
l’evoluzione dei mezzi di comunicazione

by Andrea Napoli
Artwork: Andrea Napoli 3ª A a.s. 2020-2021
- Joined May 2021
- Published Books 3
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La comunicazione è sempre stata fondamentale per la vita dell’uomo. Sin dall’ antichità l’uomo ha cercato di comunicare in tutti i modi, la prima forma di comunicazione è stata il linguaggio. I primi metodi di comunicazione scritta sono stati i graffiti. La prima grande innovazione nella comunicazione scritta è stata la lettera, creata dai Sumeri nel 3000 a.C. Erano costituite da tavolette di argilla che, una volta scritte, venivano essiccate al sole e poi ricoperte da un secondo strato di argilla fresca sul quale era impresso il nome e l’indirizzo del destinatario. Le più grandi innovazioni di tutti i tempi nella comunicazione sono avvenute durante la seconda rivoluzione industriale nel 1870,in questo periodo sono stati inventati: il telegrafo, telefono e la radio.
IL TELEGRAFO
Nel 1843 viene finanziata dal governo americano la costruzione della prima linea di comunicazione telegrafica, inaugurata un anno dopo tra Washington e Baltimora .Il primo messaggio della storia è trasmesso il 24 maggio 1844 alle 8,45.In Italia, a partire dal 1861, il sistema Morse diventa il sistema nazionale ufficiale. La gestione delle linee e degli uffici telegrafici viene assegnata allo Stato, sotto la direzione del Ministero dei Lavori Pubblici. Nel 1889 nasce il Ministero delle Poste e dei Telegrafi. A partire dal 1845, dopo l’invenzione di Morse e le trasformazioni apportate da Vail, il telegrafo si diffonde in tutta Europa. Molti Paesi si impegnano a migliorare e riadattare i dispositivi proponendo diversi modelli di telegrafo per la ricezione Morse.
Un sistema di comunicazione telegrafica è composto da due apparecchi, un’unità di trasmissione e una di ricezione. I due apparecchi sono situati a grandi distanze l’uno dall’altro e sono collegati tra loro mediante un cavo elettrico. Ogni battitura sul pulsante dell’unità di trasmissione del telegrafo chiude un circuito elettrico e genera un segnale elettrico che si propaga sul cavo elettrico. Il punto viene realizzato mediante un segnale elettrico di breve durata, la linea tramite un segnale elettrico leggermente più prolungato nel tempo. La successione dei segnali elettrici punto-linea consente la trasmissione delle lettere del messaggio dall’apparecchio trasmittente all’apparecchio ricevente situato all’altro capo della linea

IL TELEFONO
Antonio Meucci è considerato a tutti gli effetti l’inventore del telefono. Nel 1871 ha brevettato un apparecchio, chiamato telettrofono, che permetteva di comunicare a distanza. Già nel 1854 Meucci aveva costruito il primo prototipo di telefono. A causa delle precarie condizioni economiche, Meucci non era riuscito a brevettare prima il telettrofono. Nel 1871 ha fondato, insieme ad altri finanziatori italiani, la Telettrofono Company, ma è riuscito ad ottenere per la sua invenzione soltanto un brevetto temporaneo, che doveva essere rinnovato ogni anno al prezzo di 10 dollari. Meucci è riuscito a rinnovarlo solo per 2 anni, fino al 1873. Per ottenere un brevetto standard avrebbe dovuto pagare 287 dollari. Meucci ha poi provato a proporre l’invenzione a una compagnia telegrafica di New York. Il 7 marzo 1876 Alexander Graham Bell, che probabilmente aveva visto il progetto di Meucci, ha depositato il brevetto, attribuendosi così la paternità del telefono. Meucci lo ha poi denunciato, ma ha perso la causa: secondo il giudice il telefono brevettato da Bell era elettrico, mentre quello di Meucci solo meccanico. Soltanto l’11 giugno 2002 il Congresso degli Stati Uniti ha riconosciuto il contributo di Meucci nell’invenzione del telefono.
Il telefono funziona prima di tutto grazie alle onde sonore, ma il meccanismo che ci permette di fare conversazioni telefoniche è molto più complesso.
All’interno della cornetta vi è una membrana che vibra per ogni colpo proveniente dalle onde sonore che emettiamo quando parliamo. Questa vibrazione viene trasformata e trasmessa in corrente elettrica e fatta circolare attraverso i cavi elettrici. Quando la vibrazione arriva dall’altra parte, ovvero al nostro interlocutore, si trasforma nuovamente in onde sonore che consentono all’altra persona di sentire la nostra voce.


