Se questa fosse una fiaba ora ci sarebbe scritto
C’era una volta… invece
Ci sono tre bambini. Il maggiore si chiama Simone, poi c’è la sorella di nome Elisa e infine il fratellino Davide. Decidono di andare a trovare i nonni in un piccolo paese dell’Alto Adige per trascorrere le vacanze di Natale con loro.
Lasciano il loro comodo appartamento di città, caricano l’auto e partono insieme ai genitori verso la casa del nonno.
Durante il viaggio attraversano un bosco nel quale vedono degli animali che si divertono giocando tra di loro. I bambini incuriositi pensano di esplorare il bosco durante le vacanze.
Arrivati a casa del nonno vedono una bambina di nome Gaia che abita lì vicino e vanno a stringere amicizia con lei. Le chiedono se vuole accompagnarli nella passeggiata nel bosco e Gaia, molto contenta, acconsente.
Il giorno dopo, fatta colazione, s’incontrano con la nuova amica e partono per l’avventura.
Mentre attraversano il bosco alcuni di loro notano delle strane piante e delle strane creature che si aggirano tra gli alberi.
Uno dei bambini, attratto da una pianta, si avvicina un po’ troppo ed essa cerca di catturarlo. Il bambino si spaventa, urla e scappa coinvolgendo nella fuga anche gli altri. Per la paura non si rendono conto di dove stanno andando: hanno imboccato il sentiero che porta nel bosco più fitto.
Le strane creature riescono con urla e sgambetti a separare i bambini che spaventatissimi cominciano a chiamarsi ad alta voce. Gli strani esseri, che altro non sono che i folletti dispettosi del bosco, cercano in tutti i modi di non farli riunire divertendosi a spostare i sentieri e confondendo le voci dei bambini. Alla fine i bambini si riuniscono e vedono in lontananza un corso d’acqua le cui sponde sono collegate da un bel ponte in legno. Cercano di attraversarlo velocemente, ma i folletti birichini lo hanno sabotato ed i poveri bambini cadono in acqua.
Cominciano ad agitarsi perché alcune piante acquatiche toccano i loro piedi e le loro mani facendoli spaventare sempre di più.
Fortunatamente in quel bosco vivono degli scoiattoli che hanno assistito ai dispetti dei folletti e intervengono per difendere e salvare i bambini.
Non riescono però a tirarli fuori dall’acqua, allora chiamano in soccorso le aquile che, con i loro artigli, afferrano i piccoli e li portano in salvo.
I bambini e gli animali fanno amicizia e insieme decidono di vendicarsi dei dispettosi folletti. Sono gli scoiattoli ad avere una buona idea: cominciano a lanciare addosso a loro ghiande, pigne, noci. I folletti scappano di qua e di là e le aquile li afferrano e li gettano nel fiume per un bel bagno rinfrescante. Ora sono i bambini a ridere.
Tornando a casa dal nonno decidono di scrivere una letterina a Babbo Struzzo, il Babbo Natale degli animali, perché porti dei regali agli scoiattoli e alle aquile per ringraziarli del loro aiuto. Babbo Struzzo, dopo averla letta, decide di portare sì i regali agli animali, ma di farne uno speciale anche ai bambini perché sono stati molto generosi e coraggiosi.
Ed ecco ora i personaggi della nostra storia che si presentano in inglese (a voi la traduzione!).
Published: May 30, 2017
Latest Revision: Jun 6, 2017
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