SCHIZZI
Ricerca dell’idea attraverso schizzi a biro e semplici pennarelli su cartoncino.
BOZZETTI
PRIMO BOZZETTO
scala 4:1
La politica come dogma, il partito come una fede.
Tecnica: collage e inchiostri su carta.
Significato: quest’opera, che vede Stalin santificato che regge con una mano il simbolo della vecchia Repubblica Popolare Rumena, mentre con l’altra benedisce l’osservatore; è una critica alla trasformazione del comunismo da pensiero elastico e moderno a dogma rigido fatto di sopprusi e spersonificazione della persona.
L’intenzione dell’artista non è una critica fascista e senza basi al comunismo, in quanto esso stesso è partecipe al movimento comunista. Quest’opera risulta quindi una auto-critica, volta verso una riflessione sulle proprie ideologie ed a ciò che esso stessa partecipa attivamente, invitando l’osservatore stesso ad osservare e riflettere attivamente non solo sulla trasformazione del comunismo, (nato come ideologia elastica e da subito ritenuta capace di trasformarsi continuamente), ma anche sui propri pensieri e sulle proprie ideologie, ragionando scetticamente su ogni aspetto della propria vita.
SECONDO BOZZETTO
scala 2:1
La mente umana come simbolo a semplificazione
Tecnica: collage e inchiostri su carta
Significato: Ho voluto rappresentare la mente umana nel modo più semplice e diretto possibile, collegandola al Dadaismo come spiegazione della stessa- uno scarabocchio composto da roseo menefreghismo e un punto di domanda colorato male. Il piccolo progetto sembra fatto da un bambino, ed è questo l’intento dell’artista, seguendo uno dei temi che si delineeranno in questo book di presentazione all’opera, la mente così risulta infantilmente confusionale, con uno scarabocchio inconclusionale e quel punto di domanda nero e con un segno molto più grosso e definito rispetto al percosdo mentale, come evidenza della misteriosità infantile che caratterizza la mente umana; proprio quella mente che ha ideato il dadaismo.
TERZO BOZZETTO
scala 1:2
L’orrore dell’umano esplicitato su tela
(scelta per l’opera finale)
Tecnica: inchiostri su carta
Significato: Sempre seguendo il tema del disegno infantile, con una colorazione poco attenta e veloce il gatto morto rappresenta il tabù artistico infantilmente impresso nella mente umana: mai rappresentare scene sessuali o scene di omicidio o morte, pena essere visti come pazzi.
LETTURA DENOTATIVA DELL’OPERA
Su uno sfondo di un giallo sporco con diverse trasparenze -così lasciando intravedere alcuni tratti a matite e inchiostri simili a schizzi e abbozzi disordinati disegnati direttamente sulla tela “cruda”-, si staglia una figura stilizzata di un gatto delineata da un solo colore piatto, il nero (ricorda le figure stilizzate dei murales cavernicoli, ma in realtà riprende il collage dadaista di Hans Arp). Dalla abbozzata testa del gatto, inerte e sdraiato -insomma, morto-, si apre una macchia di un rosso acceso, colore del sangue fresco.
Sotto la figura del gatto esanime ,una frase scritta in nero (lo stesso colore del felino) con caratteri infantili, indecisi e molto poco precisi: “Torno a casa sporco con 3 gatti morti dentro lo zainetto”, questa frase macabra e dura, recitata dal rapper Mac Myc
, non è scritta a caso, o per il solo gusto del sadismo, ma è presa dalla canzone disperata, di forte critica verso la realtà sociale e dedicata al dadaismo “Children of Dog” del gruppo Hardcore Rap di Savona “Dsa Commando”( di cui appunto Mac Myc fa parte).