LA RADIO
Guglielmo Marconi nel 1896 depositava un brevetto di “telegrafo senza fili” Aveva costruito un sistema di trasmissione a mezzo di onde elettromagnetiche. Queste onde ( dette anche “hertaziane” dal nome del fisico Hertz che le scoprì) son generate da un apposito oscillatore e si propagano nello spazio come le onde sonore, senza bisogno di cavi: raccolte dall’ antenna di un ricevitore, vengono poi trasferite in segnali elettrici.

Altre innovazioni le ritroviamo durante il 1900, con il futurismo. In ambito musicale ritroviamo il Manifesto del Futurismo scritto da Filippo Tommaso Marinetti. Durante questo periodo si sviluppa il rumorismo, cioè una musica nella quale ai suoni devono essere sostituiti i suoni, questo porterà ad avere una infinita varietà di timbri.

In ambito artistico si sviluppa il dinamismo.
Il dinamismo si sviluppa in chiave estetica e in impostazione poetica di tutti i fenomeni nel mondo, sicché i pittori-futuristi nel manifesto del 1910 affermano con grande entusiasmo:
“tutto si muove, tutto corre, tutto volge rapido. Una figura non è mai stabile davanti a noi, ma appare e scompare incessantemente”. Oltre questa constatazione, i futuristi arrivano a un’altra “invenzione” che è cruciale anche per le loro sfide creative successive, la coscienza che “le cose in movimento si moltiplicano”! Un opera molto famosa di questo periodo è il “dinamismo di un corpo umano n° 1” dipinto da Umberto Boccioni

Negli ultimi decenni sono stati creati molti mezzi di comunicazione, definiti new media. I new media hanno lo scopo di trasferire a distanza segnali, dati e informazioni. I contenuti multimediali possono essere trasmessi non solo via cavo o etere, ma anche via satellite grazie ai satelliti geostazionari che ci permettono di comunicare da un capo all’ altro del mondo. Le trasmissioni televisive viaggiano su satellite, ma possono confluire in internet e vengono chiamati web- tv.

La rete internet si è velocemente affermata in tutto il mondo. Il WWW (Word Wide Web), una rete di comunicazione mondiale inventata nel 1991 da Tim Berners-Lee e Robert Cailliau. Internet ha una capacità di trasmissione su banda ultra larga e offre innumerevoli servizi, in quest’ ambito troviamo il network provider che fornisce servizi di accesso alle reti telematiche.

Lo sviluppo più rilevante negli ultimi anni è stata la telefonia cellulare. La tecnologia più usata è la UMTS (Universal Mobile Telecommunications Service), che trasmette voci, video, testi e dai su banda larga. I dati viaggiano a grandi velocità e si basano sullo standard GDM( Global System for Mobile Communications).
Nel 1926 Luigi Pirandello, grande scrittore italiano, pubblicò l’ opera uno, nessuno e centomila. Al centro di quest’ opera ritroviamo la maschera, che l’ uomo è costretto a indossare per via del lavoro o della società, quindi tende a essere uno, nessuno o centomila. Questo vuol dire che l’ uomo tende a non essere più se stesso e comunica quello che non è il suo pensiero. Questo maschera la possiamo ritrovare su internet, ad esempio, molti giovani tendono a non esprimere il loro pensiero bensì quello di altri, spesso si cerca di personificare i pensieri degli infuencer, solo perché sono famosi e molto seguiti sui social network. Secondo me è giusto poter avere come esempio o come idoli gli infuencer o le persone famose, ma bisogna sempre ricordare che ognuno deve essere se stesso e deve esprimere sempre il suo pensiero e non quello di altri.
nowadays the internet has changed our lives. The internet is very useful in various areas, such as education and relationships.Robotics is now part of education, in many schools virtual reality, advanced reality and headsets can give students different experiences without leaving school.

