by martina oretti
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LA RELIGIONE INDUISTA
Nell’induismo si contano migliaia di divinità tutte comprese in un unico Dio superiore: il Brahman, ovvero un Dio cosmico, eterno e immutabile. Egli è presente in tutto, il mondo è una sua estensione. Lui si presenta attraverso tre divinità: il Brahma (creatore dell’universo), Vishnu (conservatore della vita), Shiva (distruttore della creazione e della vita).
Esse formano la triade divina chiamata Trimurti, spesso rappresentata con tre corpi e tre teste fusi insieme.
Le scritture sacre Indù si dividono in due macro insiemi: Shruti, la rivelazione divina e Smriti, i testi basati sulla Shruti ma scritti dall’uomo.
SIMBOLI INDUISMO
L’induismo è una religione con un simbolo fortemente formalizzato e codificato. I principali simboli dell’induismo sono:
-OM: il suono primordiale, celeberrima sillaba sacra, presente nei mantra e utilizzano in tutte le adorazioni OM è il mantra più sacro e rappresentativo della religione induista; esso è considerato un sonno primordiale che ha dato origine alla creazione. Secondo le scritture induiste in un altro OM rappresenta la sintesi e l’essenza di ogni mantra, preghiera, rituale, testo sacro, essere celeste o aspetto del divino. Viene utilizzato per rapresentare la sintesi di 3 aspetti differenti:
A- creazione-Bhrama-Tamas-terra-vegli-corpo grossolano
B-conservazione-visnu-rajatas-atmosfera-sonno-corpo sottile
M- dissoluzione- siva-satva-cielo-sonno profondo-corpo casuale
-GLI YANTRA: complesse forme geometriche mistiche che aiutano la meditazione e avvicinano il devoto alla divinità venerata, segnalano o contraddistinguendo un luogo di culto. Disegnare uno yantra equivale ad evocare la divinità.
– IL LINGAM simbolo fallico che rappresenta Shiva
-IL TRISHULA: il tridente simbolo di Shiva
-IL SUDARSHANA CHAKRA: il disco utilizzato da Vishnu come arma.
-IL FIORE DI LOTO: simbolo di purezza e bellezza.
-LA CONCHIGLIA: che, provendo dall’acqua e con la forma spirale rappresentata l’origine dell’esistenza e viene suonata prima dell’adorazione
-LE IMPRONTE DEI PIEDI: simbolo del maestro spirituale o del dio
-TILAKA: è un simbolo posto sulla fronte dei fedeli, per evidenziare l’appartenenza alle differenti correnti dell’induismo. Allo stesso modo il filo sacro dei brahmana, alcuni abiti, il bastone dei guru e dei sannyasa, le acconciature e i gioielli. i colori, contraddistinguono l’appartenza ad un particolare gruppo religioso
IL VEDA
Il Veda è un’essenza che serve per trasmettere serenità e felicità nella vita di un uomo. Il Veda lo si può capire solo in uno stato di profonda meditazione. In esso si trovano i fondamenti della cultura, della spiritualità, delle arti e delle scienze induiste. Il Veda è la conoscenza che ogni essere umano può percepire in uno stato di profonda meditazione.
LA FAMIGLIA E I MATRIMONI COMBINATI
Si tratta di sistema nel quale molti membri di una famiglia- genitori, figli, coniugi dei figli e dei loro figli, ecc- vivono insieme sotto lo stesso tetto. Di solito, il membro maschio più anziano è il capo del sistema congiunto familiare. Egli prende tutte le decisioni importanti e detta le regole, mentre gli altri membri della famiglia debbono rispettarle, i matrimoni combinati sono stati la tradizione nella società indiana. Ancora oggi, la maggior parte degli indiani si ritrovano a sposare un coniuge scelto dai loro genitori o da altri membri autorevoli della famiglia, ma con il consenso della sposa e dello sposo. La famiglia della sposa fornisce una dote ed essa per salvaguardarla, assieme ai suoi figli, in caso di morte prematura del marito. In india il divorzio è estremamente raro.
DOTTRINA
La base dell’insegnamento induista consiste nel rispettare un insieme di semplici regole di comportamento.
Alcuni punti fondamentali di questa religione sono: Samsara che è il ciclo della rinascita e della reincarnazione, alla morte ogni creatura rinasce in un altro corpo può essere umano vegetale e animale. Per questo motivo gli Induisti sono molto rispettosi verso ogni tipo di essere vivente. KAMA è il desiderio dell’amore non ancora posseduto, poi c’è il KARMA .Il Karma è un concetto centrale di molte religioni e filosofie di vita orientali, in particolare nell’induismo. Il termine originario deriva dalla radice verbale “Kr” che ha il significato di fare o causare.
Poi c’è il maya è il mondo dell’illusione che confonde la mente dell’uomo. Poi c’è il Moska è il bisogno di liberarsi dal concetto di attaccamento alla realtà materiale e alle sbagliate concezioni della vita. L’ultima divisione sono le caste che è la divisione della società in gruppi sociali.Il termine karma in origine identificava un rito religioso, in particolare un sacrificio che i fedeli mettevano atto per ottenere favori dagli Dei. Successivamente il termine comincia a variare in base alle religioni e alle filosofie.
