Struttura[modifica | modifica wikitesto]
È composto da un tubo conico lungo circa 2,60 m ripiegato su sé stesso a forma di “U” e ricavato in tre diversi segmenti e un padiglione, da altrettanti masselli di legno (pero, acero, palissandro, ebano e altri): i segmenti esterni sono innestati su quello mediano, detto “piede” o “stivale”, costituito da un blocco a sezione ovale nel quale sono ricavati due tratti di tubo paralleli, uno ascendente e l’altro discendente, congiunti da un accordo a gomito (culatta) all’estremità inferiore. Ha l’imboccatura ad ancia doppia e un sistema di chiavi e 5 fori. L’ancia è inserita su un cannello metallico ritorto innestato nel segmento iniziale chiamato “esse”. I fori sono scavati con andamento obliquo, in modo da raggiungere la colonna d’aria contenuta nel tubo in punti tra loro più distanziati di quanto non siano le aperture esterne, adeguate all’estensione delle dita di una mano.
Del fagotto esiste inoltre una versione il cui canneggio è lungo il doppio, in modo da produrre suoni più bassi di un’ottava; questo strumento si chiama controfagotto.
Storia[modifica | modifica wikitesto]
L’evoluzione tecnica dello strumento si deve soprattutto alla casa produttrice tedesca Heckel, che lo arricchisce con chiavette e fori non presenti fino alla metà del XIX secolo. Le sue origini sono da riferire alla dulciana (detta anche dolciana), strumento rinascimentale costruito in taglie dal soprano al basso. Il basso ebbe particolare fortuna e venne usato anche in funzione solista in grandi e piccole formazioni durante tutto il XVII secolo. La dulciana si evolve e divenne un fagotto grazie alle sperimentazioni che avvengono soprattutto in Francia.
Da un punto di vista storico fino alla metà dell’800 si identificano due tipi di fagotto: il fagotto barocco e il fagotto classico. Dalla fine dell’800 si delineano due tendenze di costruzione essenziali: il sistema tedesco Heckel, utilizzato ormai in tutto il mondo e il sistema francese Buffet Crampon, oggi utilizzato solitamente dall’orchestra dell’Opéra di Parigi e raramente nel resto del mondo.
Utilizzo[modifica | modifica wikitesto]
Il timbro del suono del fagotto, frutto della corposità del legno che lo compone e della peculiarità dell’ancia doppia, è particolare, pieno e scuro.
È uno strumento fondamentale in orchestra, sia come basso che come solista. Viene usato nella musica barocca, nella musica classica dell’Ottocento, nella musica europea e nella musica contemporanea. Strumento dalle notevoli capacità musicali, in grado di estendersi per tre ottave e mezzo, il fagotto fu grandemente utilizzato dal periodo barocco; Vivaldi, ad esempio, compose ben trentanove concerti per questo strumento.
Il periodo classico fu contrassegnato da un forte utilizzo del fagotto come strumento solista, da autori quali Mozart, Hummel, Franz Danzi, Johann Baptist Vanhal, solo per citarne alcuni. Weber, Saint-Saëns ed Edward Elgar lo utilizzano in periodo romantico per sonate e romanze.
Celebri sono i passi della sinfonia n. 4 di Beethoven, della sinfonia n. 9 di Shostakovich, di Sheherazade di Rimskij-Korsakov, della sinfonia n. 4 di Čajkovskij, di Pierino e il lupo di Prokofiev, de L’apprenti sorcier di Paul Dukas, del Bolero di Ravel e della Sagra della Primavera di Stravinskij. In ambito operistico apprezziamo invece il fagotto nella celebre aria “Una furtiva lagrima” dell’Elisir d’Amore di Gaetano Donizetti, ma anche nelle Nozze di Figaro di Mozart e nel Peer Gynt (Nell’antro del re della montagna) di Edvard Grieg.
Il suo utilizzo è normalmente associato alla musica classica, ma esistono eccezioni. Un esempio celebre nella musica popolare brasiliana è il solo di fagotto nella canzone Preciso me encontrar[1] di Cartola.
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Personaggi principali[modifica | modifica wikitesto]
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Assane Diop, interpretato da Omar Sy, doppiato da Simone Mori. Un giovane senegalese, immigrato in Francia con il padre quando era un ragazzino, che in seguito all'accusa di furto e alla morte del padre da parte della famiglia Pellegrini, cresce con la convinzione che il padre fosse davvero colpevole. Venticinque anni dopo la ricomparsa della collana, oggetto del furto, inizia a pianificare la sua vendetta nei confronti dei Pellegrini ispirandosi alle imprese di Arsenio Lupin.
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Capitano Romain Laugier, interpretato da Vincent Londez, doppiato da Riccardo Rossi. Il poliziotto a capo dell'indagine sul furto della collana al Louvre.
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Claire, interpretata da Ludivine Sagnier, doppiata da Eleonora Reti. Ex-moglie di Assane, col quale ha il figlio Raoul.
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Juliette Pellegrini, interpretata da Clotilde Hesme, doppiata da Selvaggia Quattrini. Figlia di Anne e Hubert Pellegrini, è a capo di una fondazione benefica. Conosce Assane fin da ragazza e per lui prova un sincero affetto.
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Anne Pellegrini, interpretata da Nicole Garcia, doppiata da Mirta Pepe. Madre di Juliette e moglie di Hubert Pellegrini. Era la sola a trattare Babakar con rispetto. Lo convinse a firmare la confessione di furto che gli costò la vita. In seguito alla sua morte, aiuta segretamente Assane pagando per la sua istruzione.
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Hubert Pellegrini, interpretato da Hervé Pierre, doppiato da Gianluca Machelli. Capo della famiglia Pellegrini. Ha accusato Babakar Diop del furto della collana corrompendo il poliziotto incaricato delle indagini. Non si fa scrupoli a far eliminare o rovinare chi cerca di ostacolarlo.
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Youssef Guedira, interpretato da Soufiane Guerrab, doppiato da Raffaele Carpentieri. Poliziotto che indaga sul furto della collana al Louvre. È l'unico a notare le similitudini tra il furto e i depistaggi con le imprese di Arsenio Lupin.
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Benjamin Ferel, interpretato da Antoine Gouy. Il migliore amico di Assane dai tempi della scuola. Ha aperto un negozio di antiquariato, e aiuta Assane a realizzare una copia della collana da usare al Louvre la sera del furto.
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Babakar Diop, interpretato da Fargass Assandé, doppiato da Dario Oppido. Padre di Assane. Venticinque anni prima venne accusato di aver trafugato la collana dalla cassaforte dei Pellegrini, si è tolto la vita tempo dopo impiccandosi in prigione. Poco prima di morire ha regalato a suo figlio il libro su Arsenio Lupin.
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Tenente Sofia Belkacem, interpretata da Shirine Boutella, doppiata da Gemma Donati. Collega di Guedira, è abbastanza scettica sulla sua teoria secondo cui il ladro a cui danno la caccia si è ispirato ai libri su Arsenio Lupin.
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Raoul interpretato da Etan Simon
Published: Apr 16, 2021
Latest Revision: Apr 16, 2021
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