Era il primo settembre del 1939 (Polonia).
I tedeschi erano in Polonia per conquistarla.
Serviva aiuto ai polacchi.
Dymitri era in salotto con sua moglie Franca a parlare di lavoro per via di una promozione, quando il postino lasciò una lettera con lo stemma dell’esercito sovietico.
Dymitri incominciò a leggerla ad alta voce:” La convochiamo ad aiutare L’esercito contro gli invasori. Domani verrà prelevato da un mezzo militare per raggiungere il comando.
Distinti saluti.”
Franca disse:” Non voglio che tu vada a combattere contro i tedeschi perché non torneresti più!”
” Lo so, ma se non vado mi fucilano!”
Così il giorno dopo arrivò la camionetta e andò dal capo della base.
Quello era grosso, il imponente, con un vocione, occhi azzurri, pelato e severo.
Stava spiegando un piano contro i tedeschi, indicando la cartina.
A Dymitri toccò essere l’artigliere, ossia colui che doveva gestire l’armamento principale: il cannone da 57mm del T-26 ( carro leggero sovietico ).
Oltre al suo carro, Dymitri era con altri 500 carri sempre sovietici, tra cui i BT-5.
I tedeschi disponevano invece di 600 Pz.II ( carro leggero nazista ).
La battaglia fu dura.
Si sentivano gli scoppi delle bombe che facevano morire persone che urlavano disperate dal dolore.
sembrava la fine quando lo colpì la bomba di un aereo che fece esplodere il carro armato.
Lui perse un braccio ma sopravvisse.
A fine guerra fù scortato a casa dai militari, anch’essi sconsolati, anche se la guerra era persa lui poté riabbracciare la cosa più preziosa che aveva: sua moglie!
Published: Sep 9, 2021
Latest Revision: Sep 9, 2021
Ourboox Unique Identifier: OB-1200945
Copyright © 2021