LO SVILUPPO SOSTENIBILE
Il concetto di sviluppo sostenibile presenta una definizione ufficiale riconosciuta universalmente che è contenuta all’interno del Rapporto Brundtland del 1987:
“ lo sviluppo sostenibile è quello sviluppo che consente alla generazione presente di soddisfare i propri bisogni senza compromettere la possibilità delle generazioni future di soddisfare i propri.”
Nel 2011 fu adottata la Strategia dell’Unione europea per lo sviluppo sostenibile, si tratta di un piano a lungo termine per il coordinamento delle politiche ai fini di uno sviluppo sostenibile a livello economico, sociale e ambientale. L’affermazione della visione integrata delle tre dimensioni arriva a livello mondiale solo nel 2015, anno in cui si conclude il lungo processo negoziale sullo sviluppo sostenibile dell’Onu, che ha portato alla nascita dell’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile.
Per quanto riguarda gli investimenti sostenibili, l’Europa
si conferma l’epicentro della finanza responsabile (46% del totale degli impieghi “verdi” nel mondo). Seguono gli Usa con il (39%), Giappone (7%), Canada (6%) Australia e Nuova Zelanda con il (2%).
IMPRESA SOSTENIBILE
Un’impresa si dice sostenibile quando il lavoro è basato su una realtà attenta e motivata da principi etici. Inoltre l’impresa non può pensare solo al profitto ma deve evolversi basandosi sul concetto delle 3P: people, planet e profit da cui nasce il percorso verso la CSR. Un’azienda è realmente sostenibile se è in grado di garantire una posizione di business competitiva con ritorni stabili nel tempo. Ci sono 3 fattori chiave per mantenere questa “stabilità competitiva”:
1. Creare valore condiviso con tutti gli stakeholder in modo duraturo nel tempo;
2. Misurare le decisioni di business analizzando i vari impatti economici e non che esse generano;
3. Comunicare gli impatti di sostenibilità delle decisioni a ciascun stakeholder.
La sostenibilità di un’azienda si misura anche in base alla scelta dei fornitori. La UNI ISO 20400 è una norma internazionale che fornisce indirizzi per il processo di approvvigionamento sostenibile. Essa permette a ciascuna organizzazione di scegliere il proprio percorso di procurement sostenibile, guidandola nella scelta delle modalità organizzative ed operative e convertendola in un’impresa sostenibile a tutti gli effetti.
le imprese che sono maggiormente sostenibili sono ad esempio: Enel, Bmw, Ing Groep NV ma tra di esse sicuramente Lavazza è un esempio di azienda italiana che consegue in modo evidente gli ODS dell’Agenda 2030.
LAVAZZA
Nel 1927 Nasce la Luigi Lavazza SPA, in Corso Giulio Cesare 65. Sono presenti Luigi Lavazza, la moglie Emilia e i figli Maria, Mario e Giuseppe, chiamato Beppe. Costituiscono la società Luigi Lavazza, con capitale di 1.500.000 lire. Da qui inizierà la conquista della provincia grazie alla flotta di automezzi e alla rete di vendita. Bisogna sottolineare la presenza di due donne, Emilia e Maria, su cinque soci fondatori. Nel 1982 apre la prima sede Lavazza all’estero: è a Vincennes, Parigi. Dopo la nascita della prima consociata estera, a Londra nel 1990 viene costituita lavazza coffe ltd per cercare di diffondere il caffè italiano in Gran Bretagna. Emilio Lavazza presiede la Federazione Europea delle Associazioni di Caffè Tostato e l’’azienda inizia a considerare l’intero mercato europeo per conseguire i suoi obiettivi.
Lavazza ha chiuso il 2019 con risultati unici nella sua storia: ricavi in crescita del +18%, un fatturato di circa 2,2 miliardi di euro e utile netto di 127,4 milioni. Un 45% in più rispetto all’anno precedente.
BILANCIO AMBIENTALE
Il Bilancio di Sostenibilità rappresenta lo strumento di
comunicazione dei risultati annuali del percorso di Sostenibilità di Lavazza verso i propri stakeholder.
Lavazza si è avvicinata ai global Goals nel 2017 e, attuando
un’analisi profonda dei target applicabili al proprio business, sono riusciti a ricavarne due per l’ambiente.
Il primo obiettivo è il numero 12 “consumo e produzione sostenibili”. Lavazza entro il 2030 deve raggiungere la gestione sostenibile e l’utilizzo efficiente delle risorse naturali e ridurre in modo sostanziale la produzione di rifiuti attraverso la prevenzione, la riduzione, il riciclo e il riutilizzo.
il secondo target è l’obiettivo numero 13 “azione per il clima”. Lavazza deve riuscire a rafforzare in tutti i paesi in cui opera la capacità di ripresa e di adattamento ai rischi che riguardano il clima e sensibilizzare il più possibile i suoi dipendenti sul tema del cambiamento climatico.
L’azienda ha anche stabilito un nuovo obiettivo da aggiungere a quelli dell’Agenda 2030 il cosiddetto “Goal Zero”. Esso si prefigge di comunicare il messaggio di sostenibilità a tutti e in tutte le sue sfaccettature mediante numerose iniziative promosse dall’azienda e rivolte soprattutto alla sensibilizzazione dei più giovani a questo tema.
