Nel passaggio tra l’adolescenza e la maturità la persona interessata ha dentro tante questioni risolte, ma ancora tante irrisolte.

Una delle questioni più importanti è la frustrazione, intesa da Freud come l’imposizione al contenimento delle pulsioni sessuali da parte del contesto sociale in cui vive il ragazzo-adulto.

Questo book vuole essere l’illustrazione di questo passaggio e frutto della frustrazione sessuale-adolescenziale dell’autore.

Ad ogni fotografia sarà allegato un video musicale della cultura adolescenziale e post-adolescenziale contemporanea collegato al medesimo contesto ed argomento trattato.

THE REAL GUY

PRIMO ELABORATO FOTOGRAFICO

Soggetto: Riccardo Gandini, 22 anni.

Il ragazzo rappresentanto, sulla ventina, vuole essere la rappresentata distruzione dei canoni di bellezza classici imposti dalla società contemporanea, che dipinge i giovani ragazzi come una massa di freschi corpi, dalla pelle candida e perfetta, i capelli corti e curati, senza un filo di barba, con gli addominali scolpiti e le labbra sottili.

E non a caso il ragazzo scelto ha le labbra carnose, che possono più che altro ricordare delle labbra femminili, in quanto sono il simbolo perfetto della distruzione della concezione socialmente accettata di “giovane uomo”.

Pretesto tecnico per la creazione dell’opera: Regolazione delle luci calde e contenimento delle onde cromatiche rosse (foto fatta al crepuscolo)

Nel seguente video sono rappresentate 3 delle tante realtà diverse delle componenti del mondo maschile, nel modo più realistico mai visto, grazie al gruppo DOPE DOD attraverso un pezzo autobiografico: MASTER XPLODER

SOSIA’S

SECONDO ELABORATO FOTOGRAFICO

Soggetto: Diletta e Francesco, nd.

In quest’opera fotografica possiamo vedere due ragazzi che riposano seduti sotto un portico della zona universitaria bolognese, tra una lezione e l’altra.
L’artista ha scelto i soggetti in relazione alle loro caratteristiche somatiche ed al loro abbigliamento:
la ragazza con i capelli azzurri (Diletta) e il ragazzo con gli occhiali e i capelli ricci (Francesco) per queste caratteristiche sono simili all’autrice ed al suo ragazzo; mentre per quanto riguarda l’abbigliamento (per i colori sgargianti e le fantasie dei tessuti) sono all’opposto dell’autrice ed il suo ragazzo.
In questo caso infatti, mi sono trovata come davanti ad uno specchio comunicativo con un mondo parallelo ed opposto al nostro, da fotografare assolutamente.

Pretesto tecnico per la creazione dell’opera: posizionare il soggetto rappresentato a lato dell’inquadratura;
Motivazione della rappresentazione a lato: Proprio come specchio comunicativo, ho voluto porre come divisione immaginaria le colonne del portico, lasciando vuoto il lato sinistro, per permettere a chiunque di porsi al posto dell’artista.

1312: LA PROVOCAZIONE ANATOMICA

TERZO ELABORATO FOTOGRAFICO

Soggetto: Francesca Sparacino, 18 anni.

In questo caso l’artista si auto-rappresenta, con tutti i difetti fisici, con tutto il suo disordine mentale ed organizzativo(come rappresentato dal letto dis-fatto), e con tutte le sue provocazioni adolescenziali.
Provocazione adolescenziale per eccellenza è il tatuaggio (simbolo della “classica bravata dei 18 anni”) 1312, simbolo delle lotte sociali più estreme ed antagoniste, e codice numerico di riferimento alla sigla “ACAB-All Cops Are Bastards”.
E’ quindi, questa fotografia, una esplicitazione della provocazione e la ribellione post-adolescenziale.

Pretesto tecnico per la creazione dell’opera: autoritratto anatomico.

LAV

(TRITTICO)

QUARTO ELABORATO GRAFICO

Soggetto prima immagine: Riccardo Gandini (22), Francesca Sparacino (18)
Soggetto seconda immagine: Francesca Sparacino (18)
Soggetto terza immagine: Francesca Sparacino (18), Olivia Del Bravo (20)
Questo trittico fotografico è ulteriormente un autoritratto, questa volta legato alla sessualità dell’autore, ma non solo: alla sessualità di tutto il mondo post-adolescenziale.
E’ infatti un caso molto comune in questi ultimi tempi che molti ragazzi e molte ragazze si dichiarino di sessualità diversa da quella eterosessuale, con la socialmente erratissima (ed anacronistica) interpretazione delle generazioni precedenti, intendendo questa nascente apertura a tutte le vie della sessualità come una semplice “moda”, o addirittura una “voglia di attirare a tutti i costi l’attenzione”; senza calcolare il forte disagio e la forte lotta interna che provoca l’accettazione del proprio orientamento sessuale, se diverso da quello socialmente ancora inteso come “perfetto” eterosessuale.
L’autore quindi, in questo caso, sempre con sfaciataggine e ribellione, “sbatte in faccia” al mondo la propria sessualità, prima baciando una persona di sesso maschile, affiancando a questo una pausa solitaria, e facendo seguire un bacio omosessuale.
Pretesto tecnico per la creazione dell’opera: autoritratto composto da tre elaborati in comunicazione tra loro.

THE REAL BODY

RITRATTI AGGIUNTIVI IN RELAZIONE CON IL PRIMO ELABORATO

Questo “bonus” aggiuntivo al book fotografico è, per medesima critica alla concezione contemporanea della “bellezza maschile”.

Con questi ultimi elaborati condivido un ulteriore video , dei Die Antwoord, uno dei gruppi musicali più radicali e provocatori della scena musicale contemporanea e di tutti i tempi: UGLY BOY.
Questo brano infatti, sottoliea infatti quando sia superflua ed inutile la bellezza meramente estetica in un uomo, quanto invece contano tante altre qualità, ovviamente tutto nello stile puramente “gangsta” del gruppo.