Introduzione.
Ciò che starete per leggere è un diario scritto da Aurelio, uno dei servi più fedeli e fidati di Carlo Magno. Un uomo molto affezionato all’imperatore, al quale dedicata la maggior parte dei suoi pensieri e preoccupazioni. Il diario, fu ritrovato nella cattedrale di Aquisgrana, insieme ad altri effetti personali di Carlo Magno. Ovviamente con il passare degli anni il diario è andato deteriorandosi e per questo motivo intere parti non sono più leggibili.
3-04-799
Questo è il grande giorno in cui avrò un ruolo superiore rispetto a quello che ho adesso: sarà mio compito guidare tutti gli altri servi e spero di poter essere utile a Carlo nel prendere decisioni, e non vedo l’ora di poter passare più tempo insieme a lui. Credo di essere come un amico per lui e una volta mi è capitato di proporre un’idea e lui era quasi d’accordo. Ha davvero un gran cuore ma lui non sa il perché io provi tutta questa ammirazione nei suoi confronti: non sa di aver vendicato i miei genitori e vorrei trovare il coraggio di ringraziarlo per questo.
Per il momento non posso parlargliene perché in questi giorni c’è un po’ di subbuglio: alcuni miei collaboratori mi hanno riferito che papa Leone III è stato eletto da poco e non è ben visto dagli aristocratici romani. Ne ho parlato con Carlo e mi ha confidato, cosa che mi rende felicissimo, che pensa che questo papà verrà cacciato a breve, perché alcuni messaggeri da Roma gli hanno riferito che è un tipo veramente antipatico e scortese ma soprattutto perché ha emanato delle riforme che infastidiscono l’aristocrazia Romana. Però sono sicuro di aver sentito Carlo parlar bene della chiesa…
Aurelio.
20-04-799
Secondo me Carlo è un genio: ha avuto una bella trovata!
Mi è stato chiesto di organizzare una scorta armata per andare a prendere il Papa a Paderborn, dove si è rifugiato perché gli aristocratici di Roma lo hanno cacciato. Inzialmente ho pensato che fosse una mossa un po’ incoerente, ma poi mi sono reso conto che era un modo per aumentare la fiducia del Papa nei suoi confronti cosicché Carlo prenderà il potere che ha sempre desiderato.
Aurelio
6-11-800
Tutto sembra procedere bene, l’incoronazione ormai è ufficiale, è stato Carlo a volere che si venisse a sapere, il Papa era un po’ contrariato e questo mi insospettisce. Forse ha paura che qualcuno lo possa scoprire perché effettivamente gli uomini d’Oriente potrebbero risentirne. Sarà per questo??
Sempre più dubbi mi attanagliano.
Aurelio
8-11-800
Non sono riuscito a sentire quasi niente di quella
conversazione, ma so solo che da quella sera le cose qui sono peggiorate. Carlo sta avendo dei ripensamenti sull’incoronazione, si vede dal suo atteggiamento: ha chiesto di aumentare la protezione nella reggia ma non vuole che nessuno al di fuori di me e pochi altri sappia di questi cambiamenti.
Starà succedendo qualcosa, devo occuparmene in prima persona poiché non posso lasciare che venga rovinato tutto, questo è il sogno dell’imperatore e farlo è il minimo che possa fare.
Ho cercato di estrapolargli qualche informazione, ma non ci sono riuscito. In questi giorni sta tutto il giorno chiuso in camera a pensare e non vuole parlare con nessuno, nemmeno con me.
Aurelio
15-11-800
Aspetta, ora che ci penso, Carlo è cambiato il giorno in cui,
quel garzone ha portato una lettera al castello. Credevo che l’avessero buttata prima che arrivasse a Carlo e forse è stata proprio quella a scatenare tutto. Devo trovarla al più presto.
Aurelio
16-11-800
Continuo a non crederci che fossero delle minacce portate da un garzone al castello.
Sono riuscito a trovare la lettera, l’ho presa quando Carlo stava pranzando. So che non vanno fatte queste cose, soprattutto a lui ma è per il suo bene.
La lettera proviene da un gruppo di aristocratici d’oriente, che si sentono derubati del titolo e quindi hanno gentilmente detto di annullare la cerimonia o verrà annullata da loro.
Forse il papa faceva bene a non voler divulgare la notizia. Fatto sta che devo assolutamente trovare una soluzione e non ho nemmeno tanto tempo per farlo.
Aurelio
25-12-800
Quella mattina Carlo era pallido in viso, non parlava con
nessuno e si rivolgeva in modo brusco a tutti i servi. Tutto era stato organizzato: la chiesa dove sarebbe avvenuta l’incoronazione era stata decorata, tutti gli uomini importanti erano arrivati in città per assistere e il banchetto conclusivo era stato preparato nei minimi dettagli.
