P. LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 5^ A/B S. P. Manzoni – Laterza by Anna Russi - Ourboox.com
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P. LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 5^ A/B S. P. Manzoni – Laterza

  • Joined Apr 2020
  • Published Books 5

DUE AMICHE SPECIALI

Ore 7:30, la sveglia suona.
Oggi è il mio primo giorno di scuola e non vorrei fare tardi, ma una spazzolata ai capelli la mattina ci vuole. Mi guardo allo specchio, sembro uno zombie. Questo vestito andava bene per Halloween. Ah! Mi presento. Sono Emma, ho 13 anni e da oggi frequenterò la 3^ media. Ehmm… non per vantarmi, ma sono molto corteggiata. Mia madre mi dice, infatti, che sembro uscita da un quadro di Botticelli. Ho i capelli biondi che spesso porto raccolti in due lucenti trecce e occhi azzurri come laghi alpini.
Sono le 8:00.

Devo andare!
Arrivo a scuola. Giovanni e Luca, i due gemelli, stanno correndo per il corridoio.

2

Un angolo di pavimento bagnato, sfuggito all’attenzione del collaboratore, sembra aspettare il piede di qualche distrattone. Luca ci scivola sopra. Intanto Giovanni non frena e si stende sul fratello. Sembra una strage ma io lascio perdere. Salgo le scale e arrivo trafelata in classe. Oh no! Non è la mia classe. Che imbarazzo! Dove sarà la 3^ E? Ah, eccola! Giovanni arriva di corsa, mi urta e mi precede. Mi fiondo anch’io all’interno e occupo uno dei due posti liberi. Dopo un po’ la porta si spalanca ed entra la dea della bellezza, Afrodite. Tutti i ragazzi la fissano e cominciano a sbavare. Adesso mi sento una luce spenta. La dea Afrodite si siede proprio a fianco a me, come se non bastasse. Il prof chiede alla nuova compagna di presentarsi. Lei si chiama Noemi, ha 13 anni e viene da Milano. Iniziamo a lavorare. Miss Italia nel mondo, muovendosi a rallentatore, prende dallo zaino un tablet, lo accende e comincia a scrivere.

3

Corro dal professore a spifferare l’oltraggio; questa qui non può passarla liscia, ma lui mi dice di lasciarla stare. Torno avvilita al mio posto e non resta che mettermi a lavoro, comincio anch’io ad elaborare un testo sulle nostre meravigliose vacanze. Di tanto in tanto, volgo lo sguardo per osservarla.
La poverina sembra che si stia, per giunta, divertendo. Sto quasi per esplodere come un vulcano. La mia invidia è giunta al limite. Approfittando di una sua distrazione, le chiudo il file di testo e, con aria disinvolta, mi rimetto a lavoro. Finito! Lei, con mia grande sorpresa, ha nel frattempo riaperto la pagina e ha già completato il testo. Sarà una maga del computer! La prima a leggere dovrà essere proprio Noemi, ma per convincerla ci vuole tanto. Alla fine si alza. Bè bisogna farle anche gli applausi per questa concessione! Comincia a leggere lentamente, quasi a tratti.

4

Non capiamo molto e ci mettiamo tutti a sghignazzare. Lei si guarda intorno e una lacrima color argento segna le sue guance ormai rosse dall’imbarazzo. Torna a posto, è un po’ arrabbiata e triste, spegne il tablet, lo conserva e poggia la testa sul banco. La osservo e dico: -Bella lettura! Mi guarda e i suoi occhi si riempiono ancor più di lacrime. Forse questa volta ho proprio esagerato. Resto in silenzio e continuo ad ascoltare la lettura dei compagni. Noemi alza la testa e mi sussurra:
-Non riesci proprio a capire, vero?
Capire cosa? Penso che questi ragazzi di oggi parlino per enigmi. Per fortuna è arrivata la ricreazione. Non ne potevo più. Cerco di assumere un’aria incurante, mi lancio sullo zaino, mi aspetta un invitante panino con il salame e un dolce succo di frutta. Oggi ho una fame terribile. Do uno sguardo dietro di me e vedo alcuni amici arrivare come una mandria di bufali imbizzarriti.

