by chiara
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OPERATORE SALA E BAR CHIARA VITELLI 3 D
la storia del caffè
un giorno un pastore di nome Kaldi, portò le sue capre
un pascolare sull ‘alto piano di Kaffa in Etiopia.
ad un certo punto vide le sue capre mangiare delle bacche rosse che crescevano da una pianta, le capre si agitarono,
decise anche lui di provare questa bacca, la fece a pezzettini
e la miscelò nell ‘acqua e anche lui provo un senzazione eccitante e da li nacque il caffè
LA DIFFUSIONE DEL CAFFE NEL MONDO
considerata la data in cui il caffè fece la sua comparsa in Europa grazie ai commercianti veneziani seguendo le rotte marittime che univano l’Oriente con Venezia e Napoli ed il merito di averlo introdotto spetta al botanico Prospero Alpini che era stato medico del console di Venezia in Egitto, a G.Francesco Morosini, a Pietro della Valle ed a Fausto Nairone.
Venezia fu la prima città italiana che conobbe l’aroma del caffè, per poi diffondersi in tutta la Penisola e divenire punto di riferimento per mercanti non solo italiani, ma anche provenienti da altri Paesi, specialmente del centro-nord Europa.
Prima di essere consumato come semplice bevanda, il caffè veniva anche bevuto per sfruttare alcune sue proprietà medicamentose e digestive e per questo motivo il suo prezzo era piuttosto elevato. Nel momento in cui si capì che la diffusione del caffè era tale da poter riempire le casse dello Stato nacquero le prime “Botteghe del Caffè”, la più antica d’Europa, il Caffè Florian, si trova tutt’ora sotto i portici di Piazza San Marco a Venezia, per battere la concorrenza, un caffettiere fece pubblicare e distribuire un libretto che descriveva ed esaltava le proprietà di questo elisir d’oriente.
CORNFLAKE
Furono inventati nel 1894 in Michigan dai fratelli Kellogg per riciclare del grano raffermo da servire ai pazienti della propria clinica. I fratelli Kellogg decisero così di aggiungere i corn flakes al latte già versato per renderne più facile l’assunzione ai pazienti della loro clinica.
IL VINO EST! EST! EST!
Intorno all’anno MCXI (1111), Enrico V di Germania si mise in viaggio verso Roma per ricevere da papa Pasquale II la corona di imperatore del Sacro Romano Impero. Con lui, intraprese il viaggio il Vescovo Johannes Defuk, grande intenditore di vini. Il vescovo mandò in avanscoperta il suo fidato coppiere Martino che doveva precederli lungo il cammino per selezionare i vini migliori. Concordarono un segnale in codice, ogni volta che Martino trovava un buon vino, doveva segnalarlo scrivendo “Est”(c’è) vicino alla porta della locanda e nel caso il vino fosse stato molto buono, avrebbe dovuto scrivere due volte “Est”. Il coppiere, una volta giunto a Montefiascone e assaggiato il vino locale, lo reputò eccezionale, decise quindi di rafforzare il codice segnalandolo con Est!Est!!Est!!! tre volte “c’è” rafforzato da sei punti esclamativi. Quando i viaggiatori giunsero a Montefiascone, concordarono con il giudizio di Martino ed il vescovo decise di prolungare il suo soggiorno per tre giorni, prima di proseguire verso Roma. Una volta giunta al termine la missione
il vino degli abissi
Realizzare uno spumante metodo classico a partire da uvaggi autoctoni liguri, imbottigliarlo con uno speciale tappo a corona in acciaio anti-corrosione e spedirlo ad affinare sui lieviti a 60 metri di profondità sul fondale di della Baia del Silenzio a Sestri Levante.
A 60 metri di profondità la temperatura dell’acqua è costante a 15°C, la pressione è costante, la luce del sole è a mala pena visibile e le correnti sottomarine scuotono dolcemente le bottiglie impedendo ai lieviti morti di attaccarsi alle pareti della bottiglia realizzando così un vero e proprio coup de poignée.
Terra e mare sono ora fusi indissolubilmente generando qualcosa di assolutamente unico.
Published: Feb 2, 2021
Latest Revision: Mar 18, 2021
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