Carlo era sul punto di non presentarsi ma alcuni uomini dell’aristocrazia erano giunti al castello: oramai era troppo tardi per tirarsi indietro, nessuno avrebbe creduto a un’ influenza. All’improvviso Carlo entrò nella sala dove tutti lo aspettavo per andare alla basilica; era ancora più pallido e tremava compulsivamente. Ci fu un attimo di silenzio e poi all’improvviso, un applauso. Carlo era pietrificato, quando uno dei suoi più grandi amici, gli venne incontro, lo prese sotto braccio e lo fece avvicinare al centro dell’enorme stanza, dove tutti gli dicevano parole di conforto. Molti erano meravigliati da quanto fosse timido l’imperatore; c’erano molti che elogiavano il suo comportamento umile e altri che lo criticavano per l’immaturità.
Alla fine Carlo non poté che andare, oramai rassegnato per quello che sarebbe potuto succedere, ma con la speranza che le sue guardie sarebbero state all’altezza di salvargli la pelle.
Giunti sul posto anch’io ero abbastanza in ansia, anche se l’orgoglio per l’imperatore era il sentimento predominante, se tutto sarebbe andato bene, lui finalmente avrebbe il ruolo che aveva sempre desiderato.
“Nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Carlo serenissimo Augusto incoronato da Dio grande pacifico imperatore al governo dell’Impero dei Romani, per misericordia di Dio, re dei Franchi e dei Longobardi”
Non riuscivo a credere a quelle parole, l’imperatore continuava a tremare, molto probabilmente si aspettava un irruzione da un momento all’altro, ma invece non successe nulla. Ci fu un enorme applauso e il banchetto dopo la cerimonia fu delizioso. Io ero al settimo cielo, finalmente Carlo ha avuto quel che meritava, vederlo così felice mi ha riempito il cuore.
Aurelio
28-12-800
Dopo il giorno in cui ho scoperto della lettera, non ho avuto nemmeno un secondo libero, sono stato giorno e notte a pensare ad una soluzione ma non sapevo che cosa fare. Ho mandato degli informatori ad indagare sulla situazione e mi sono reso conto che fosse più banale di quanto mi aspettassi: loro credevano che con quest’incoronazione veniva usurpato il trono dell’impero d’oriente. L’unica soluzione era quella di farli ragionare.
Capito il problema bisognava solo trovare la soluzione con cui farlo. Non riuscivo a trovarla fino a quando mi sono reso conto di averla sempre avuta davanti agli occhi da tutto il tempo. Dovevo assolutamente parlare con il Papa, ma nonostante sia quasi la spalla di Carlo, non ho abbastanza potere per parlare direttamente con lui. Allora ho preso spunto da quelli d’oriente, usando la loro stessa arma contro di loro.
Ho mandato un garzone a recapitare una lettera al Papa, in cui ho scritto ,anonimamente, che c’era una soluzione a tutto questo, se solo lui avesse collaborato con me.
Ho dato tre giorni di tempo per recapitare la risposta.
Non mi aspettavo che rispondesse, né che fosse così collaborativo, sarà sicuramente molto spaventato della situazione.
La nostra corrispondenza è andata avanti e gli ho comunicato quel che poteva fare. Inizialmente credeva che fossi uno degli aristocratici e che volessi qualcosa in cambio, ma poi gli ho spiegato che ero dalla sua parte. Ho consigliato al Papa di fare la sua comunicazione, senza parlarne con l’imperatore; così tramite mio consiglio ha convinto gli aristocratici d’oriente del fatto che il titolo da imperatore era da considerarsi vacante, dato che era stato usurpato da una donna, Irene per intenderci. Personalmente non mi aspettavo che potesse funzionare così facilmente, eppure il Papa ha una dote straordinaria nel convincere le persone.
Mi ha chiesto un incontro ma non ho mai voluto rivelargli la mia identità. In questo momento mi sento come quando Carlo ha vendicato i miei genitori conquistando e uccidendo i Sassoni che li avevano uccisi.
Aurelio
30-12-800
Sono passati pochi giorni dal natale, e l’imperatore è
ormai tranquillo e io sono orgogliosissimo di lui. Questa nomina per lui è davvero molto importante: crede molto nel papato e il fatto che la sua incoronazione venga da parte di Dio è una cosa straordinaria. Per lui deve essere meraviglioso essere l’imperatore del “sacro romano impero” perché è come se fosse un nuovo impero romano, e non è proprio una cosa da poco conto. Sono contentissimo di averlo aiutato a raggiungere quest’obbiettivo e ,finalmente, ho trovato il modo di sdebitarmi con lui per quello che ha fatto quando ero piccolo.
Aurelio
Published: May 3, 2021
Latest Revision: May 7, 2021
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