Scrittori in erba…..

L’anatroccolo nero

Un giorno le uova, covate da un’anatra, si schiusero e nacquero cinque anatroccoli bianchi e uno nero.

Tutti disprezzavano l’anatroccolo nero per il suo colore, pensavano che fosse antipatico e cattivo e non lo volevano mai. Il piccolo anatroccolo era sempre solo.

Un giorno mentre se ne stava tutto solo a guardare i suoi fratelli giocare si avvicinò un gabbiano che gli disse  :”Piccolo anatroccolo perché sei cosi triste” l’anatroccolo rispose: “Sono così triste perché nessuno vuole stare con me a causa del mio colore, anche i miei fratelli, che sono bianchi come la neve, mi disprezzano e pensano che io sia antipatico e brutto”.

Il gabbiano, commossa dalle sue parole, decise di aiutarlo e chiamo i piccoli gabbiani e li invitò a giocare con l’anatroccolo.

Insieme si divertirono a fare tanti giochi e tra mille risate il piccolo anatroccolo fu felice.

Gli anatroccoli  attirati dalle risate del fratello si avvicinarono e nel vederlo così felice  chiesero di giocare con lui e i suoi amici. Il piccolo anatroccolo nero senza pensarci acconsentì

Uno dei fratelli gli disse: ”Non pensavo che tu fossi così simpatico e a guardarti bene mi accorgo che sei anche bello”Il piccolo anatroccolo si emozionò tanto e abbraccio il fratello. Da quel giorno nessuno noto il colore del piccolo anatroccolo e tutti lo rispettarono.

La morale di questa favola è: “MAI GIUDICARE UN LIBRO DALLA SUA COPERTINA”.