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Behind the cinema

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Artwork: Mei Volpelli , Shania Kyla Bote , Thomas Vasselli , Loris Iovene .

  • Joined Oct 2016
  • Published Books 15
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L’origine del PRECINEMA

Com’erano le sere dei ragazzi prima dell’ invenzione del cinema ?
A letto presto, soprattutto d’inverno, e a lume di candela ; chi sapeva leggere- accadeva soltanto nelle famiglie con maggiori possibilita economiche- poteva indugiare qualche minuto sulle pagine degli eroi preferiti ; gli altri si dovevano accontentare, quando andava bene, dei racconti dei nonni, genitori o zii. Ma i fortunati delle classi alte avevano talvolta qualche svago in più.

Marcel Proust, il celebre autore di alla ricerca del tempo perduto, ne ricorda uno: la lanterna magica , essa proiettava su una parete di una stanza buia immagini dipinte su vetro e illuminate da una candela dentro una scatola chiusa, tramite un foro con una lente, dando un’ illusione del movimento.

 

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♦  L’origine del Precinema  

 

La cinematografia intesa come proiezione di immagini in movimento ha numerosi antenati, che risalgono fino al mondo antico. In oriente esisteva la rappresentazione delle Ombre cinesi, mentre in Europa abbiamo studi ottici sulle proiezioni tramite lenti fin dal 1490, con la camera oscura leonardiana .

Dopo la nascita della fotografia si iniziò a studiare la riproduzione del movimento in scatti consecutivi. Sfruttando i principi dei dispositivi ottici del passato, si iniziarono a cercare modi di proiettare fotografie in successione, in modo da ricreare un’illusione di movimento estremamente realistica: tra le centinaia di esperimenti in tutto il mondo, ebbero buon fine il Kinetoscopio di Thomas Edison, il thaumatropio, il fenachistoscopio e il Cinematografo dei Fratelli Lumière.

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∼ INVENZIONI ∼

Le invenzioni che hanno avuto una grande ripercussione sulla creazione del cinema le abbiamo dopo l’invenzione della fotografia. Numerosi però sono gli esperimenti precedenti alla nascita della fotografia che hanno formato il percorso verso il cinema.

Non era solo la lanterna magica, però, a far viaggiare la fantasia degli spettatori. È un incredibile affollarsi di macchine, soprattutto nel corso dell’Ottocento: marchingegni capaci non solo di proiettare, ma anche di “far muovere” i più svariati disegni.

 

CURIOSITÀ: come si fa un THAUMATROPIO?

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♦  Invenzioni  

Il fenachistoscopio è un antico strumento ottico che consente di visualizzare immagini animate , è stato inventato

nel 1832 dal fisico Joseph Plateau .

Consisteva in una ruota, fissata al centro su un manico e in grado di ruotare su se stessa. Sulla ruota, a intervalli regolari, venivano praticate delle fessure attraverso cui poter guardare e, sul lato interno venivano disegnate delle immagini, anche queste a intervalli regolari; uno specchio su cui proiettare le immagini completava il tutto. Il movimento veloce della ruota e gli spazi vuoti creavano, anche in questo caso, l’illusione del movimento.

il fenachistoscopio è il più diretto antenato della pellicola cinematografica, con le immagini montate su un cerchio invece che in una striscia di carta.

 

 

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♦  Invenzioni  

 

Lo zootropio inventato da William George Horner nel 1834, rappresenta un ulteriore sviluppo al fenachistoscopio.
Si trattava di disegnare su un foglio di carta una serie di immagini ; la striscia così ottenuta veniva posta all’interno di un tamburo il cui movimento rotatorio, al solito, dava l’illusione del movimento. Come il fenachistoscopio, erano praticate fessure a intervalli regolari per sfruttare il fenomeno della persistenza retinica.

