Europei, spinti dalla forza di esplorare e di arricchirsi, cercarono delle diverse strade marittime per raggiungere le Indie e uno dei principali paesi fu il Portogallo che assieme a Vasco di Gama che circumnavigò l’Africa e si ritrovò a Calicut. Un giorno un genovese di nome Cristoforo Colombo cercò anche lui nell’impresa di trovare un percorso per arrivare nelle Indie però utilizzando un metodo diverso e invece di andare a oriente andò verso occidente. Sapendo che la terra è tonda credeva di arrivare verso le parti della Cina però non sapeva che fra lui e la Cina non c’era solo mare ma anche un nuovo continente.
Il 2 gennaio 1492 salpò da Palos e attraccò il 13 ottobre 1492.
Il suo viaggi fu facilitato dalle nuove barche che si chiamavano “Caravella” però la scarsità di cibo sulla nave ne risentiva sull’equipaggio infatti ci fu anche un tentativo di ammutinamento ma il capitano la fece cessare.
Dopo due mesi di navigazione attraccarono in una isoletta che ai tempi nostri chiamiamo Cuba.
La popolazione era selvaggia e primitiva e non come aveva descritto Marco Polo nel ” Il Milione”.
La popolazione non era ricchissima e con i palazzi con cappelle d’oro ma abitavano in capanne fatte di canne e paglia e avevano un minimo di oro e non quanto si aspettava Cristoforo.
Le maggiori cose esportate dal nuovo continente sono: pomodori, mais e alcuni tipi di animali come il tacchino.
Questi territori vennero per molto tempo litigati fra Spagnoli e Portoghesi fino a quando non si è arrivato al trattato di Tortesillas nel 1494 il che si decise di dividere il mondo in 2 parti attraverso il 50° meridiano ovest chiamato Raya.
Il nome all’Americo lo diede un Italiano di nome Amerigo Vespucci che fu il primo a capire che non era l’india ma un nuovo continente quello in cui attraccò Cristoforo.
Giravano voci di un nuovo oceano oltre al nuovo continente fino a quando un uomo di Ferdinando Magellano non trovò un passaggio che portava a questo nuovo oceano molto più tranquillo di tutti gli altri infatti gli diede il nome di Pacifico.
Ancora oggi lo stretto che divide l’Atlantico al Pacifico si chiama con il suo nome.
Magellano voleva scoprire cosa c’era oltre questo oceano e quindi partì con 5 navi ma ne tornò solo in patria una sola.
Magellano scoprì anche l’Oceania oltre all’Enorme oceano.
In questo nuovo continente c’erano molte popolazioni ma le principali erano 3: gli Atzechi, i Maia e gli Incas.
Il territori dei Maia era suddiviso in piccoli regni in cui c’era in ognuna una capitale. I Maia facevano strutture imponenti con più di mille gradini e templi sorretti da tantissime colonne.
Gli Atzechi avevano una capitale chiamata Tenochtitlàn fondata su due isolotti nel bel mezzo del grande lago Texcoco (oggi prosciugato) e la città poteva ospitare fino a 250.000 abitanti.
Gli Atzechi avevano perfezionato l’arte della guerra infatti avevano sottomesso più di 371 popolazioni locali.
Gli Indios invece avevano uno stato ben organizzato e una capitale chiamata Cuzco che si pensava che potesse accogliere più di 300.000 abitanti. Gli Incas abitavano sulle Ande, una catena montuosa che si estendeva dall’Equador al Cile.
Quando arrivarono i Conquistadores spagnoli che in poco tempo si impadronirono di tutti i popoli e delle loro ricchezze.
Il primo popolo a essere conquistato fu proprio quello degli atzechi. Nel 1519 un uomo di nome Hernan Cortes, con il suo piccolo esercito formato da 600 uomini armati di 40 fucili e 10 cannoni, conquistò tutto quello che poteva portando distruzione e morte ovunque andava. Non solo era per le guerre che la gente moriva ma anche per le malattie. Nel 1532 un uomo di nome Francesco Pizarro conquistò l’impero Incas grazie a un tranello: aveva fatto cascare in una trappola il re degli Incas e avevano chiesto un riscatto. Il re fece riempire la stanza di oro e argento ma gli spagnoli, incassato il riscatto, strangolarono il re e marciarono a Cuzco con un re scelto da Francesco e pian piano la conquistarono.
I cittadini americani o venivano uccisi o portati a lavorare nelle miniere d’argento chiamate Encomienda.
Quando i frati domenicani scoprirono la vita nelle Encomienda iniziarono molte proteste fino a quando un frate di nome Bartolomé de Las Casas non scrisse al papa cosa succedesse ai poveri Indios nelle Encomienda e infatti intervenne il papa.
Nel 1542 vennero abolite le Encomienda.
Published: Nov 27, 2021
Latest Revision: Nov 27, 2021
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