PIANO DELLE ARTI
PROGETTO
“Arte e cultura del passato per il futuro”
Avviso Pubblico MIUR prot. AOODPIT n.1570 del 07.09.2021.
MISURA G): potenziamento delle conoscenze storiche, storico-artistiche, archeologiche, filosofiche e linguistico-letterarie relative alle civiltà e culture dell’antichità.
Priorità strategiche alle quali è legato il progetto:
favorire nella scuola dell’infanzia la diffusione di esperienze volte ad educare a nuovi linguaggi, al piacere del bello e al sentire estetico, alla connessione insolita dei dati sensoriali, ai processi cognitivo-emotivi sinestetici e metaforici, all’esplorazione dei materiali, all’espressione di pensieri ed emozioni con immaginazione e creatività attraverso la voce, il gesto, il segno e il simbolo, la drammatizzazione, i suoni, la musica, la manipolazione, l’attività grafico-pittorica e plastica, l’osservazione di luoghi e di opere per sviluppare le potenzialità emotive, cognitive, linguistiche, motorie, relazionali e sociali del bambino.
Referente del progetto: Maria Francesca Frattarolo
Per trasmettere il patrimonio
artistico e culturale del nostro paese.
Per riscoprire le nostre tradizioni.
Per valorizzare il territorio di Cagnano Varano.
Per conoscere la nostra storia.
La Sezione terza B
Scuola dell’Infanzia “Marconi”
dell’I.C.S “N. D’Apolito” – Cagnano Varano(FG)
pubblica
in un’unica edizione:
L’affascinante storia del Principe delle Milizie Celesti
Figura importante, quella di
San Michele.
Figura determinante nella lotta
del bene contro il male.
Basta vedere l’iconografia classica
dell’angelo: con le sue ali spiegate;
con la sua bilancia,
per soppesare gli atti
con prudenza ed equilibrio;
con la sua spada in pugno,
alta verso il cielo.
Pronta a lottare contro
le paure, gli inganni, le maldicenze;
a difendere tutti,
non per un compenso ma per AMORE.
Nell’Apocalisse 12,7,
la narrazione della lotta in cielo,
San Michele è a capo
delle Milizie Angeliche di
Dio Trinità.
Egli, con posa da guerriero,
riceve il compito di scacciare il demone infernale:
Satana,
un abominevole bestia,
raffigurata come un drago.
Dal colpo di spada, che il Santo inflisse al diavolo per rimandarlo all’inferno, prende vita la leggenda del “Cammino Micaelico”. Una misteriosa linea immaginaria che unisce sette santuari, tutti consacrati a San Michele Arcangelo. Tutti lontanissimi tra di loro, ma che risultano straordinariamente in perfetto allineamento, partendo dall’Irlanda alla Palestina, passando per l’Inghilterra, la Francia, la Grecia e l’Italia nel Gargano. Da allora e per diversi episodi il Santo è apparso nei luoghi indicati.
La leggenda racconta che Gargano,
un ricco signore di Siponto,
da cui prende il nome il Promontorio,
un giorno, mentre pascolava le mucche,
si accorse che mancava il toro:
allora si mise alla sua ricerca.
Lo trovò inginocchiato vicino ad una grotta,
ma più lo chiamava e
più il toro non si muoveva.
Allora gli tirò una freccia,
che invece di colpire il toro,
ritornò indietro e ferì il piede del pastore Gargano.
Dopo aver saputo dell’episodio,
la gente accorse alla grotta e
trovò l’ala di San Michele,
situata a sinistra dell’ingresso.
Il santo apparve anche
al Vescovo di Siponto,
il quale stabilì che
la grotta diventasse
il santuario dedicato
a San Michele e
luogo di pellegrinaggio
per i devoti e fedeli.
Nel Gargano, San Michele apparve in diversi luoghi,
ma secondo un antico detto popolare cagnanese:
“San Michele stava prima a Cagnano e poi,
sotto per sotto, con il suo cavallo, se n’è andato
a Monte Sant’Angelo,
ma a Cagnano ha lasciato le ali”.
Published: May 21, 2022
Latest Revision: May 21, 2022
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