5

Ah! Sempre la stessa storia. Anche quest’anno sono tutti qui a corteggiarmi. Sono pronta per gli autografi. Mi preparo per chiacchierare con loro. Fermi!
Dove andate? Ma guarda questi, mi passano davanti sfrecciando come una Ferrari e si dirigono verso Noemi, come se io non esistessi. Anche i gemelli si lanciano con impeto verso la Miss e la tempestano di domande. Giovanni fa un passo in avanti e si precipita ai suoi piedi.

Tutti indietreggiano e Luca dice: – Grazie per avermi liberato il passaggio.
Giovanni risponde dolorante: – Di niente, fratello. Ascolto incuriosita i loro discorsi, le chiedono il numero di telefono e fanno i cascamorti con lei. Mi sembra addirittura di udire che è più carina e simpatica di me. Forse questi ragazzi hanno bisogno degli occhiali.

6

Durante l’estate la loro vista si sarà abbassata drasticamente.

Ma l’hanno guardata bene?
Ha degli occhi verdi come una zuppa di alghe, è così alta da far venire il torcicollo, è talmente magra che un soffio di vento la farebbe volare via e si spruzza così tanto profumo da far venire il mal di testa. È un vero disastro. Prendo il panino e penso che per la prima volta mangerò da sola. Vedo in un angolino le amiche di classe che sono lì a confabulare.
Mi avvicino sperando che quest’anno mi accettino. Solo ora capisco cosa significa essere trascurati. Loro mi guardano con aria complice. Parliamo del professore di musica che sostituirà la nostra insegnante.
Intanto porgo l’orecchio, i due nuovi arrivati Kevin e Salvo, molto spiritosi, raccontano barzellette.

Le loro voci sono per me solo un sottofondo.

7

Kevin riferisce: -Nella vecchia scuola, il primo giorno, appena entrato in classe, ho alzato la mano. La prof di italiano disse: -Bene, sono contenta che qualcuno abbia già delle domande da fare, cosa vuoi sapere? Ed io: -Prof, quando iniziano le vacanze?

Chiacchierando, il tempo vola, la ricreazione termina.
Ore 11:05.

Arriva il professore di scienze. Come al solito ha una capigliatura scarmigliata e un sorriso rassicurante. Ci saluta e, con mio stupore, ci dice di andare in biblioteca per fare una ricerca sul riscaldamento globale. Come possiamo rappresentarlo?

I gemelli, all’unisono e con fare spavaldo, si alzano, prendono il mappamondo e lo appoggiano sul termosifone dicendo: -Va bene così prof?
L’insegnante scuote la testa e dice: -Siete sempre i soliti!

8

Oggi non mi diverto! Arriviamo in biblioteca. Inciampo sul minuscolo gradino e qualcuno sghignazza. Non Noemi. Guardo gli scaffali.
Andrea, con cui condivido lacrime e buffonate dalla scuola dell’infanzia, mette la testa tra due libri e trova un insetto, lo prende e viene verso di me. Io urlo, ma avrei urlato ancora di
più se non fossi stata così presa dai miei pensieri. Scelgo il primo volume che intravedo sull’argomento.
Giovanni e Luca ridacchiano mentre leggono un libro sull’inquinamento dei mari. Il professore si accorge delle loro risate, si avvicina con passo felpato. Mentre è alle loro spalle, toglie il libro e sfila la copertina facendo apparire un fumetto di Topolino. Lui non si arrabbia mai. È pura ironia: -Chissà se quest’anno il premio Nobel lo vincerà Topolino per aver combattuto l’inquinamento!

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Sposto un cuscino in un angolo e mi siedo comodamente.