Relationships between people have changed. The way people get to know each other is no longer the same as it used to be, now people know each other on the internet, which will lead to fewer weddings in a rage.
Social media such as instagram, facebook and twitter are now widely used. Nowadays, a word said by an influencer has more importance than a word said by a politician, especially in a period of crisis like this. Before using social media, there are three things to keep in mind: 1) Don’t compare yourself to others. Most people socialize only about the most interesting moments of their life and not about their routine. 2) Better to be safe than popular. Most of the people who follow you are not your friends and it is better to spend time with real friends than with virtual friends. 3) Think before you post. When you make a post remember to communicate your opinion and not that of others and also remember that even by deleting a post it will remain forever somewhere on the internet. You should never post personal pictures as someone could use them against you

I social media oggi sono veramente molto utili quanto pericolosi, ma dobbiamo ricordare i lati positivi.
La rete, con le sue innumerevoli espressioni social, può moltiplicare la capacità di racconto e di condivisione: tanti occhi in più aperti sul mondo, un flusso continuo di immagini e testimonianze. La tecnologia digitale ci dà la possibilità di una informazione di prima mano e tempestiva, a volte molto utile: pensiamo a certe emergenze in occasione delle quali le prime notizie e anche le prime comunicazioni di servizio alle popolazioni viaggiano proprio sul web. È uno strumento formidabile, che ci responsabilizza tutti come utenti e come fruitori. Potenzialmente tutti possiamo diventare testimoni di eventi che altrimenti sarebbero trascurati dai media tradizionali, dare un nostro contributo civile, far emergere più storie, anche positive. Grazie alla rete abbiamo la possibilità di raccontare ciò che vediamo, ciò che accade sotto i nostri occhi, di condividere testimonianze.
Ma sono diventati evidenti a tutti, ormai, anche i rischi di una comunicazione social priva di verifiche. Abbiamo appreso già da tempo come le notizie e persino le immagini siano facilmente manipolabili, per mille motivi, a volte anche solo per banale narcisismo. Tale consapevolezza critica spinge non a demonizzare lo strumento, ma a una maggiore capacità di discernimento e a un più maturo senso di responsabilità, sia quando si diffondono sia quando si ricevono contenuti. Tutti siamo responsabili della comunicazione che facciamo, delle informazioni che diamo, del controllo che insieme possiamo esercitare sulle notizie false, smascherandole. Tutti siamo chiamati a essere testimoni della verità: ad andare, vedere e condividere.
I social media sono così discussi che anche papa Francesco a detto la sua, scrivendo una preghiera. Signore, insegnaci a uscire dai noi stessi,
e a incamminarci alla ricerca della verità.
Insegnaci ad andare e vedere,
insegnaci ad ascoltare,
a non coltivare pregiudizi,
a non trarre conclusioni affrettate.
Insegnaci ad andare là dove nessuno vuole andare,
a prenderci il tempo per capire,
a porre attenzione all’essenziale,
a non farci distrarre dal superfluo,
a distinguere l’apparenza ingannevole dalla verità.
Donaci la grazia di riconoscere le tue dimore nel mondo
e l’onestà di raccontare ciò che abbiamo visto.
Published: May 7, 2021
Latest Revision: May 28, 2021
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