Riflessioni sull’utilizzo delle nuove tecnologie a scuola
Se prendiamo come riferimento l’articolo Digital Natives, Digital Immigrants[1], di Marc Prensky, è considerato “nativo digitale” chi è nato dopo il 1985. In quest’ottica, io sono una nativa digitale; per logica i miei studenti possono identificarsi ancor più in tale definizione. Nell’era attuale diventa scontata ed imprescindibile la dimestichezza con le tecnologie digitali. Credo quindi che la scuola debba orientare gli allievi all’uso coscienzioso di strumenti ed applicazioni informatiche, sia per scopi prettamente didattici che per trasmettere una conoscenza degli stessi spendibile nell’arco della vita privata e professionale.
Quest’anno insegno anche TIC (Tecnologie dell’informazione e della Comunicazione) ed ho avuto modo di appurare quanto sia importante approfondire i contenuti di tale disciplina e quanto interesse i ragazzi mostrino a riguardo.
Utilizzare strumenti ed applicazioni in grado di rendere la lezione interattiva, aperta ed interessante agli occhi degli studenti è senz’altro importante per un docente. Spesso, attraverso l’uso di nuovi e variegati canali di comunicazione e di costruzione del sapere, è possibile avvicinare allievi di norma poco partecipi.
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Al giorno d’oggi stimolare curiosità e creatività nei discenti, come detto durante il corso il formazione, diventa indispensabile. Noi docenti diventiamo attori fondamentali per la costruzione del “progetto di vita” di ogni discente. Tuttavia, occorre organizzare a dovere l’intervento didattico cercando di servirsi dello strumento digitale nella maniera più consona.
Durante il corso di formazione ho avuto modo di conoscere diverse applicazioni che introdurrò senza alcun dubbio nella mia didattica. Cercherò, inoltre, di incrementare le mie conoscenze in questo ambito sempre più ampio partecipando ad ulteriori corsi e conducendo ricerche individuali.
A seguito di queste riflessioni del tutto positive sento di dover esplicitare alcuni dubbi e perplessità maturati già prima di prendere parte al corso di formazione, nati perché quotidianamente vivo la scuola.
Senza dilungarmi troppo elenco quelli che sono i problemi più frequenti:
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computer e strumenti forniti dalla scuola non funzionanti, mancanti, non adeguati o non accessibili a tutti;
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mancata possibilità di accedere alla rete internet della scuola;
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studenti che non posseggono strumenti propri e funzionanti (tablet e smartphone) e non hanno a disposizione reti internet a casa.
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A prima vista sembrerebbero problemi risolvibili, in quanto noi docenti dovremmo essere flessibili e creativi, giusto? Certo, io lo sono e voglio imparare ad esserlo ancor più. Basterebbe che la scuola provvedesse a fornire tutto il necessario? Certo, ma intanto oggi assisto a scene quali computer che si spengono improvvisamente, aule senza lim funzionante, studenti che non riescono ad inviarmi una mail perché senza internet, aule computer con meno postazioni degli allievi presenti. Per questa ragione, quando sono intenta ad organizzare un intervento didattico ho mille ripensamenti prima di decidere di affiancare le mie azioni/parole alla tecnologia.
Tuttavia, credo nei prossimi anni assisteremo ad una sempre maggiore diffusione della tecnologia, la qualità degli strumenti digitali e la loro manutenzione verranno altresì incrementati. Spero che in futuro vedremo questo momento storico come quello dell’”assestamento tecnologico”.
[1] http://www.marcprensky.com/writing/Prensky%20-%20Digital%20Natives,%20Digital%20Immigrants%20-%20Part1.pdf
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Link a kahoot realizzato per i miei ragazzi:
https://create.kahoot.it/#jumble/271db599-17d3-422e-9157-7db71bd56cb1
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Published: Mar 3, 2017
Latest Revision: Mar 3, 2017
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