Arrivo a metà pagina quando sento la voce di Noemi che mi chiama e mi chiede di leggerle il libro che ha scelto. La guardo con aria interrogativa.
-Non hai imparato a leggere come tutti noi a 6 anni? Hai bisogno anche di un maggiordomo? Lei mi risponde di sì, con sarcasmo. Poi aggiunge: -È una lunga storia da raccontare. Sono dislessica. Ho avuto sempre difficoltà nella lettura. Le rispondo: -Wow!
Non me l’aspettavo!
Quasi quasi questa ragazza mi fa tenerezza. Le leggo il libro con espressione, ma lei mi interrompe di continuo per chiedermi il significato di alcune parole. Penso che se non la
smette subito, la spedisco nello spazio siderale.
Suona la campana.

Ore 13:00.

10

Ci prepariamo per andare a mensa.

Appena arrivati corriamo tutti come ghepardi per occupare un posto strategico. Capito casualmente vicino alle più pettegole della scuola. Non riesco proprio a trattenermi. Devo rivelare a qualcuno la confidenza fattami da Noemi.
-Ultime notizie dal TGR. Noemi è dislessica!
Mi rispondono: -Questa è una notizia succosissima. La potremo trasmettere senza wifi in tutta la scuola. Ma cosa significa dislessica?
-Significa che ha difficoltà nella lettura.
Nemmeno il tempo di pronunciare l’ultima sillaba e la notizia si propaga nell’Istituto. Le parole sembrano piccoli soffioni che vagano per tutta la scuola. Li vedo, li sento. Purtroppo la situazione mi sfugge di mano. E, a questo punto, nulla mi distrae.

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Neanche i soliti burloni che, un tavolo in là, inscenano un duello con i cucchiai.

L’insegnante infastidito li richiama a voce alta.

Giovanni perde la concentrazione e Luca fa volare il cucchiaio che, disegnando un grande arco, finisce nel bicchiere dell’insegnante, schizzandolo completamente. Intanto, le vipere cominciano a fare battute squallide e velenose.
-Mi puoi leggere il menu di oggi? Ah dimenticavo! Sei dislessica.
Tutti ridono. Noemi punta gli occhi su di me; non ho il coraggio di guardarla e abbasso lo sguardo. Lei si alza, si avvicina e bisbiglia: -Traditrice!
Le ragazze sentono quella frase e continuano a schernirla con risate silenziose. Mi sale un nodo in gola, ma mi passa velocemente. Arriva il primo e cominciamo a mangiare.

12

Al termine, mentre torniamo in classe, sento Noemi che dice: -Finalmente questo inferno è finito.

Arrivati in aula, ci sistemiamo, il professore comincia a spiegare la lezione e poi ci assegna gli esercizi.

Di tanto in tanto, vedo un bigliettino arrivare sul banco di Noemi. Do una sbirciatina. Quello che vedo scritto non mi piace. Torno sui miei passi. Chiedo: – Voi che ridete tanto non avete dei punti deboli?
Qualcuno dice ad alta voce: -Guardate Emma! Difende Noemi.
E io, imperterrita, incalzo: -Penso che non abbiamo il diritto di ridere delle caratteristiche altrui. Nessuno è perfetto, né voi, né io. Ognuno ha una propria caratteristica, quella di Noemi è essere dislessica. Lei mi sorride, mi abbraccia; io le chiedo scusa. Mi rassicura: -Lo avrei detto io.

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Tutti zittiscono e poi, uno per volta, si alzano e tirano fuori a fatica il proprio punto debole.

Da quel giorno Noemi ed io siamo forever friends.
Abbiamo lo stesso valore, ma cosa più importante dobbiamo portare a tutti lo stesso rispetto.

Non seguire mai il gregge ed essere unici. Questo è quello che mi ha insegnato l’amicizia.

Non demordere e fronteggiare le esperienze dure. Questo è quello che mi ha insegnato Noemi.

