by TerzaEmme
Artwork: Ulysses Evangelisiti, Giacomo Tosi, Manuel Mingardi
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IL PRECINEMA
Com’erano le sere dei ragazzi prima dell’invenzione del cinema e della televisione? A letto presto, soprattutto d’inverno e a lume di candela chi sapeva leggere, ma accadeva soltanto nelle famiglie con maggiore possibilità economiche; altri si accontentavano, se andava bene, dei racconti dei nonni, genitori o zii.
Marcel Proust, autore di “Alla ricerca del tempo perduto”, racconta una storia della sua infanzia…
-Avevano escogitato, per distrarmi nelle sere che mi vedevano un aspetto troppo infelice, di regalarmi una lanterna magica, di cui, mentre si aspettava l’ora del pranzo, coprivano la mia lampada; e, al modo dei primi architetti e maestri vetrai dell’età gotica, essa sostituiva all’opacità delle pareti impalpabili iridescenze, soprannaturali apparizioni multicolori, dov’eran dipinte leggende come in una vetrata vacillante e momentanea.- Disse
Proust.
Queste apparizioni erano del tutto provvisorie, legate esclusivamente alla luce dello strumento.
Altri esempi di strumenti del tempo per simulare l animazione sono:
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il thaumatropio
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il fantascopio
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lo zootropio
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il choreutoscopio
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il prassinoscopio
Questi apparecchi avevano un solo punto in comune:
l’illusione, attraverso sofisticati giochi ottici del movimento dell’ immagine.
Nel XIX secolo viene inventata la fotografia, anche se nel 1826, il francese Joseph-Nicèphore Niepce, era riuscito a riprendere su una lastra sensibile alla luce una veduta di tetti e case…
Con il passare degli anni la fotografia apprende notevoli miglioramenti, grazie all’invenzione di nuovi apparecchi fotografici, tra cui il fucile fotografico (antenato della macchina fotografica)
IL PRIMO CINEMA
Il cinema ha attraversato diverse fasi e periodi.
Nacque dai primi esperimenti dei fratelli Lumière e con la nascita di nuovi apparechi cinematografici strettamente collegati con la storia della fotografia.
Auguste e Louis Lumière sono due fratelli francesi che inventarono il cinematografo e diedero inizio alle prime proiezioni pubbliche nel 1895.
I fratelli Lumière sono considerati gli inventori della settima arte.
L’ARRIVO DI UN TRENO ALLA STAZIONE DI LA CIOTAT
Girato nel 1895 a La Ciotat, Bouches-du-Rhône, Francia, per mezzo del Cinématographe, è un film 35 mm, in bianco e nero, muto, della durata di 45 secondi circa. Venne poi proiettato per la prima volta il 6 gennaio 1896.
La Pellicola 35 millimetri è il più comune calibro di pellicola utilizzato per la ripresa e la proiezione cinematografica, nonché per la fotografia su supporto chimico.
Nel film viene rappresentato l’arrivo di un treno, trainato da una locomotiva a vapore, nella stazione ferroviaria della città costiera. Come la maggior parte dei primi film Lumière anche questo illustra una scena di vita quotidiana.
Interessante è la particolare inquadratura angolata e non frontale, come invece avveniva di solito nei primissimi film della storia del cinema, che permette una grande profondità di campo, con una straordinaria messa a fuoco del treno in arrivo sia in lontananza sia in primo piano. I personaggi entrano ed escono liberamente dalla scena, senza un personaggio o un’azione principale, ma anzi con una molteplicità di centri di interesse.
Nell’immaginario comune viene erroneamente considerato il primo film proiettato nella storia del cinema; in realtà la prima proiezione fu La sortie de l’Usine Lumière à Lyon, che ritraeva il momento dell’uscita degli operai della fabbrica Lumière a Lione.
MADE IN ITALY di FABIO WUYTACK
Nel film MADE IN ITALY il giovane regista Fabio Wuytack illustra la scoperta di uno storico filmato dei fratelli Lumière stato girato cento anni fa a Carrara. Fabio decide di riportare il leggendario nastro nel luogo dove anche Michelangelo usava recarsi in cerca di ispirazione e di marmo. Inizia così un’avventura attraverso le Alpi Apuane, che da vita ad una narrazione cinematografica, ricca di scene ‘da commedia dell’arte’. Con l’aiuto non solo dei cavatori, che tramandano nei secoli il duro rapporto dell’uomo con il marmo, ma anche di un ‘sinistro cinefilo’ e di tanti altri personaggi, si tenta di ritrovare il set dimenticato dai fratelli Lumière, con il suo “tunnel misterioso”. Il film è un viaggio affascinante, che porta Fabio Wuytack vicino alle sue radici, più di quanto lui stesso avrebbe mai potuto immaginare…
SITOGRAFIA:
http://www.cinequanon.it/vivement-le-cinema-geografia-del-precinema/
https-//goo.gl/images/eN#295970
https-//goo.gl/images/9L#295D6C
Published: Nov 9, 2016
Latest Revision: Jan 12, 2017
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