Riflessioni sulle tecnologie digitali
Le nuove tecnologie digitali rappresentano una fondamentale risorsa per differenziare l’istruzione permettendo ai docenti di dare un valore aggiunto alla didattica.
Il facile accesso alle tecnologie (informazione e comunicazione) ha modificato il modo di porsi del docente, sia riguardo al metodo d’insegnamento sia riguardo alla velocità e facilità di acquisizione dei saperi da parte dei ragazzi. Quest’ultimi, pur interagendo in modo naturale con le nuove tecnologie, non sempre riescono a discernere potenzialità e limiti. La scuola deve dare il proprio contributo nell’indirizzare lo studente ad un opportuno e corretto uso di questi strumenti, da utilizzare come supporto ai propri saperi e non come macchine intelligenti sostitutive dei propri doveri scolastici (copia/incolla).
In classe, attraverso le tecnologie digitali, il processo di apprendimento diventa attivo, allargato e interdisciplinare. Attraverso la rete la partecipazione non è più limitata alla classe, ma può essere allargata a più classi, a più scuole, a più ambienti di apprendimento in un rapporto sinergico che possa produrre, anche con il mondo del lavoro, un’azione educativa efficace e spendibile in nuovi ambienti di studio o di lavoro dagli stessi studenti.
Come è emerso dal corso, nella nuova visione della scuola dell’immediato futuro, il docente dovrebbe tendere a ridurre la lezione frontale e porsi come facilitatore degli apprendimenti. Sono i ragazzi che costruiscono i loro saperi e ruolo dell’insegnante è facilitarne la buona riuscita attraverso il metodo di lavoro e la motivazione.
La Sezione aurea
Cos’è esattamente la sezione aurea?
Il nome, “sezione”, è dovuto all’atto di tagliare, sezionare un segmento in modo tale da ottenerne una porzione che sia media proporzionale tra l’intero segmento e la parte restante; l’attributo “aurea” (cioè d’oro) è legato, invece, alla perfezione, alla bellezza che tale misura è in grado di generare quando è rapportata all’intero.
Osservate il segmento AB;
ebbene, esiste un solo punto C tale che il rapporto che c’è tra l’intero segmento e il tratto AC sia uguale a quello che c’è tra AC e la parte restante.
Dunque diciamo che AC è la sezione aurea di AB.
Il rapporto tra AB e AC, indicato con la lettera greca Φ, è il numero irrazionale 0,618034…
Per individuare graficamente la sezione aurea di un segmento
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si traccia su un estremo la perpendicolare, lunga metà del segmento stesso,
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la si unisce con l’altra estremità creando un triangolo rettangolo,
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con il compasso si riporta l’altezza del triangolo sull’ipotenusa,
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il punto trovato viene poi riportato sulla base
ottenendone la sezione aurea.
Il rapporto tra intero e sezione aurea ha un’armonia segreta, una bellezza che il nostro cervello riconosce e apprezza.
Lo sapevano bene i Greci, grandi esperti di proporzioni e di equilibrio.
Il Partenone, ad esempio, è dimensionato secondo una serie di rettangoli che hanno i lati in rapporto aureo tra loro (in sostanza se la base è AB, l’altezza è AC).
Nell’immagine di destra si può notare che il rettangolo aureo più esterno è diviso in un quadrato a sinistra e un rettangolo verticale a destra.
Questo, a sua volta, è diviso in un quadrato inferiore e un rettangolo orizzontale superiore. In effetti c’è uno stretto rapporto tra il quadrato e il rettangolo aureo.
La costruzione del rettangolo aureo, data l’altezza, si realizza appunto attraverso il ribaltamento della diagonale di mezzo quadrato. Complicato? Guardate l’immagine e sarà tutto più chiaro.
Se al rettangolo aureo che abbiamo ottenuto si aggiunge un quadrato sul lato maggiore si ottiene un altro rettangolo aureo disposto in verticale.
Se a questo si aggiunge un quadrato sul nuovo lato maggiore, si ottiene un altro rettangolo aureo e così via.
Se poi in ogni quadrato si traccia un quarto di circonferenza, si ottiene la spirale aurea, una particolare spirale logaritmica con fattore di accrescimento pari alla sezione aurea.
Proprio la struttura del Nautilus all’inizio del paragrafo.
Non solo conchiglie: anche piante e nebulose seguono questa regola geometrica.
Ce lo racconta benissimo questo spezzone di un vecchio cartone Disney dal titolo
“Paperino nel regno della matemagica”…
La Canadian National Tower di Toronto
Agli inizi degli anni ’70 del Novecento la società Canadian National (CN), ente nazionale che gestiva il sistema delle comunicazioni canadesi, decise di costruire a Toronto una struttura capace di rappresentare il Canada nel mondo. Coniugando questa esigenza con quella di poter trasmettere segnali radiotelevisivi sulle lunghe distanze, si decise che quel simbolo sarebbe stata un’altissima torre polifunzionale.
La CN Tower di Toronto è un’enorme struttura in cemento armato. La sua costruzione iniziata nel 1973, richiese poco più di tre anni. A partire dalla quota di 342 metri venne costruito un enorme disco in acciaio e cemento capace di ospitare all’interno quattro piani a disposizione dei turisti, con un ristorante rotante intorno all’asse verticale della torre. La CN Tower segue la sezione aurea: il rapporto fra la sua altezza complessiva di 553,33 metri e la quota alla base dell’anello di 342 metri è, infatti, 1,618.
Fonte: AA.VV., Metodo disegno, Pearson Italia, 2014,
Proposte di lavoro svolte attraverso kahoot
Ripasso argomenti arte JUMBLE
https://play.kahoot.it/#/k/9e2451cf-0132-418e-af6d-f38ecf2bec30
Arte Paleocristiana QUIZ
https://play.kahoot.it/#/k/c8673bac-6135-499e-bbfb-1811922f3292
BIBLIOGRAFIA
AA.VV., Metodo disegno, Pearson Italia, 2014,
Sergio Dellavecchia, Disegno e arte, vol. A, SEI, 2014.
Sito internet
http://www.didatticarte.it/Blog/?p=8202 a cura di Emanuela Pulvirenti.
Published: Mar 12, 2017
Latest Revision: Mar 13, 2017
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