5^ B

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P. LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 5^ A/B S. P. Manzoni – Laterza by Anna Russi - Ourboox.com
P. LETTURA E SCRITTURA CREATIVA 5^ A/B S. P. Manzoni – Laterza by Anna Russi - Ourboox.com

IO RESTO A CASA

Io sono Liliana

Io pattino, io danzo

Io amo scrivere, io soprattutto aiuto persone in difficoltà

Sono una ragazza vivace,

divertente e allo stesso tempo antipatica

Io sono come il mare, agitato e pulito

Mi piace stare a casa con i miei genitori

Mi piace perché vedo film di avventura

Mi piace giocare, mi piace perché realizzo più cose

mi sembra di stare in un parco giochi

Mi piace ballare nel tempo libero

E magari, quando tutto questo finirà, uscirò per sempre

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Io sono Gabriel

Mi piace la libertà 

e la vita 

Mi piace che siamo tutti uniti 

il beneficio è importante

Mi piace la tranquillità 

mi piace perché posso pensare in pace

Mi sembra vada tutto bene

Mi piace il calcio con gli amici

perché mi diverto 

E magari, quando tutto questo finirà,

tornerò a divertirmi 

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Io sono Ileana
Io danzo, io sogno
io gioco, io mi diverto
Sono generosa, ballerina e karateca
Io sono come un ragno, se mi tocchi ti faccio male, perché chi osa toccarmi non la passerà liscia

Mi piace ballare e cantare
Mi piace che la mamma resta tutto il giorno con me
Mi piace questa quarantena,

mi piace perché resto tutto il giorno con lei

Mi sembra tutto surreale
Mi piace preparare dolci per mamma e papà
E magari, quando tutto questo finirà,

tutto normale ritornerà

19

Io sono Michele

Io amo giocare, io amo scrivere

Io gioco a calcio, io adoro i miei amici

Sono alto, magro e gentile

Io sono come una rondine,

voglio spiccare il volo verso la libertà e la pace

Mi piace restare a casa e guardare la tv

Mi piace che il profumo del pranzo colpisce il mio stomaco

Mi piace la tranquillità, 

mi piace perché faccio tutto con calma

Mi sembra una giostra 

Mi piace anche se a volte è un po’ noioso per la nostalgia di voler uscire

E magari, quando tutto questo finirà, sarà tutto alla normalità

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Io sono Donatella

Io resto a casa, io gioco, Io osservo, io sono triste

Sono solare, carina e tranquilla

Io sono come il vento, se mi lasci vado via

Mi piace ballare e cantare 

Mi piace la musica, il fatto che stiamo a casa mi sta facendo pensare 

Mi piace non fare niente, 

mi piace perché non ho niente da fare  

Mi sembra così strano, lo so che pensi che sono pigra

ma io non ti ascolto

Mi piace stare fuori al balcone per rilassarmi   

E magari, quando tutto questo finirà, 

forse mi farò tutta Laterza a piedi 

21

Io sono Antonelia

Io danzo, io leggo molto,

Io amo scrivere, io studio

Sono furba, allegra e vivace

Io sono come mio padre,

con occhi scuri e colori accesi

Mi piace restare a casa e riempire la mia giornata

Mi piace che ci sono giornate di sole,

il pomeriggio gioco con mia sorella e non ci sentiamo sole

Mi piace studiare e giocare,

mi piace perché ho sempre da fare

Mi sembra tutto normale

Mi piace fare torte e ciambelle

per mangiarle allegramente

E magari, quando tutto questo finirà, tornerà la libertà

22

Io sono Martina

Io leggo molto, io corro troppo,

Io amo gli animali, io voglio diventare una calciatrice

Sono una bella ragazzina,

solare e aggressiva

Io sono come Bob aggiustatutto,

riparo ogni cosa!

