by Giovanni Diquattro
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STORIA DI IBLA
RAGUSA IBLA (LA CITTA’ BASSA)
Dal sagrato si ammira uno dei più bei panorami di Ragusa Ibla. Scendendo dalla scalinata di oltre 300 gradini verso Ibla si giunge in una piazzetta dove, sulla sinistra, sorge lo
scenografico Palazzo Nicastro o della Cancelleria riccamente decorato, costeggiando il quale ci troviamo
di fronte la Chiesa della Madonna dell’Idria, ricostruita dopo il terremoto su una precedente chiesa
fondata nel 1629 dall’ordine dei Cavalieri di Malta.
Dopo il disastroso terremoto dell’11 gennaio 1693, la città venne ricostruita subito dopo sulla trama dell’antico impianto urbanistico medievale che è stato mantenuto. Il punto d’innesto e di cerniera fra la Città Alta (Ragusa) e la Città Bassa (Ibla) è rappresentato dalla Chiesa di Santa Maria delle Scale ricostruita dopo il sisma, che conserva della primitiva chiesa quattrocentesca e rinascimentale un pulpito gotico all’esterno e quattro cappelle gotico-catalane e rinascimentali all’interno, lungo la navata laterale destra; interessante è un altorilievo policromo in terracotta raffigurante il Transito della Vergine di scuola gaginesca (1538).
Il campanile è rivestito con ceramiche policrome di
Caltagirone. Adiacente alla chiesa dell’Idria, Palazzo Cosentini ci mostra i fantasiosi mensoloni con
figure grottesche e mascheroni fra i più belli di Ragusa. Nella sottostante piazza Repubblica si eleva la
Chiesa delle Anime Sante del Purgatorio a in cima ad una scenografica scalinata. Il campanile ha le
fondamenta sulle antiche mura bizantine.
Published: Mar 25, 2022
Latest Revision: Mar 25, 2022
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