La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com
This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

La battaglia scomparsa

by

Artwork: Sofia III F

  • Joined Jan 2017
  • Published Books 1

La Battaglia di Anghiari era una pittura murale di Leonardo da Vinci, databile al 1503 e già commissionata per il Salone dei Cinquecento (allora detto “Sala del Gran Consiglio”) di Palazzo Vecchio a FirenzeA causa dell’inadeguatezza della tecnica il dipinto subì dei danni e non si sa se i suoi resti fossero stati lasciati in loco, incompiuti e mutili; circa sessant’anni dopo la decorazione del salone venne rifatta da Giorgio Vasari; non si sa se all’epoca fossero ancora presenti i frammenti leonardiani e se l’architetto aretino li abbia distrutti. Alcuni sostengono che li abbia nascosti sotto un nuovo intonaco o una nuova parete: ricerche e ‘saggi’ finora condotti non hanno sciolto il mistero.

2
La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com

Nell’aprile del 1503 Pier Soderini, gonfaloniere a vita della rinata Repubblica fiorentina , affidò a Leonardo, da qualche anno tornato in città dopo il lungo e prolifico soggiorno milanese, l’incarico di decorare una delle grandi pareti del nuovo Salone dei Cinquecento in Palazzo Vecchio. Si trattava di un’opera grandiosa per dimensioni e per ambizione, a cui avrebbe atteso nei mesi successivi, e che l’avrebbe visto faccia a faccia con il suo collega e rivale Michelangelo, a cui era stato commissionato un affresco gemello su una parete vicina, la Battaglia di Càscina (29 luglio 1364, contro i Pisani)

4
La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com

La Battaglia di Anghiari quindi è famosa perché avvolta in un’aurea di mistero e perché, dalle copie e dai commenti di coloro che l’hanno ammirata dal vivo, rappresentava uno dei massimi capolavori di Leonardo per la forza compositiva ed il realismo violento dei personaggi. Eppure è stata un errore. Leonardo infatti non volle dipingerla ad affresco, tecnica sicura e collaudata per quel tipo di prodotto artistico, ma volle sperimentare un metodo ricavato da Plinio: l’encausto, ovvero la pittura a olio su parete. La scelta era motivata dai tempi più lunghi di asciugatura, tempi che gli avrebbero permesso di elaborare le figure adattandosi meglio alla sua tecnica figurativa.

Ma proprio i lunghi tempi di asciugatura fecero colare il colore e rovinarono in maniera devastante l’opera. Nonostante Leonardo avesse cercato di rimediare studiando degli appositi bracieri per riscaldare l’ambiente, l’esperimento fallì senza rimedio. L’opera non venne portata a termine, anzi fu coperta anni dopo da un altro dipinto del Vasari, che ne celò anche la posizione portandola dal piano della storia a quello della leggenda.

6
La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com

Le ricerche condotte alla fine dello scorso anno all’interno di Palazzo Vecchio, a Firenze, sembrano confermare che dietro l’affresco La Battaglia di Marciano di Giorgio Vasari, sulla parete orientale del Salone dei Cinquecento, si celasse affettivamente un dipinto di Leonardo da Vinci.

8
La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com
La battaglia scomparsa by sofiac - Illustrated by Sofia III F - Ourboox.com

Qualcosa, dietro la parete Est del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, c’è. E ci sono scientifiche ragioni per pensare che si tratti della Battaglia di Anghiari di Leonardo da Vinci. E’ quanto ha annunciato Maurizio Seracini, direttore scientifico del Centro Diagnostico per i Beni Artistici e Architettonici di Firenze, da trent’anni sulle tracce del misterioso dipinto del ‘500. ” Si tratta dei primi risultati di analisi chimiche che abbiamo fatto sui campioni prelevati dietro la muratura del Vasari”, spiega a Wired.it Seracini, citando l’affresco – La Battaglia di Marciano – dietro il quale dovrebbe trovarsi l’opera di Leonardo. La presenza di pigmenti è già di per sé ” una forte indicazione del fatto che stiamo lavorando sulla parete giusta” e questi ” frammenti non possono che provenire dall’unica pittura alla quale fanno riferimento i documenti esistenti”. Seracini fa riferimento agli indizi lasciati dal genio fiorentino stesso sui suoi taccuini, ” proseguo a rilento a dipingere la mia Gioconda e pochi giorni fa ho ricevuto l’incarico di affrescare una parete di Palazzo Vecchio con l’immagine della Battaglia di Anghiari”, e dell’indizio ” Cerca Trova” che il Vasari ha lasciato sulla sua opera.

11
This free e-book was created with
Ourboox.com

Create your own amazing e-book!
It's simple and free.

Start now

Ad Remove Ads [X]
Skip to content