Mi piace stare a casa e stare con la mia famiglia

Mi piace che si sia riunito il mondo

Mi piace non uscire,

mi piace perché mi rilassa

Mi sembra un film 

Mi piace dedicarmi alla cucina

per imparare nuove ricette

E magari, quando tutto questo finirà, sarò libera di uscire

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Io sono Eleonora

Io amo la natura, io sono una sportiva

Io adoro le piante, io amo gli animali

Sono simpatica, allegra, generosa e coraggiosa

Io sono come una stella,

se vedi bene in cielo, ci sono io, la più grande di tutte

Mi piace rispettare le regole e stare a casa

Mi piace che ogni pomeriggio devo fare qualcosa,

il virus mi ha fatto diventare una cuoca

Mi piace vivere in campagna,

mi piace perché posso uscire quando voglio

Mi sembra che non sia cambiato nulla

Mi piace stare fuori per rallegrare il mio umore 

E magari, quando tutto questo finirà,

potrò rivedere le persone che più mi stanno a cuore

24

Io sono Ciriaca

Io dormo, io canto

Vorrei essere un uccello che vola

Vorrei essere sola

Farei magie

Non vorrei fratelli

Non vorrei restare a casa

 

 

25

Io sono Aurora

Io studio, io leggo tanto

Io amo danzare, io scrivo

Sono molto felice,

vivace e gioiosa

Io sono come l’aurora,

mi sveglio con la luce del mattino

 

26

Io sono Giorgio

Io gioco a calcio, io mangio solo pizza

Io amo andare al parco, io dormo molto

Sono molto intelligente, bello e coraggioso

Io sono come un leone, ruggisco molto

Mi piace passare questo tempo con la mia famiglia

e sperare che tutto passi in fretta

Mi piace che la mia mamma mi incoraggia per il futuro

Mi piace pensare agli infermieri che combattono ogni giorno,

mi rende orgoglioso delle infermiere del mio cuore

Mi sembra che stiano facendo un buon lavoro

Mi piace la speranza che c’è in tutti noi in questo periodo

per la forza che ci dà per andare avanti

E magari, quando tutto questo finirà,

ci abbracceremo tutti più forte di prima

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Io sono Michaela

Mi piace cucinare 

e aiutare

Mi piace che la gente rispetti le regole

il mondo deve rinascere

Mi piace stare con la mia famiglia,

mi piace perché è tutto più bello

Mi sembra di vivere dentro la luna

Mi piace imparare

per non sbagliare

E magari, quando tutto questo finirà,

regaleremo abbracci a volontà

28

Io sono Francesco L.

Io gioco e sorrido       

Io nuoto e sogno ad occhi aperti

Sono felice e affettuoso

Io sono come un gatto furbo

Mi piace leggere

e suonare

Mi piace festeggiare il mio compleanno con la famiglia

Mi piace giocare a distanza con i miei amici,

mi piace perché almeno possiamo parlare a faccia a faccia

Mi sembra di essere sotto un incantesimo 

Mi piace fare i compiti dal computer

per divertimento 

E magari, quando tutto questo finirà,

farò festa con i miei amici

29

Io sono Andrea

Vorrei essere un lupo

Vorrei poter correre

come il vento

Farei corse nella giungla

Farei salti enormi

Non vorrei essere cacciato

Non vorrei essere affamato

ma da grande farò lo scienziato

 

30

Io sono Francesco M.

Io sto con il telefono, io gioco con Daniel

Io vado a trovare i miei nonni, io mi vedo la TV

Sono rompiscatole, do fastidio

Io sono curioso e gioco sempre con mio cugino

Io sono come gli uccellini

Io sono come mio padre quando era piccolo

 

 

 

 

31

Io sono Miriam 

Io recito

Sono buona  e sensibile, 

Dolce e disponibile 

Io sono come un leone, 

il mio segno zodiacale

32

Io sono Marco

Io gioco, io parlo

Io studio, io scrivo

Sono allegro e spiritoso

Io sono come un lupo,

ululo e mi piace aggredire

Mi piace giocare a calcio con mia sorella

e restare a casa

Mi piace anche aiutare la mamma il giorno intero

Mi piace giocare alla PS,

mi piace perché gioco online con i miei amici

Mi sembra tutto un gioco reale

Mi piace rimanere a casa per stare con la mia famiglia 

E magari, quando tutto questo finirà,

torneremo liberi a giocare

33

Io sono Valentina

Io pattino, io danzo, io gioco tanto

Sono ribelle e curiosa

Io sono come l’aquila,

da lontano osservo tutti e non abbasso mai la guardia

Mi piace il sole che filtra dalla mia finestra

e il profumo dei fiori del giardino

Mi piace che io e la mia famiglia facciamo cose insieme, 

il giro in bicicletta, giocare con le biglie… 

Mi piace giocare con mio fratello a pallone,

mi piace perché mi diverto tanto,

mi sembra di avere tre anni

Mi piace vedermi felice in compagnia per fare tante videolezioni

E magari, quando tutto questo finirà, mi  riabbraccerò con i miei compagni di scuola