Lo zootropio permette una visione collettiva delle stesse immagini in movimento, tuttavia le immagini visualizzate attraverso le feritoie, appaiono deformate, più sottili rispetto alla realtà. Le strisce erano però necessariamente brevi e quindi si potevano solo fare degli esperimenti e non si potevano raccontare storie lunghe.

 

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∼ La fotografia ∼

La fotografia è un procedimento che, mediante processi chimico-fisici o digitali, permette di ottenere, servendosi di una macchina fotografica, l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni su lastre, carte chimicamente preparate o su supporti magnetici.

La fotografia nasce dai risultati ottenuti sia nel campo dell’ottica, con lo sviluppo della camera oscura, sia in quello della chimica, con lo studio delle sostanze fotosensibili. La prima camera oscura fu realizzata molto prima che si trovassero dei mezzi chimici per fissare l’immagine ottica in essa prodotta; il primo ad applicarla in ambito fotografico fu il francese Joseph Nicéphore Niépce, cui convenzionalmente viene attribuita l’invenzione della fotografia, anche se studi recenti rivelano tentativi precedenti, come quello di Thomas Wedgwood.

 

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♦  La fotografia 

 

Joseph Nicéphore Niépce era riuscito ad “impressionare” una lastra sensibile alla luce, riprendendo una veduta di tetti di case. Con il passare degli anni le riproduzioni migliorarono a gran velocità, grazie all’ invenzione di nuovi apparecchi fotografici e, soprattutto, della pellicola e di “emulsionanti” sempre più sensibili alla luce. Fra le tante esperienze che si succedettero, vale la pena ricordare il “fucile fotografico” del francese Etienne Jules Marey, capace di riprendere dodici immagini al secondo, oltre ai lavori dell’ inglese Eadweard Muybridge, che con speciali apparecchiature riuscì a fotografare gli esatti movimenti dei cavalli in corsa e di uomini e donne impegnati in danze ed esercizi ginnici.

 

 

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                                                     ♦  La fotografia  

 

Muybridge colloca 24 fotocamere una di fianco all’altra munite di cordicelle che vengono strappate dal cavallo stesso al suo passaggio azionando l’otturatore. Viene così dimostrato che per una frazione di secondo il cavallo solleva tutte e quattro le zampe. Seguiranno molti altri studi sugli animali e sulle persone che influenzeranno il mondo scientifico, fotografico, pittorico e cinematografico.

A Muybridge dobbiamo anche lo zooprassinoscopio, con il quale era in grado di proiettare le istantanee del cavallo.

Insomma, verso la fine dell’Ottocento era tutto pronto perché potesse iniziare l’ avventura del cinematografo.

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 La nascita del CINEMA 

Verso la fine del 1894, una sera Louis Lumière è a letto con una leggera indisposizione , senza riuscire a prendere sonno. Ha da poco visto con il fratello Auguste , nella bottega parigina dei fratelli Werner , un apparecchio americano estremamente curioso. Si tratta del “Kinetoscopio” , una macchina messa a punto dall’ americano Thomas Alva Edison, il celebre inventore anche della lampadina, che permette la visione individuale di immagini in movimento.  Visione individuale: nell’ aggettivo “individuale” sta il problema. Quello che assilla i due francesi infatti è la ricerca di quel “qualcosa” che possa portare alla visione “collettiva”. Ed ecco l’illuminazione: Louis si rende conto che basta applicare al trascinamento della pellicola – già inventata dallo stesso Edison alcuni anni prima e già provvista di perforazioni laterali-

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♦  La nascita del Cinema  

 

il meccanismo usato nelle macchine da cucire. In questo modo è possibile fare arrestare per un sedicesimo di secondo i singoli fotogrammi davanti all’obiettivo: illuminati dalla lampada che sta sul retro del proiettore, ingranditi nella lente posta sul davanti, arrivano sullo schermo al ritmo, appunto, di sedici al secondo. Il resto lo fanno l’occhio e il cervello dell’ uomo: noi, in realtà, vediamo sedici “fotografie” fisse: è la loro successione in rapidissima sequenza che permette l’illusione del movimento. I fotogrammi, la pellicola, l’illusione del movimento, tutte queste cose c’erano già prima dei fratelli Lumière: il loro genio sta nell’avere aggiunto quel qualcosa in più capace di permettere la visione collettiva, di far nascere lo spettacolo pubblico.

