La pallamano è uno sport di squadra giocato su campi rettangolari con lati di 40 m e 20 m.
Viene definita il più veloce gioco di squadra con la palla oppure anche il più atletico degli sport di squadra.
Le due formazioni, composte da sette giocatori ciascuna, devono realizzare il maggior numero di reti possibili nella porta avversaria. Le partite si disputano in due tempi da trenta minuti.
Nella Roma antica esisteva un gioco con la palla lanciata con le mani ed anche nella cultura Maja si trovano immagini su vasi che richiamano la pallamano. Giochi di squadra, chiamati in vario modo, ma che possono essere tutti assimilabili alla moderna pallamano. Uno di questi pionieri era tal Heiser, che chiamò questo sport, ispirato dalla pallacanestro e dal calcio, Torball che significa palla-porta. Due anni dopo fu finalmente chiamato Handball da Carl Schelenz. La pallamano si giocava al tempo in 11 giocatori ed il campo di gioco era quello del calcio. Tale configurazione fu utilizzata fino agli inizi degli anni 60, perché nel frattempo, considerando il clima nei paesi nordici, per poter giocare agevolmente anche nei mesi invernali, aveva preso piede la pallamano al coperto, giocata in sette e su campi 40 x 20. Da allora nasce la pallamano moderna. Nel dopoguerra la pallamano si diffonde in tutto il mondo. Attualmente è il secondo sport maschile più giocato al mondo, dopo il calcio, e primo tra gli sport di squadra femminili.
Lo scopo del gioco è segnare il massimo dei goal nella porta avversaria. Il pallone non può essere tenuto per più di tre secondi in mano se si è fermi, e non si possono fare più di tre passi senza passarlo o farlo rimbalzare al suolo. La squadra attaccante deve tentare di far rete senza entrare in area del portiere o comunque, se tira in corsa, il giocatore può entrare saltando nell’area del portiere ma rilasciando la palla prima che tocchi con una parte del corpo, il suolo entro l’area di porta.
Vi sono delle sospensioni temporanee dal campo di gioco che consistono in periodi di due minuti. Alla terza esclusione temporanea, il giocatore è squalificato per il resto dell’incontro.
Abbiamo il fallo dai nove metri che viene battuto con la difesa a 3m dalla palla e l’attacco tutto al di fuori della linea dei 9m e il tiro dai 7 m detto comunemente “rigore” che viene effettuato con un piede sulla linea dei 7 metri (senza toccarla) e con solo il portiere davanti, il quale non può superare i 4 metri della porta.
I giocatori e i loro ruoli
I ruoli dei sette giocatori in campo sono: portiere, centrale, pivot, terzino destro, terzino sinistro, ala destra e ala sinistra. È preferibile che nelle posizioni nelle zone destre del campo (ala destra e terzino destro) giochino giocatori mancini e nella posizione opposta (ala sinistra e terzino sinistro) giocatori destrorsi. Per il centrale la mano di tiro è indifferente.
– Il portiere ha il ruolo principale in questo sport poiché, oltre che essere il primo dei difensori, dovendo difendere la porta, è anche il primo degli attaccanti, dovendo velocemente lanciare la palla ai suoi compagni sia in caso di gol subito o no.
Il portiere della pallamano utilizza tecniche diverse da quelle del portiere di calcetto. Infatti mentre quest’ultimo si tuffa per parare il tiro il portiere di pallamano si interpone tra il tiratore e la porta in modo da chiudere l’angolo di tiro all’attaccante. Di regola non si lancia quindi verso la palla ma copre la porta con movimenti rapidi delle braccia e delle gambe.
Vi sono poi tecniche particolari come la cosiddetta “pelle d’orso” con la quale il portiere si lancia verso l’attaccante in maniera improvvisa aprendo al massimo le braccia e le gambe, chiudendogli lo specchio di tiro. Questa tecnica è però utilizzata solo per tiri molto ravvicinati o quando si vuole fare un tentativo disperato per evitare di prendere goal.
Il centrale deve essere un giocatore dalla grande resistenza fisica, dato che è spesso sottoposto a falli da parte dei giocatori avversari, e deve anche essere molto veloce.
La sua posizione in campo è in genere centrale di fronte al portiere avversario ed al pivot compagno di squadra (che normalmente gioca con le spalle rivolte alla porta avversaria), qualora non si giochi in doppio pivot.
Il ruolo del centrale nella pallamano è simile a quello del playmaker nel basket, in quanto ha la funzione di circolare il pallone e dirigere il gioco a seconda degli schemi, guidando l’attacco della squadra. In genere è anche un giocatore che finalizza molto in gol.
– Il pivot è uno dei ruoli di base della pallamano. Questo giocatore, grazie alle posizioni che assume in mezzo alla difesa avversaria, è in grado di creare la superiorità numerica della propria squadra e fare spazio ai compagni. Riceve i palloni dal resto dell’attacco e, ponendosi oltre i difensori avversari, praticamente all’altezza della linea dell’area di rigore 6 metri, può tirare in porta.
Oltre al ruolo, riveste importanza anche l’aspetto atletico di chi ricopre questa posizione, dato che il giocatore deve possedere la prestanza fisica per “bloccare” la difesa avversaria e per questo subisce continuamente fallo.
– Il terzino della pallamano è colui che sta alla destra o alla sinistra dei difensori centrali, ed è colui che segue l’azione offensiva stando sempre ai lati del campo, in modo di creare una nuova azione partendo dal lato in cui si trova (destra o sinistra). Il terzino quindi è colui che corre di più, infatti corre avanti e indietro per tutto il campo.
– Nella pallamano, le ali giocano alle estremità destra e sinistra del semicerchio contraddistinguente l’area del portiere. In genere, si tratta di giocatori molto veloci, dotati di buone capacità di ripartenza ed un tiro più preciso che potente. Dovendo le ali, infatti, tirare con una visuale piuttosto ristretta dell’angolo di porta, è preferibile che cerchino di “spiazzare” il portiere con tiri imprevedibili.
La porta
La porta è posta al centro della linea di fondo e misura all’interno due metri di altezza e tre metri di larghezza.
L’area di porta
L’area di porta è delimitata da una linea lunga tre metri tracciata a sei metri di distanza dalla porta, parallelamente alla linea di fondo, e continuata ad ogni estremità da un quarto di cerchio di sei metri di raggio che ha come centro lo spigolo interno posteriore di ogni montante della porta. La linea che delimita la superficie è definita come linea dell’area di porta e fa parte dell’area stessa. Nessun giocatore tranne il portiere può toccare terra in quest’area in fase di gioco (ad esempio un difensore mentre sta cercando di fermare un attaccante in fase di tiro della palla in porta o un attaccante in possesso di palla) pena un tiro di punizione contro la sua squadra.
I tiri
Tipologie di tiri adoperate possono essere:
• tiro diretto
• pallonetto/colombella, aspettando l’uscita del portiere
• tiro a “girella”, ovvero un tiro ad effetto, che pare uscire dallo specchio della porta, per poi insaccarsi in rete. È un tiro molto debole, ma imprevedibile
• tiro in Erett, dal nome del primo giocatore ad effettuarlo, effettuato in genere dalle ali non di mano, che sfruttano la curvatura del corpo per evitare il portiere
Altre tipologie di tiro
• doppio appoggio
• elevazione
• estensione
• tuffo
Published: May 13, 2021
Latest Revision: May 25, 2021
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