34

Io sono Carlo

Io amo gli animali, io salto

Io gioco, io corro

Sono basso, troppo allegro e antipatico

Io sono come un cane,

sono fedele solo a chi voglio e mi piace essere sempre libero

Mi piace stare di più a casa e aggiustare 

Mi piace che ogni sera guardo film belli

il tg5 non mi va sempre di vederlo

perché non voglio più sentir parlare del covid-19

Mi sembra diventata una guerra che alla fine finirà

e ci abbracceremo tutti

Mi piace andare dai miei nonni

per parlare, giocare e fare cose nuove 

E magari, quando tutto questo finirà, io scoppierò di gioia

35

Io sono Daniel

Io gioco a calcio, io amo stare con i miei amici

Io leggo molto, io adoro la mia mamma

Sono ordinato, attento e vivace.

Io sono come lo zucchero,

mi piace farmi voler bene

Mi piace stare nel mio  giardino 

e leggere un libricino

Mi piace guardare il sole perché 

il suo colore è un gran bagliore

Mi piace rilassarmi, mi piace coccolarmi 

Mi sembra di addormentarmi

Mi piace pensare che tutto  passerà, 

per ora questa è la gran verità

E magari, quando tutto questo finirà, qualcosa di nuovo accadrà

36

Io sono Giuseppe

Mi piace giocare con papà 

e aiutare mamma a fare i servizi 

Mi piace che facciamo colazione tutti insieme  

il sabato mattina

Mi piace sistemare il giardino, 

mi piace perché amo la natura,  

mi sembra adorabile

Mi piace guardare i film 

per svagarmi 

E magari, quando tutto questo finirà,

andremo tutti in città

37

Io sono Eliseo
Io amo giocare, io amo scrivere
Io voglio vivere, io sogno di essere un calciatore
Sono un bambino vivace e giocherellone
Io sono come un fulmine,

mi piace andare veloce

Mi piace giocare alla ps4 e guardare i film

Mi piace che mi alzo tardi,

il pomeriggio gioco

Mi piace fare tante cose da mangiare,

mi piace perché le faccio con la mamma,

mi sembra che il tempo non passa mai

Mi piace stare con mio fratello per giocare insieme

E magari, quando tutto questo finirà, sarò libero

5^ A

38

HAIKU

Tempo di

Aria pulita e fresca 

Ma non si esce

Nicola

Tempo di aprirsi

cuori cercano libertà

menti in tilt

Marco

Tempo di pausa 

nessuno accanto a me 

resto sempre sola

Natalia

39

Paese vuoto

mi sento nello spazio

nessuno vaga

Silvia

Tempo di resistere

restare a casa

sperare 

Vincenzo

Tempo di regole 

Se questo virus muore 

Saremo felici

Martina

40

Città scomparsa

nel nulla

nella verità

Pietro

Città scomparsa

le finestre socchiuse

cupo silenzio

Daiana

Tempo di vita

nel silenzio tombale

città nascoste

Nancy

41

Tempo di capire

che restare a casa   

non è negativo

Domenico

Città scomparsa 

silenzio per strada

io mi annoio

Roberto

Tempo di stare a casa

cambiamenti imposti

il sorriso non passa

Giulio

42

Tempo di quarantena

stancante

noioso

Salvatore

Città scomparsa

senza anima viva

nessuno è qui

Marianna

Tempo di quarantena                                                              cala il silenzio                                                                

nella nebbia fitta

Gianluca

 

5^ B

 

43

RIFLESSIONI

Anche il mio paese è stato coinvolto in questo brutto virus, da questo ho riscoperto cose nuove o meglio che prima non valorizzavo; innanzitutto ho scoperto che passare più tempo in casa non è poi così male. Di solito ho un rapporto di  conflitto con mia nonna materna, invece in questo periodo ci siamo accorti che separati non possiamo stare e quindi ci facciamo le videochiamate tante volte al giorno.

