Proprio il giorno in cui il coronavirus colpí i miei vicini, seppi che ormai era troppo tardi per scapparne. Era ormai arrivato il GAME OVER. Il virus aveva già colpito i miei zii, che vivono a Milano, i miei prozii, che vivono nel centro Italia, degli amici che si trovano nei pressi di Foggia, e infine i vicini che stanno proprio accanto. La prossima vittima sarei stato io.
Cosí, la sera, quando tutti erano già andati a dormire, me anadi via di casa: in qualche modo sarei pur dovuto scappare. Ero rabbrividito, spaventato, e anche un po’ preoccupato. Però secondo me quella era la scelta migliore. Nel pomeriggio avevo preso questa decisione. Me ne andai dal cancello meno rumoroso, nel quale avevamo messo l’olio.
Passò una settimana dalla mia fuga. Qualche volta, quando sapevo che i miei genitori non c’erano, ritornavo a casa con le chiavi e prendevo qualcosa da mangiare. Questa cosa però non finí bene, perché mi scordai che il 2 Maggio era un giorno di festa e quindi non si andava né a scuola né a lavoro: i miei genitori erano a casa a preparare il pranzo ed io entrai proprio quando mia madre stava per andare ad innaffiare le piante. Appena mi vide mi sgridò e mi abbracciò. Due ore di una bella ramanzina.
Eeeehhhh, purtroppo non potevo più uscire se non con i miei amici. Non volevo arrendermi in questo modo, ma mamma e papà avevano messo sensori, telecamere e allarmi nella mia camera. Era come se in un video game avessero preparato una gara a chi muore prima ed io sarei stato il primo ad essere sconfitto. Però io avevo già la pistola in mano, mentre l’avversario ce l’aveva ancora in tasca.
Dopo la settimana di punizione ricomincia ad uscire, ma ci furono delle regole e delle complicazioni: ad esempio che dovevo stare solo con i miei amici e appena se e andavano dovevo tornare a casa, oppure che non potevo assolutamente giocare a nascondino. Continuò cosí per un po’ di mesi, ma poi seppi una brutta cosa che mi travolse: l’amico con cui uscivo OGNI GIORNO si era preso il covid.
Infatti dopo tre giorni dopo avevo la febbre, mal di gola e mal di pancia. Andai in ospedale e mi dissero che avevo il covid. Stavo anche rischiando di morire perchè ho avuto la febbre a 42. Me ne andai dopo un mese. Il covid passò dopo sei mesi ed io ricominciai la mia vita normale: senza regole e senza complicazioni.
Published: May 10, 2021
Latest Revision: May 17, 2021
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Leggete questo libro, è veramente bello