by luciano
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Io, dare a Micucci, dal mio libro,il simbilo del sentimento, e con il cuore che mi rivolgo a te, ascoltatore, per sfatar ogni sospetto che quanto ascolti non sia solo un sogno nel cassetto o un veicolo di lucro.
La prosa non è cultura, ma la pura condivisione di pensiero o emozione, il aree o penusa.
Perché non sia per nessuno mai d’annusa?
Con l’augurio di suscitarti la sana riflessione che indica ognuno il percorso migliore.
Ti auguro buon ascolto, Daria.
Mamma
nell’ebrezza dell’area di primavera risento il tuo profumo così fresco ed elicato come l’amore che solo tu mi ha idato.
Una malinconica melodia del passato riporta nell’area il tuo vissuto, fatto d’amore, premure sacrifici, peccato, non averlo capito.
Nel profondo del mio sguardo risplende il tuo, nell’integro profumo della mia pelle aligge il profumo dell’antico sviluppo quando il tuo è il mio era il nostro.
Mi guardo e mi sfioro per vederte e stringerti, peccato non riuscire ad afferarti, se proprio
non so, dimenticarti
mamma.
La notte
la notte profonda e silenziosa, concilia ogni cosa.
Il sono del bambino fortuna che il suo angelo custode gli sia sempre vicino, l’insonnia del vecchietto che non ha più alcun progetto, se non aspettare che i suoi cari lo vengono a coccolare.
La notte concilia l’amore e la passione si ducente a venente la notte a volge ogni emozione.
Ma della notte padrona la solitudine di chiunque vive il giorno senza un’amore
e sente più profondo il peso di una delusione.
Fuori è tempesta
Fuori è tempesta e mi sveglio al mattino con un pensiero fisso, non parla d’amoore, nè di dolore, non è chiaro, non capisco, fuori è tempesta che confusione nella mia testa,
mi risuonano le voci, i pianti, i lamenti di tutta la gente che non ha più niente, che ha persolo nore per un momento di rabbia, che il lavoro non ha ed è un cane in gabbia, sento, una madre, a cui ha morto il piccino perché il medico non è stato vicino, il vecchietto attende qualcosa, ma ancora non sa che nella tempesta e i morrà, perché il inutile passivo, in un mondo così cattivo, c’è poi vi chiamo del grande amore,
ma nella tempesta non so dove, lui solo ogni tanto si ricorda di me e nella tesa mi tiene sospesa, fuori a tempesta in differenza, solo una lotta alla sopravvivenza, mancando i valori e offendendo i amori anche più cari, fuori a tempesta,
la qualsiasi spacca, la terra si apre il sole non scalda, il mare chissà, quante altre verità indiotti re dovrà con la minaccia di risputarcele in faccia, con temporali alluvioni a ricordar che, gran signori, siamo stati e siamo ancora a deturpare la terra
e pure la aurora e chissata dalla verità della persa umanità.
Published: Dec 2, 2023
Latest Revision: Dec 2, 2023
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