La mia mamma ha preparato tante nuove specialità, quelle  che però mi sono piaciute in particolar modo sono state le lasagnette al pesto, ho fatto due bis. In questo periodo ho fatto anche tanta attività fisica in casa con l’aiuto di mio padre e poi sono stato molto di aiuto aiutando a riordinare e mettere la spesa a posto.

44

In questo periodo, più di altri, mi è sembrato necessario ascoltare tutti i giorni il Tg per vedere se la situazione migliorava, con la speranza che tutto tornasse al più presto alla normalità e non sentire più parlare del coronavirus.

Nei mesi scorsi era naturale uscire il sabato in pizzeria o andare al McDonald’s, ora invece non vedo l’ora che arrivi il momento in cui ci ritorno. Per quanto riguarda il mio modo di essere non mi sento tanto cambiato, sono il solito LORIS.

Loris

5^ B

 

45

RESTIAMO A CASA    File audio

Un metro di distanza

non crea lontananza.

Noi siamo più felici

se restiamo tutti amici.

Mettiamo la mascherina

e usiamo l’amuchina.

Laviamo le mani

per vederci anche domani.

Dobbiamo collaborare

per poi ricominciare.

Insieme ce la faremo

e non ci arrenderemo.

46

Togli la corona

Valentina ti stona.

Abbassa la cresta

Francesco ti taglia la testa.

Vai via di qua

Liliana ti manda nell’aldilà.

Francesco L., Liliana, Valentina

5^ A

 

 

 

47

LA MIA CLASSE

Chiacchierone, divertente

ecco qui quello che vuole essere il vincente.

Eliseo compagno di banco, quello che vuole tutto da me 

ecco perché per ringraziarmi mi dice fratè.

Certo che lo ricorderò il suo carattere arrogante 

perché lui vuole sempre un aiutante.

A scuola con me è gentile 

ma in giro è maschile. (Liliana)

Giuseppe un ragazzino vivace,

grazie a questa qualità è benvoluto da tutti.

Lui è iperattivo,

questo lo rende un ottimo amico.

Anche davanti alle difficoltà

48

sempre avanti nella vita va. (Gabriel)

Il mio amico Daniel è dolce e amichevole,
anche se ci divideremo

non mi scorderò la sua dolcezza
e la tanta tenerezza.
In questi cinque anni mi è sempre stato accanto.
È un vero amico
e merita di avere un bene infinito. (Ileana)

Ricorderò sempre il mio amico Carlo,

il suo coraggio, la sua adrenalina e

la sua vivacità nell’affrontare ogni ostacolo.

Io gli sono stato sempre vicino

per fargli compagnia.

Lui è come un fulmine,

corre tanto e io non gli riesco a stare dietro. (Michele)

49

La mia amica Valentina

è solare e carina.

Mi fa sorridere e gioire,

quando mi fa i regali 

mi fa addolcire. (Donatella)

Uno di noi è Marco

abbiamo imparato a conoscerlo

in questi cinque anni

divertente, vivace,

e un po’ pazzerello.

Mi ricorderò sempre di lui. (Antonelia)

Miriam è molto dolce,

come una caramella

ed è anche molto bella.

50

Quando cambierò scuola non la dimenticherò

sappiate che sempre la ricorderò! (Martina)

Francesco M., un bambino timido, ma coraggioso,

per niente noioso.

Ama giocare in compagnia,

e in completa frenesia.

È un curiosone,

golosone.

In questi anni ha strappato un sorriso a tutti,

ha seminato e raccolto i suoi frutti. (Eleonora)

Francesco L., simpatico e sorridente, 

non lo dimenticherò mai 

per la sua amicizia così divertente. 

