donne, ma di queste una sola moglie . Le donne ateniesi si occupavano della casa e dell’educazione dei figli. Le bambine andavano seguite fino al matrimonio, i bambini invece solo fino ai sette anni. A quest’età infatti andavano a scuola dove imparavano ad essere uomini e soldati valorosi. La donna in genere viveva in casa : solo le donne ricche, qualche volta, potevano uscire. Ad Atene la donna si emancipò a partire dall’era ellenistica, cioè verso la fine dell’età greca. A Sparta la situazione era molto diversa : le donne erano libere di fare quello che volevano ed erano educate al canto, alla danza e alla ginnastica e, in generale, a vivere all’aria aperta. Oltretutto non erano obbligate a stare in casa per accudire i figli come succedeva ad Atene. Questo succedeva perché gli spartani credevano che in questo modo le donne avrebbero fortificato il fisico e fatto figli più robusti.Ossia guerrieri migliori .
Published: Feb 11, 2018
Latest Revision: Feb 12, 2018
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