Shoah
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Shoah

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Artwork: Gaia Rapisarda e Elisabetta torrisi

  • Joined Jan 2017
  • Published Books 1
Shoah

Il significato del nome

Shoah in lingua ebraica significa “distruzione”, “desolazione” o “calamità”, nel senso di una sciagura improvvisa, inaspettata, è un’altra parola utilizzata per riferirsi all’Olocausto.

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La giornata della memoria

La Giornata della Memoria è dedicata al ricordo dello sterminio degli Ebrei nei lager nazisti e viene celebrata in tutta Europa per non dimenticare le vittime della Shoah e contrastare qualsiasi rigurgito razzista; si celebra il 27 gennaio, data del liberamento di Auschiwitz.

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I campi di concentramento

I lager furono utilizzati per confinarvi dapprima gli oppositori politici e il popolo ebraico. L’essere umano è da considerarsi tale in quanto insieme di domande, di memorie, di emozioni, di sentimenti, di pensieri, tutti fattori che all’interno del Lager venivano abbandonati, per lasciare posto agli istinti animali, dettati dalla sopravvivenza. Questa è la cosa più terribile che veniva attuata, perché, anche nella schiavitù, un uomo ha la capacità di rimanere tale, di rimanere se stesso, pur subendo angherie, sopraffazioni, nei lager no.

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I campi di concentramento

I lager furono utilizzati per confinarvi dapprima gli oppositori politici e il popolo ebraico. L’essere umano è da considerarsi tale in quanto insieme di domande, di memorie, di emozioni, di sentimenti, di pensieri, tutti fattori che all’interno del Lager venivano abbandonati, per lasciare posto agli istinti animali, dettati dalla sopravvivenza. Questa è la cosa più terribile che veniva attuata, perché, anche nella schiavitù, un uomo ha la capacità di rimanere tale, di rimanere se stesso, pur subendo angherie, sopraffazioni, nei lager no.

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Quanti morti hanno provocato

Durante il nazismo non vennero perseguitati soltanto gli ebrei, ma anche i Rom, i disabili, i testimoni di Geova, gli omosessuali, gli oppositori politici e tutti coloro che rappresentavano una minaccia per la purezza della razza ariana e che venivano considerati inferiori.

 

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I lager più famigerati

I lager più famigerati furono quelli di Auschwitz, Buchenwald, Dachau, Mauthausen.

Il complesso dei campi di Auschwitz fù il più grande campo mai realizzato dal nazismo,  aperto nel 1940. Svolse un ruolo fondamentale nel progetto di “soluzione finale della questione ebraica” – attenuità con il quale i nazisti indicarono lo sterminio degli ebrei divenendo rapidamente il più efficiente centro di sterminio della Germania nazista. Auschwitz, nell’immaginario collettivo, è diventato il simbolo universale del lager, nonché sinonimo di “fabbrica della morte”, realizzato nel cuore dell’Europa orientale del XX secolo. Nel 1947 il parlamento polacco deliberò la creazione di un memoriale-museo. Con Auschwitz compaiono i campi di sterminio di massa. Vi morirono circa 4 milioni di persone.

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Bunchenwald

Bunchenwald era un campo di concentramento aperto nel 1937 per ospitare criminali comuni e oppositori politici. Vi morirono oltre 50.000 prigionieri.

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Dechau

Dachau era sede dal 1933 del primo campo di concentramento nazista.
L’anagrafe del campo ha registrato circa 45.000 decessi, ma questa è sicuramente una cifra irrisoria di fronte alla tragica realtà di Dachau.

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Mauthausen

Mauthausen era un campo di concentramento per prigionieri durante la prima guerra mondiale; il regime nazista lo trasformò nella seconda guerra mondiale in campo di sterminio.

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La Storia

Salito al potere Hitler emanò le leggi di Norimberga con cui gli ebrei tedeschi furono esclusi da ogni aspetto della vita sociale, i nazisti inoltre crearono anche i ghetti (delle zone cittadine in cui gli ebrei venivano rinchiusi). Nei mesi finali della guerra i detenuti in grado di camminare vennero costretti alle “marce della morte”: lunghi e terribili viaggi verso altri campi di sterminio. Dopo la Shoah molti dei sopravvissuti vennero trasferiti nei campi profughi gestiti dalle forze alleate da qui vennero organizzati i trasferimenti.

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I Simboli

I simboli più popolari sono la Stella di David, i Triangoli che venivano usati per l’individuazione degli ebrei e la bandiera nazista.

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La Stella di Davide

La Stella di David, che rappresenta la civiltà e la religione ebraica, venne utilizzata dai nazisti in questo periodo come metodo di identificazione degli ebrei. L’obbligo di portare la Stella di David con la parola jude scritta sopra venne esteso a tutti gli ebrei al di sopra dei 6 anni.

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La Bandiera Nazista

Adolf Hitler scrisse che la bandiera del partito nazista doveva essere costituita da un panno rosso con un disco bianco, nel cui centro si doveva trovare una svastica nera. Il rosso doveva richiamare l’idea sociale del movimento, il bianco il nazionalismo, la svastica la missione di combattere per la vittoria dell’uomo ariano e per il trionfo dell’idea del lavoro creatore. Oltretutto i colori erano già utilizzati come bandiera dell’Impero tedesco e come bandiera di guerra.

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Vittime del Potere

Il potere fa male,
ha ucciso senza pietà
persone di ogni genere ed età.
La povera mente malata
di quel dittatore è stata condannata
ma l’orrore che ha causato
non è stato mai dimenticato.
C’è stata la possibilità di scappare
dal campo che costringeva a lavorare,
ma i corpi devastati
sono rimasti imprigionati;
in un luogo di sofferenza
dove ai bambini non si dava l’indulgenza.

                                                           Poesia di Gaia                                                            Rapisarda 2D

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