Le Scritture sacre indù
Le scritture sacre indù si dividono in due macro insiemi: Shruti, la rivelazione divina e Smriti, i testi basati sulla Shruti ma compilati dagli uomini. Vi è un vasto corpus di Scritture che contiene la saggezza, la storia e la spiritualità dell’induismo e dell’India. Tra questi testi sono celebri il Ramayana e il Mahabharata, le due grandi epopee sacre;i Purana ricchi di miti, simboli, aspetti iconografici, celebrazioni e riti; i Brahma-sutra, i trattati normativi e dottrinali, Shastra; i Tantra e gli Agama dedicati alle dottrine delle diverse tradizioni.
IL TEMPIO
Il tempio è il luogo d’incontro tra il devoto e Dio, e il principale luogo di aggregazione e scambio culturale per le comunità. Esso non costituisce tuttavia un luogo “chiuso”, ma un ponte tra la comunità induista e quella locale in un processo di conoscenza e accettazione reciproca in cui ognuno è il benvenuto, in cui si sostiene il bene comune
L’induismo oltre ad essere la più antica delle religioni asiatiche è anche il più forte sostenitore del vegetarismo.
I testi Vedici contengono migliaia di ingiunzioni contro il consumo della carne. Un maestro Veda così diceva al suo re: “Se una persona mangia carne umana, di cavallo o di altri animali, allora non devi esitare a tagliargli la testa”
E ancora: “Non dovete usare il corpo che vi è stato dato per uccidere le creature di Dio, siano esse umane, animali o di qualsiasi altra specie”
Nell’Iduismo particolarmente sentita è la legge dei karma. “Coloro che ignorano il vero Dharma e, pur essendo ignoranti e malvagi, si ritengono virtuosi uccidendo gli animali senza alcun rimorso o timore di essere puniti, in seguito, nelle loro vite future, questi peccatori saranno mangiati dalle stesse creature che hanno ucciso in questo mondo”
In seguito l’alimentazione vegetariana divenne sempre meno comune soprattutto a causa delle dominazioni straniere. Tuttavia ancora oggi l’83% della popolazione indiana è induista e nella stragrande maggioranza è vegetariana. I cibi impuri impediscono l’ascesi spirituale: la carne degli animali uccisi è considerata come la carne dei propri figli e colui che ne mangia è reputato il peggiore degli uomini. La violenza sugli animali è infatti ritenuta la causa della violenza dell’uomo verso il suo simile.
I Veda non condannano soltanto coloro che mangiano la carne, ma chi uccide l’animale, chi vi partecipa, chi compra la carne, chi la prepara e chi la serve. Solo rispettando tutte le forme di vita si può rispettare lo spirito che le contiene e l’uomo può raggiungere la vera spiritualità e la vera saggezza.
L’Ahimsa (il principio della nonviolenza verso tutti gli esseri viventi che ha appunto la sua origine nei Veda) è tutt’oggi un aspetto centrale di tutte le religioni orientali e ispiratrice delle grandi iniziative di pace da Gandhi a M.L. King.
Il principio comune a tutte le grandi dottrine religiose e filosofiche “Non fare ad altri ciò che non vorresti ti fosse fatto” non può prescindere dall’alimentazione vegetariana, pena il subire le conseguenze del male causato secondo la legge del karma.
VACCA SACRA
Per gli induisti i bovini sono sacri, e in modo particolare lo è la vacca.
La concezione della sacralità della vacca nasce in epoca remota, quando il bestiame è di vitale importanza per l’economia.Nella vacca si identifica una sorta di alter ego del brahmano; l’uccisione di un brahmano è considerata il crimine più grave dalla normativa tradizionale hindu, e così pure viene concepita come colpa gravissima l’uccisione di una vacca. A queste motivazioni si aggiungono via via altri fattori culturali: la nonviolenza (ahimsa), il vegetarianesimo, l’interpretazione della vacca come modello di amore per il suo tenero accudimento del vitello.
l Gange è un grande fiume del indiano che scorre verso oriente attraversando le pianure del nord dell’India. Ha una lunghezza di 2.510 km e le sue sorgenti sono localizzate sul ghiaccio di Gangotri .
Il Gange assieme ai suoi affluenti possiede un bacino idrografico che si snoda su una superficie di circa un milione di chilometri quadrati, che supporta una delle regioni più densamente popolate del pianeta. Quasi la metà della popolazione dell’India vive in un terzo del territorio del paese, compreso in 500 km dalla catena himalayana all’interno della Pianura del gange
Milioni di fedeli si immergono ogni anno nelle acque del Gange. Eppure è uno dei 10 fiumi più inquinati al mondo.La vita di un induista è incompleta senza un bagno nelle sue acque, archetipo di sacralità. Ogni anno milioni di indiani vi si immergono in un antico rituale di preghiera e purificazione. Eppure il fiume più grande e venerato d’India, il Gange, è oggi anche il più inquinato del subcontinente, tra i dieci più inquinati al mondo.
Published: Dec 4, 2017
Latest Revision: Dec 4, 2017
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