Spesso all’interno delle mura scolastiche o nelle classi nascono liti o conflitti tra ragazzi, che finiscono sempre per approdare in Presidenza, per non parlare di ciò che succede nell’area cortiliva prima o dopo il suono della campana.
Durante l’esperienza Erasmus, che ci ha visto coinvolti dal 2014 come Liceo Giovanni Pico insieme a Bulgaria, Ungheria, Germania e Portogallo, abbiamo potuto vedere all’estero una modalità nuova di gestire questi conflitti.
Questa collaborazione è iniziata nell’ottobre 2014, in Bulgaria a Dobrich, dove i docenti hanno approfondito la propria formazione e hanno individuato argomenti da attribuite alle singole delegazioni nazionali per un ulteriore approfondimento e sviluppo in vista dell’incontro di professori e studenti in Germania.
La nostra scuola si è occupata del tema della famiglia e dei problemi dei ragazzi in questo ambito, sviluppando questionari realizzati con Google Forms, una presentazione su Prezi e una video intervista ai rappresentanti d’istituto. Questi elaborati sono stati esposti all’incontro a Betzdorf, in Germania, che si è tenuto nell’aprile 2015, a cui hanno partecipato otto studenti insieme ai professori Emma Giurlani, Marina Marchi e Renato Bigliardi.
Durante questa sessione di lavori, ci è stata presentata la figura del “Mediatore di conflitti” e alcuni ragazzi della nostra scuola hanno partecipato ad un percorso di formazione in lingua tedesca acquisendo il patentino di mediatore.
Questi stessi ragazzi, di ritorno dall’esperienza fatta in Germania, hanno deciso di portare questo progetto anche in Italia.
Si tratta di un percorso di formazione che abbiamo pensato e rimodulato sull’esempio di quello tedesco, calandolo nella nostra realtà e in rete con la Scuola Media Montanari. Il progetto ha avuto finanziamenti dall’Ufficio Scolastico Regionale e riconoscimenti economici da parte del Comune di Mirandola, che ne hanno apprezzato la validità.
I rappresentanti delle classi prime, seconde e terze dell’intero Istituto Luosi (circa una sessantina) e una ventina di studenti delle scuole Medie Montanari hanno partecipato a questo percorso di formazione, dedicato al tema della Mediazione intesa come un ponte tra due persone, dove nessuno deve uscirne vincitore, ma ci deve essere un accordo alla pari tra le parti in causa.
I mediatori, così formati, si metteranno a disposizione della comunità scolastica, secondo un calendario prefissato. Riceveranno privatamente le due controparti e cercheranno di risolvere con loro i conflitti nati, arrivando a stipulare un accordo, che andrà poi controllato nel tempo.
Il punto di forza del progetto è che sono i ragazzi stessi in una situazione alla pari a risolvere le varie liti, in qualità di mediatori. Le testimonianze che vengono dai Paesi d’Oltralpe, dove questa è ormai una pratica consolidata, testimoniano l’efficacia di questo sistema.
Accanto a questa attività, a Betzdorf ci è stata introdotta anche una nuova modalità per gestire le “assemblee di classe degli studenti” che possono a volte diventare luoghi in cui si verificano scontri verbali. All’estero questa procedura (Klassenrat) viene insegnata già ai bambini della scuola elementare e prevede: la designazioni di ruoli ben definiti (presidente, verbalista, controllore del tempo, controllore dell’ordine), un set in dotazione e un protocollo preciso.
Nell’ “Assemblea di Classe” i membri di una classe danno forma alla loro convivenza comune, discutono e decidono, pianificano progetti e li traducono in pratica, a volte litigano, ma arrivano alla fine ad un’intesa condivisa. In questo modo si realizza una convivenza più consapevole, favorendo il senso di appartenenza alla comunità classe. Si favorisce lo sviluppo del senso di cittadinanza e si contribuisce alla creazione di un positivo clima di apprendimento.
Una volta tornati in Italia, sono iniziati subito i lavori per preparare il successivo incontro di management che ha avuto luogo a Mirandola in ottobre.
In aprile altri otto studenti si sono recati in Ungheria, a Budapest, per un nuovo meeting transnazionale. Gli argomenti trattati sono stati molti, dalle droghe agli approcci più sicuri al web; inoltre sono stati evidenziati e discussi i problemi dell’ identità Europea.
Il mese successivo, dal 1 al 5 maggio, i docenti si sono ritrovati in Portogallo e hanno redatto il documento finale da presentare all’Unità Internazionale, gettando le basi per progetti futuri.
“Grazie a tutti coloro che hanno reso possibile
questa magnifica esperienza!”
Published: Sep 22, 2016
Latest Revision: Sep 22, 2016
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