by LeonitaMehmeti
Artwork: Leonita Mehmeti
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Iniziò tutto così…
Mi chiamo Leonita Mehmeti, ho 11 anni e vivo a Rosà City.
I miei partirono per un viaggio a Londra a trovare mia zia e io rimasi solo a casa con mia sorella Blenera. Dopo un po’ mia sorella mi chiese se andavamo anche noi a fare un viaggio da qualche parte, ma non in quei posti semplici tipo Parigi, New York, Venezia, Milano, ecc., ma nello spazio ed atterrare sulla luna.
Allora preparammo le valigie e andammo nella stazione di navicelle chiamata “Galassia”.
5,4,3,2,1 e e l’aereo decollò, io e mia sorella eravamo felici e circa 5 ore dopo stavamo per atterare sulla luna. Suonò un allarme e diventò tutto rosso, dall’altoparlante si sentì la voce del comandante che disse di allacciare le cinture. Un meteorite si schiantò su di noi e ci spinse in un posto sperduto. Il vetro della navicella si ruppe e dentro c’erano delle piccole astronavi di salvataggio solo per una persona, così io ne presi una e mia sorella un’altra, ed atterrai su un pianeta completamente deserto (almeno così credevo io).
CAPITOLO 1
Scesi dall’ astronave e iniziai a urlare:- Blene, Blene, dove sei? e si sentì solo l’eco della mia voce.
Proseguii avanti senza trovare nemmeno una traccia di essere vivente.
Iniziò a piovere ed un lampo mi fulminò, svenni per terra e mi risvegliai davanti ad una cascata, così mi spostai e vidi una scorciatoia dietro di essa. Avevo paura però a tutti i costi avrei dovuto trovare mia sorella. Entrai rabbrividendo e osservai il magnifico paesaggio pieno di libri ecc. (finire a casa)
Capitolo 3
Fuori, la casa era grande, bianca ed il giardino era bellissimo, con le luci sotto terra, le piante ed una piscina sotterranea.
Entrai dentro casa e vidi due scale una a destra e una sinistra. Salii su una delle scale e andai con Violet nel secondo piano, dove c’erano tre camere e un bagno.
Una camera era dei genitori, un’altra di Tatian ed una di Violet.
Lei condivideva la sua camera con me. C’era un letto matrimoniale, un grandissimo armadio ed una scrivania tutta bianca, un tappeto morbido, un comodino ed infine un mobile per gli accessori. Le altre camere erano semplici e molto belle.
Nel primo piano c’era: un bagno, un ripostiglio, una sala pranzo, una cucina, un salotto, ed una stanza dove c’era un portale che ti portava nel cinema più bello del pianeta.
Il soggiorno era grandissimo, c’erano: tre divani bianchi due grandi e uno piccolo, un mobile e un ripiano per la tv.
CAPITOLO 4
Mi svegliai e andai a scuola con Violet e Tatian.
Violet prese un tappeto e disse delle parole, il tappeto iniziò a fluttuare e ci salimmo sopra per andare a scuola.
Arrivammo, e la scuola era bellissima, di colore grigio, ed lo stemma della scuola era bellissimo.
L’orario era questo:
orario: | Lunedì | Martedì | Mercoledì | Giovedì | Venerdì |
9/10 | Teatro | Musica | Letteratura | Magia | Cucina |
10/11 | Tempo libero | Cinema | Fotografia | Teatro | Ginnastica |
11/11:30 | Mensa | Mensa | Mensa | Mensa | Mensa |
11:30/12 | Fotografia | Cucina | Tempo libero | Cinema | Teatro |
12/13 | Magia | Informatica | Ginnastica | Letteratura | Musica |
CAPITOLO 5
Il mio cucciolo alieno
Il terzo giorno il papà adottivo decide di regalarvi un animaletto per non farvi sentire troppo soli…
Inizia con un testo narrativo in cui racconti il primo incontro con il cucciolo e poi prosegui con
un testo descrittivo (parti dal disegno che hai creato, poi aggiungi tutti particolari che credi)
Rachele è alta 25 centimetri, è molto paffuta e morbida come un cuscino peloso, ha i capelli, la coda ed il cono di vari colori come l’arcobaleno, quando si muove fa un bellissimo rumore: puf, puf, .