LETTURA CONNOTATIVA DELL’OPERA
Dalla canzone: l’ispirazione-
Giardini tetri misto noia tra pomeriggi d’inferno
tutto sembra fermo ho un vuoto dentro come il mio quaderno
lo schermo acceso riempie feste da carneficina
gioco sotto a un tavolo, dai mostrami la passerina
scambiamo spettri nella casa dei fantasmi
maestre senza cuore non riescono a controllarci
fumiamo sigarette tu passami le lamette
lucertole sui muri, prima sputa dopo falle a fette
videocassette senza amore dagli imboschi
denti aguzzi sopra i volte, sale giochi e tipi loschi
i posti non hanno fine come questa settimana
crolla la mia scuola, ho gli aghi pronti per la cerbottana
spezza la voce, non mi salva una preghiera
ho la certezza di morire, chiudo gli occhi domenica sera
sudo questa notte, mostri fatti in origami, sangue sopra in faccia a mami
tutti pazzi anche domani
Rit:
Un cane ci accompagna in questa splendida giornata:
papà ha picchiato mamma, la mia mamma è colorata
porta l’accendino, benzina dentro i cestini
bruciamo i cassonetti in questi cazzo di giardini,
picchiamo questo cane ora che nonna è addormentata,
le rubiamo la dentiera dopo averla pasticciata,
la cagna ora ci ringhia dalle un’altra bastonata
papà ha la cinghia in mano, nonna non si è più svegliata.
Nato tra le ortiche, nel freddo abbraccio di un’allevatrice
ogni pensiero picchia in testa come dinamite, mi capite?
Ferite aperte, speranze esurite, non conta se ha lo sguardo mite
vita meretrice, si scrive padre si legge colui che è assente
si dice madre se è depressa piange e le va bene sempre.
un figlio non ha niente e fuma già alle elementari
si masturba e giura sui suoi cari tra gli altri scolari, siamo pari
pugni, schiaffi, sputi in faccia, ragazzini se ne vanno a caccia
il parco è una minaccia, siringhe insulti tra adulti che danno il buon esempio
scempio in casa, bottiglie di assenzio, giorni senza senso!
Per ogni tarlo una pietra scagliata contro il treno, quattro meno
senza controllo, infanzia senza freno.
Capisco tutto perchè tutto è ciò che ho già provato
il parco giochi è a lutto, ed io sono disperato!
Rit:
Un cane ci accompagna in questa splendida giornata:
papà ha picchiato mamma, la mia mamma è colorata;
porta l’accendino, benzina dentro i cestini
bruciamo i cassonetti in questi cazzo di giardini
picchiamo questo cane ora che nonna è addormentata,
le rubiamo la dentiera dopo averla pasticciata,
la cagna ora ci ringhia dalle un’altra bastonata,
papà ha la cinghia in mano, nonna non si è più svegliata
Scalmanato, terremoto, metto a soqquadro casa, guardo sotto la gonna alla maestra, sputo ai passanti dalla finestra, gioventù deviata, maleducazione estrema:
corro tra le palazzine, Brooklyn tra i capelli delle ragazzine,
incline alla violenza e al disturbo, fumo e mi masturbo;
rubo nella borsa al prof. sono il più furbo, è Bromotop nel thè alla babysitter:
vorrei vederla rotolare dalla rampa delle scale
mamma le ha prese anche stasera come quella prima
il cane ringhia, papi dà lezioni solo con la cinghia
vorrei scappare, in fondo non vorrei mai essere nato:
biscotti di Cicuta e avvelenare il vicinato.
pecora nera al parco, il re del campetto, torno a casa sporco con 3 gatti morti dentro lo zainetto.
io sono il figlio del male, figlio anormale da eliminare, sopprimere o picchiare: figlio di un cane.
Rit:
Un cane ci accompagna in questa splendida giornata
papà ha picchiato mamma, la mia mamma è colorata
porta l’accendino, benzina dentro i cestini
bruciamo i cassonetti in questi cazzo di giardini
picchiamo questo cane ora che nonna è addormentata
le rubiamo la dentiera dopo averla pasticciata
la cagna ora ci ringhia dalle un’altra bastonata
papà ha la cinghia in mano, nonna non si è più svegliata
Un cane ci accompagna in questa splendida giornata
papà ha picchiato mamma, la mia mamma è colorata
porta l’accendino, benzina dentro i cestini
bruciamo i cassonetti in questi cazzo di giardini
picchiamo questo cane ora che nonna è addormentata
le rubiamo la dentiera dopo averla pasticciata
la cagna ora ci ringhia dalle un’altra bastonata
papà ha la cinghia in mano, nonna non si è più svegliata.
