La colonna vertebrale è una struttura complessa con funzioni di sostegno, movimento e di protezione delle strutture nervose contenute nel canale vertebrale.
Essa è costituita da 33 o 34 vertebre (a seconda che tutte le vertebre coccigee siano o meno fuse tra loro o che una di esse risulti separata), suddivise in 5 aree così come segue:
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7 vertebre nella zona cervicale, corrispondenti alla parte del collo, denominate vertebre cervicali
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12 vertebre nella zona dorsale, corrispondente alla parte centrale della schiena, denominate vertebre toraciche o dorsali
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5 vertebre nella zona lombare, equivalente alla parte bassa della schiena, denominate vertebre lombari
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5 vertebre nella zona sacrale, situata in prossimità del bacino, denominate vertebre sacrali
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4 o 5 vertebre nella zona del coccige, collocate subito sotto quelle sacrali, denominate vertebre coccige.
La colonna vertebrale (o rachide) presenta quattro curvature fisiologiche:
1. LORDOSI CERVICALE
2. CIFOSI DORSALE
3. LORDOSI LOMBARE
4. CIFOSI SACRO-COCCIGEA
che la rendono molto più resistente, di una colonna rettilinea, alle sollecitazioni di CARICHI ASSIALI.
Le principali funzioni della colonna sono:
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STABILITA’: sostiene il tronco, e restando ferma consente il movimento corretto degli arti.
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MOBILITA’: consente tutti gli spostamenti del tronco e della testa.
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CONTENIMENTO: protegge il midollo spinale.
Avere una POSTURA CORRETTA è molto importante, ecco un video:
Una postura scorretta può dare origine a vizi di portamento, PARAMORFISMI e DISMORFISMI.
I paramorfismi sono atteggiamenti posturali non corretti, cioè posizioni assunte dal nostro corpo che a distanza di tempo possono essere causa di “dolore”, esempio il classico atteggiamento sul banco di scuola, il peso dello zaino che i scolari fin dall’età di 6 anni sono costretti a sopportare, i semplici atteggiamenti che assumiamo a casa e nella quotidianità.
I dismorfismi sono invece “modificazioni anatomiche permanenti” di una struttura ossea.
Differenza tra le due patologie.
I paramorfismi possono essere corretti volontariamente dal soggetto, modificando la posizione del corpo, a volte con l’aiuto dei correttori; i dismorfismi diversamente, per essere corretti, devono essere oggetto di “interventi mirati” (ginnastica correttiva, busti correttivi anche per diversi anni, o nei casi più gravi interventi chirurgici specifici).
LE CAUSE DI INSORGENZA
Paramorfismi, le cause possono essere:
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persona che non fa movimento,
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eccesso di peso,
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errata percezione del proprio corpo,
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posizioni scorrette: computer, banco di scuola, ufficio, televisione, a tavola, o altro.
Un aspetto importante che incide soprattutto in età evolutiva, cioè in quel periodo che va dalla nascita all’adolescenza, è l’alterazione tra momenti di crescita ossea e crescita delle masse muscolari. In tali momenti si creano degli squilibri tra crescita scheletrica e masse muscolari, una “debolezza scheletrica” in rapporto alla forza muscolare, può favorire l’insorgenza di paramorfismi.
Appare chiaro, quindi, come la possibilità di avere una buona “tonicità muscolare” possa essere da freno alla nascita di atteggiamenti paramorfici.
Quali possono essere i cosiddetti “vizi da portamento”?
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Portamento rilassato: dovuto ad eccessiva lassità dei legamenti e scarso tono muscolare. Per tono muscolare si intende l’attività muscolare riflessa (cioè senza controllo volontario) e costante che mantiene l’assetto posturale del corpo opponendosi alla forza di gravità;
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Atteggiamento lordotico (lordos = curvo) dovuto ad una accentuazione della fisiologica (funzionale, naturale) curva lombare;
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Atteggiamento cifotico (cifosi = curvare, piegare) dovuto ad una accentuazione della fisiologica (funzionale naturale) curva dorsale;
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Atteggiamento scoliotico (obliquo, torto) dovuto ad una accentuazione della fisiologica (funzionale naturale) curva, in senso laterale, della colonna vertebrale (più frequentemente a livello dorsale e/o cervicale);
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Scapole alate, le scapole non aderiscono perfettamente alla parete toracica, anzi appaiono sollevate e orientate verso l’esterno, spesso sono associate ad atteggiamento cifotico.
Dismorfismi, patologie evolutive.
Fanno parte di questa categoria:
l’ipercifosi o dorso curvo;
l’iperlordosi;
la scoliosi .
Dismorfismi degli arti inferiori
Possiamo distinguere le “ginocchia valghe” e le “ginocchia vare”, il “piede piatto” e il “piede cavo”.
Ginocchia valghe, quando si hanno le cosiddette “gambe a X”
Ginocchia vare, quando le gambe assumono una forma a “parentesi tonda”.
Piede piatto e piede cavo.
Esercizi per la correzione dei paramorfismi:
L’ipercifosi
Esercizi per l’iperlordosi:
Esercizi per la scoliosi:
Esercizi per il ginocchio valgo:
Esercizi per il piede piatto:
Esercizi per il piede cavo:
In conclusione, è bene creare delle pause attive durante la permanenza al banco o al computer(ogni 30′ circa), mediante esercizi di stretching da poter fare anche da seduti.
Terminati i compiti per casa regalatevi una bella passeggiata veloce che aiuta a rilassare la vista e la mente, a sgranchirvi le gambe e a dormire meglio e più a lungo la notte.
Vi auguro una buona visione del prossimo video, dove potrete trovare gli esercizi per le vostre PAUSE ATTIVE.
OPS, DIMENTICAVO! Evitate, se riuscite, di usare il cellulare o il pc per non più di 10′ prima di andare a letto.
Published: Mar 22, 2022
Latest Revision: Mar 22, 2022
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