Ella è nata il 21 maggio ed pesa 500 grammi.
La cosa più bella è il suo potere,il potere di cambiare forma.
CAPITOLO 6
Caro diario, oggi… i miei genitori hanno deciso di fare una gita.
Erano le 6:30 ed ci stavamo preparando, verso le 7:30 io Violet, Tatian, Marco e Sofia siamo saliti sul camper volante e siamo partiti. Era grande,tutto bianco e dentro c’erano le cose le stesse cose di un camper normale, ma se si toccava il bordo del quadro diventava la postazione comando e poi bastava toccare il pulsante verde e tutto si cambiava, i letti erano totalmente diversi, poi lo spazio era più grande, il tavolo faceva comparire tutto il cibo che si voleva, un,altro pulsante era quello della piscina, quindi se si tocca il pulsante blu compariva la piscina.
Arrivati verso le 8.00 io chiesi a Violet se volesse venire ad esplorare un po’ il bosco che c’era vicino a noi, ma rifiutò e così con me venne Tatian.
Salimmo sul tappeto magico e andammo subito a visitare il bosco selvaggio ( così lo chiamavano chi ci abitava vicino )
Qualcosa strappò il tappeto e cademmo in due posti diversi.
Urlai: “Tatian,Tatian, dove sei?” ma nessuno mi rispose.
Impaurita inizia a cercare aiuto, ma dalla caduta facevo fatica a camminare , così mi fermai e strinsi la ferita che mi ero fatta, presi una foglia ed un pezzo di spago che avevo nella tasca e legai lentamente intorno al piedi.
Ricominciai a camminare ma non riuscivo a trovare Tatian.
Nel frattempo Tatian anche lui un po’ ferito iniziò a cercarmi, invece i nostri genitori avevano iniziato a fare la grigliata mentre Violet si stava divertendo nella piscina.
Svenni e dopo un’ora mi risvegliai sul tappeto insieme a Tatian.
Lui mi spiegò che erano stati dei rami e spezzare un po’ il tappeto ed che erano stati i cuccioli d’orso ad aiutarlo a cercarmi e così tornammo a casa e raccontammo tutto a loro.
Verso le 10:00 11:00, dopo una doccia, andammo a fare la collazione in un bar e presi un dolce di mille colori.
Di pomeriggio andammo io, Tatian e Violet in giro a visitare tutto il posto con il tappeto volante.
Di sera tornammo nel posto dove ci abbiamo campeggio e Marco decise di fare una grigliata e cosi’ fu. Mangiammo e entrammo dentro al camper ed noi tre con la luce spenta iniziammo a raccontarci storie Horror.
Dopo un po’ verso l’ 1:00 andammo a dormire.
Il ritorno!
Appena mi svegli, qualcuno busso’, era il sindaco e doveva parlare con i miei. “Sono qua per riferirvi un magnifica notizia.” disse. “Mi dica signor sindaco. Cosa è successo?” disse Sara. “ Grazie alle coordinate stellari della terra siamo riusciti a comunicare con esso ed a trovare la soluzione per poter riportare Leonita nella Terrra. Dopo un po’ chiamarono anche me, Violet e Tatian per riferirci una notifica:” Siamo riusciti a contattarci con il pianeta Terra e volevamo dirti che grazie alle coordinate stellari potremo farti ritornare dalla tua famiglia”.
Mi rattristai e appena il sindaco mi vide imbrociata mi disse che potevo tornare e andare quando volevo senza nessun problema. E così fu. Lunedì mi preparai e salii sulla piccola astronave e partii per il pianeta Terra. Appena atterrata presi un bus per andare a casa. Verso l’una sono arrivata a casa e poi continuai a tornare nel mio mondo per sempre.
Published: Jun 9, 2017
Latest Revision: Jun 9, 2017
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