Il frutto dell’ispirazione:
Il colore giallo sarebbe il simbolo della luce del sole ma anche dell’energia sia mentale che fisica e della conoscenza, ma lo sfondo giallo sporco di quest’opera vuole simboleggiare proprio il contrario di questa concezione: è così l’emblema della spossatezza fisica e mentale, una conoscenza sporca e frastagliata, stanca di esistere e stressata dalla società del troppo sapere e del bombardamento mediatico attuale.
Il gatto di colore nero, accompagnato dal testo dello stesso colore rappresentano il confine che segna la conclusione della fase vitale, esprime negazione per la vita futura con conseguente rifiuto a lottare, negazione per la realtà in cui si vive con conseguente ribellione e aggressività.
Il sangue rosso acceso è simbolo dell’energia vitale sia mentale che fisica, che aprendosi e “scappando” dalla testa spaccata del gatto defunto se ne va, abbandonandosi alla sua inutilità in quanto annullata dalle negatività esistenziali elencate in tutto il quadro, che la circondano. Questo sangue è quindi questa contraddizione che ha bisogno di uscire in tutto il quadro saturo di negatività ed ansie vitali, ma che tuttavia finisce per essere inutile in un modo importante: per sottolineare ancor di più il peso dell’angoscia del XXI secolo.
IL DADAISMO NELLA CINEMATOGRAFIA CONTEMPORANEA:
ARTISTI EMERGENTI E LE POOP-OPERA
Con “Poop-Opera” si intende lo shit-posting su youtube, con opere multimediali tutte dadaiste, fatte senza seguire un minimo di struttura o logica studiata.
La Poop-Opera non è insensata come può apparire a primo impatto, ma ha sempre un fine ironico o satirico.
Questo tipo di opera multimediale è principalmente apprezzato tra i giovani di un rango di età tra i 17 ed i 30 anni, una delle “elìte” più esigenti del mondo dei social, rendendo il genere in voga crescente nel mondo di internet.
Un esempio di Poop-Opera del bolognese NOCOLDIZ
Alle origini della Poop-opera: Touryou.
Si può attribuire la nascita ufficiale della Poop-Opera con lo sfociare del famosissimo video satirico Touryou nel 2009, che vede l’ex-dittatore italiano Benito Mussolini protagonista di un video Manga, con un livello artistico e multimediale alquanto alto per il periodo in cui è stato creato.
L’autore del Touryou originale resta ignoto, in quanto non era ancora il periodo della venerazione dello Youtuber, venerazione che inizierà 5 anni dopo, nel 2014, con il delineamento dei “maestri principali dell’editing” (come Willwoosh, Nonapritequestotubo e Cane Secco), e la nascita del mito di Favij.
Tornando alla nascita della Poop-opera, successivamente al Touryou originale ne sono stati creati diversi, come Renzijou, risalente al periodo che vede Matteo Renzi scendere in politica ufficialmente, e che vede come protagonisti tutti i politici di rilievo dell’epoca, come Romano Prodi, l’ex- presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, Nichi Vendola, Berlusconi ed un cameo della DC e del PCI; e come Nichijoint, che vede come unico protagonista il rapper californiano Snoop Dogg e la sua passione per la Marijuana, con una siglia simil-giapponese composta da un’unica frase: “Smooke Weed Everyday”.
Con questo accenno alla cinematografia contemporanea ed alla sua presentazione concludo questo Book di presentazione, e, ringraziandovi della lettura e della vostra cortese attenzione vi auguro una buona giornata, o una buona esistenza, a vostra preferenza.
Francesca Sparacino.
Published: Dec 23, 2016
Latest Revision: Jan 16, 2017
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