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♦  La nascita del Cinema  

Thomas Alva Edison

Thomas Alva Edison (Milan, 11 febbraio 1847– West Orange, 18 ottobre 1931) è stato un inventore e imprenditore statunitense.

Si sa che la popolarità di Edison è dovuta alla lampadina ma occorre ricordare che quest’illustre scienziato, originario dell’Ohio, ha contribuito non poco all’evoluzione moderna del cinema. Due sono le invenzioni che riguardano la settima arte: Edison fu sia l’inventore della pellicola da 35 mm di larghezza, sia l’ideatore del kinetoscopio.
Il kinetoscopio può essere considerato il precursore del moderno proiettore cinematografico; al contrario di quest’ultimo però, tale strumento consentiva la visione ad un singolo spettatore e non una proiezione corale.

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♦  La nascita del Cinema  

 

L’aggeggio, infatti, era costituito da una grande cassa su cui si trovava un oculare; lo spettatore poggiava l’occhio su di esso,e girando la manovella poteva guardare il film montato nella macchina al costo di un penny.
L’invenzione dello standard dei 35 mm di larghezza, invece, rappresenta un passo avanti significativo per il cinema in quanto è ancora oggi il formato maggiormente diffuso per i negativi e i positivi da proiezione ed è la base per numerosi altri formati che ereditano da quest’ultimo le caratteristiche principali.

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♦  La nascita del Cinema  

I fratelli Lumière 

E’ con i Fratelli Lumière che inizia la grande avventura della cinematografia intesa come spettacolo d’intrattenimento realizzato tramite la proiezione di fotografie scattate in rapida successione che trasmettono all’osservatore l’illusione del movimento
Nati a Besançon, in Francia, Auguste Marie Louis Nicholas (19 ottobre 1862 – 10 aprile 1954) e Louis Jean Lumière (5 ottobre 1864 – 6 giugno 1948), furono tra i primi cineasti della storia.
I due fratelli brevettarono parecchie invenzioni tra cui il “foro di trascinamento” nella pellicola cinematografica che permetteva lo scorrimento della stessa attraverso il proiettore e il “cinematografo” (1894), uno strumento con la duplice funzione di camera e di proiettore.

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♦  La nascita del Cinema  

 

La prima proiezione pubblica avvenne a Parigi il giorno 11 luglio 1895, nelle sale della «Revue générale des sciences». Le cronache dell’epoca raccontano di un pubblico entusiasta, ti interminabili applausi e dei fratelli Lumière portati in trionfo.
Il primo spettacolo a pagamento si tenne il 28 dicembre 1895 a Parigi al Grand Café sul Boulevard des Capucines.

Si trattava della proiezione di scene prese dal vero, della durata di circa cinquanta secondi, caratterizzate da inquadrature fisse, prive di montaggio, dove spesso appariva anche l’operatore.
In uno dei primi corti proiettati veniva ripreso un treno che entrava in stazione e i primi spettatori temettero che il treno potesse travolgerli davvero.

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♦  La nascita del Cinema  

 

Le vedute animate del cinematografo Lumière ebbero un immediato e significativo impatto sulla cultura popolare dell’epoca ma, per assurdo, furono proprio i due creatori a non credere nel futuro della loro invenzione. Preferirono dedicarsi ad altri progetti in ambito fotografico, tra cui il processo “Autochrome Lumière” che fu alla base del processo “Kodachrome”, tutt’oggi in uso.

Noi, invece, ringraziamo i fratelli Lumière, padri della settima arte, per aver dato il via ad uno dei maggiori fenomeni culturali del XX secolo.

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