La mancata avventura di Uffone

C’era una volta una lampada antica,

che si trovava in un negozio d’antiquariato.

Una commessa la spolverò un po’ per renderla più lucida e bella, sperando di riuscire a venderla al più presto.

Il genio Uffone stava dormendo beatamente da duemilasettecentotre anni proprio dentro quella lampada quando, improvvisamente, si sentì tirare verso l’esterno, come risucchiato da un aspirapolvere potentissimo.

In quattro e quattr’otto si ritrovò nel bel mezzo del negozio d’antiquariato!

La cosa lo lasciò davvero perplesso, e per tutta risposta sbadigliò sei volte di seguito.

Per fortuna la commessa era distratta, e non si accorse della presenza del genio.

“In tutti i casi il genio avrebbe potuto rendersi trasparente per non farsi vedere”, penserete voi.

Invece no, perché Uffone era un genio con pochissimi poteri.

Dovete sapere che, per diventare geni, si deve fare un esame.

Uffone aveva studiato poco, sbuffando sbuffando, e aveva superato l’esame a stento, con il minimo dei voti, quindi non poteva rendersi trasparente nè ingrandirsi o rimpicciolirsi a suo piacimento.

Poteva soltanto esaudire pochissimi desideri, e anche con grande fatica, e rientrare nella sua lampada trattenendo il respiro e cercando di farsi magro magro.

E adesso?

Uffone si trovava improvvisamente fuori dalla sua lampada e doveva decidere il da farsi: scoprire, dopo tanti anni passati nel suo stretto rifugio, le nuove meraviglie del mondo (che di sicuro era molto cambiato rispetto al passato), oppure cercare di rientrare nella sua lampada e continuare a dormire almeno per altri duemilasettecentotre anni.

“Potrei andare in giro a dare un’occhiata!”

pensò il genio, per un momento.

Ma poi la sua pigrizia prese il sopravvento…

“E’ così bello dormire, e poi non voglio prendere ordini da nessuno!”

si disse Uffone, quindi trattenne il fiato, si fece magro magro, e pian piano rientrò nella sua lampada per dormire.

E voi, che cosa avreste fatto al suo posto?

(io di sicuro sarei andata alla scoperta del mondo).