OBIETTIVI AMBIENTALI RAGGIUNTI (GOAL 12)
Il Goal 12 “Consumo e produzione responsabile” prevede diversi target da seguire per il suo raggiungimento e Lavazza finora ha raggiunto i seguenti:
- L’impresa ha definito degli standard per l’acquisto di caffè da esportatori che garantiscono l’uniformità nella qualità e la sua produzione sostenibile. Questi standard sono riconosciuti da organizzazioni internazionali come: Rainforest Alliance, UTZ, Bio-Organic e Fairtrade.
- Lavazza promuove l’uso efficiente dell’energia che proviene da fonti rinnovabili e il suo utilizzo è pari al 100% negli stabilimenti presenti in Italia, Francia e Canada. Lavazza ha ridotto dell’8% i consumi di energia elettrica dall’anno 2018 all’anno 2019.
- L’impresa utilizza gli sfridi (scarti) di produzione per produrre il 25% di ciascuna capsula di caffè per diminuire i rifiuti prodotti e per riutilizzarli all’interno del processo produttivo.
OBIETTIVI AMBIENTALI RAGGIUNTI (GOAL 13)
L’obiettivo 13 di Lavazza “azione per il clima” considera che l’emergenza climatica interessa tutto il mondo e assume un target prioritario per Lavazza, in quanto i cambiamenti climatici minerebbero la produzione, la produttività e la qualità del caffe. La società ha sviluppato nel corso degli anni progetti e iniziative per rendere effettivo questo obiettivo mediante il conseguimento di alcuni importanti risultati tra i quali:
1. Lavazza ha mantenuto stabili le emissioni dirette di gas naturali e combustibili nonostante gli ampliamenti dell’azienda;
2. Le emissioni derivanti dal consumo di energia elettrica acquistata sono state fortemente ridotte;
3. Lavazza ha introdotto il servizio di “car pooling” per incrementare la mobilità sostenibile dei suoi dipendenti;
4. Lavazza fa parte del progetto Coffe&Climate che propone soluzioni ai piccoli imprenditori per attuare modelli di sviluppo sostenibile e di sostenerli nella loro applicazione.
BILANCIO SOCIALE
Il bilancio sociale di Lavazza mostra che gli stakeholder ai quali l’azienda si rivolge sono distribuiti in 5 gruppi: impiegati e operai, fornitori e clienti, istituzioni internazionali, nazionali e locali, organizzazioni non governative, le università e i network giovanili e le comunità locali. La Direzione Institutional Relations & Sustainability di Lavazza ha coordinato la redazione del Bilancio sociale, coinvolgendo trasversalmente l’intera struttura organizzativa delle Società del Gruppo. Il documento è stato predisposto utilizzando come riferimento tecnico-metodologico i GRI Standards (regole per la rendicontazione di sostenibilità) emessi dal “Global Reporting Initiative” nel 2016. A livello sociale l’impresa ha individuato due obiettivi prioritari da raggiungere che sono contenuti all’interno dell’agenda 2030 (Global Compact dell’ONU). Essi sono:
- Goal 5 “Uguaglianza di genere” il quale presenta i seguenti target da raggiungere: riconoscere e valorizzare la cura e il lavoro domestico non retribuito conformemente agli standard nazionali. Garantire piena ed effettiva partecipazione femminile e pari opportunità di leadership ad ogni livello decisionale in ambito politico, economico e della vita pubblica.
- Goal 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica” il quale presenta i seguenti fini da raggiungere: ottenere standard più alti di produttività economica attraverso la diversificazione, il progresso tecnologico e l’innovazione; ridurre la quota di giovani disoccupati e al di fuori di ogni ciclo di studio o formazione, prendere provvedimenti immediati ed effettivi per sradicare il lavoro forzato e garantire la proibizione ed eliminazione delle forme di lavoro minorile; proteggere il diritto al lavoro e promuovere un ambiente lavorativo sano e sicuro per tutti i lavoratori, inclusi gli immigrati, in particolare le donne, e i precari.
OBIETTIVI SOCIALI RAGGIUNTI (GOAL 5)
l’obiettivo numero 5 “uguaglianza di genere” considera tutti quei provvedimenti che Lavazza ha preso per rendere effettiva l’uguaglianza tra donne e uomini. Lavazza per conseguire i target dettati da questo obiettivo ha avviato diversi progetti tra i quali:
1. Lavazza propone un programma chiamato MAAM (Maternity as a Master), un percorso digitale che trasforma l’esperienza della maternità in una vera e propria “palestra” per scoprire e allenare competenze relazionali e organizzative che consentono di affrontarla al meglio;
2. l’impresa favorisce l’inserimento delle donne nel mondo del lavoro e di fatto ha incrementato negli ultimi anni le assunzioni di esse;
3. l’azienda assicura una parità di trattamento tra donne e uomini all’interno dell’azienda attraverso la riduzione del divario salariale.
OBIETTIVI SOCIALI RAGGIUNTI (GOAL 8)
il Goal 8 “Lavoro dignitoso e crescita economica” rappresenta il secondo obiettivo prioritario di carattere sociale individuato da Lavazza. I target raggiunti in questo caso sono:
1. Lavazza propone numerosi programmi per lo sviluppo, la formazione e la sicurezza dei lavoratori;
2. l’azienda ha revisionato i suoi fornitori affinché seguano i criteri di sostenibilità stabiliti dalla CSR;
3. l’impresa ha raggiunto importanti miglioramenti economici e finanziari determinando un aumento generale in tutte le voci riferibili alla redditività e produttività.
Published: Dec 30, 2020
Latest Revision: Dec 30, 2020
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