Gli mando un forte abbraccio

per dargli sempre coraggio. (Aurora)

51

Di Michaela ricorderò la sua felicità

come anche la sua serenità.

Io andrò in prima media ma non la dimenticherò

e penso anche che le mancherò.

Spero proprio che ci rivedremo

così ci abbracceremo e baceremo. (Giorgio)

Ricordo Andrea 

quando progettava i suoi piani di sabotaggio,

quando mi diceva le bugie sulla sua vita.

Io sapevo che erano invenzioni

e, molto interessato, lo lasciavo parlare.

Nei miei confronti è sempre stato un bravo ragazzo. (Michele)

Lui è Giorgio

curioso, divertente e intelligente.

A volte fa un po’ il burlone.

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Lo ricorderò per sempre per il suo grande cuore. (Michaela)

Aurora

dolce e amichevole.

Con lei scherzo e sorrido 

di meglio non vorrei.

Da cinque anni è mia amica, 

per sempre ci vedremo

anche quando adulti saremo. (Francesco L.)

Donatella è la più bella,

è una simpatica donzella. 

Ha un viso sorridente 

ed è molto divertente. 

Ha due grandi occhioni 👀 

belli, dolci e marroni. (Valentina)

53

La mia amica Eleonora 

mi riscalda come il sole 

in una giornata invernale,

poi mi rinfresca come l’acqua 

in un caldo pomeriggio.

Mi ricorderò sempre di lei. (Francesco M.)

Il suo nome é Martina 

dolce come una Nutella.

È simpaticissima e disponibile, 

quando ho bisogno d’aiuto è super comprensibile.

Corre come Flash

e la invidio per questo. 

È un misto fra il dolce e l’aspro

ma io l’accetto per com’è

perché una amica vera è. (Miriam)

54

La mia cara amica Antonelia, 

le voglio bene per quello che è.

Se potessi prendere un arcobaleno

dipingerei con i suoi stessi colori la sua bellezza.

Quando lei avrà bisogno di me,

io sarò sempre con lei. (Marco)

Il suo nome è Ciriaca, 

sempre con la battuta pronta 

Vivace e simpatica 

Un gran bene le voglio

In prima media le auguro tanta fortuna

come quella che dà un quadrifoglio. (Miriam)

Michele un amico serio,

scherzoso

simpatico al tempo giusto. 

55

Ti aiuta sempre quando hai bisogno. (Carlo)

Il suo nome è Ileana 

è una ragazzina molto brava 

dolce e tranquilla

sembra proprio una camomilla. 

Ricorderò sempre la sua dolcezza

perché mi ha riempito il cuore di purezza. (Daniel)

Ecco Vanessa

dolce, solare

e tranquilla.

Tutti noi le vogliamo bene

e resterà sempre una nostra amica. (Antonelia)

Il suo nome è Gabriel,

amico bravo

e generoso.

56

Lo ricorderò

sempre pronto

ad aiutarmi nei momenti di difficoltà.

Ricorderò

il suo sorriso simpatico. (Giuseppe)

Liliana ballerina

vuole stare in compagnia.

Non le serve aiuto

perché è intelligente. 

La ricorderò

per tutte le volte che i lavori le ho copiato. (Eliseo)                              5^ A

 

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Antonio P. carissimo, mio compagno di gioco e di banco,

è stato bello sederti accanto.

La tua generosità e la tua dolcezza 

sono sempre stati una certezza.

Sei un bambino allegro e spiritoso 

ed io di te sono orgoglioso.

Sarà triste perciò salutarsi,

ma son sicuro che riusciremo di nuovo ad incontrarci.

Leonardo

5^ B

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LA CLASSE NELLA MIA STANZA

 

Cambia tantissimo da virtuale a normale.

Un aspetto positivo è che non devo fare tanta fatica a scendere da casa, andare fino a scuola…

Un aspetto negativo è quello che mi devo alzare ogni mattina alle 9 e fare colazione più veloce che posso. Mi sento tutto scombussolato con la vita, anche perché la mia mamma mi sveglia sempre alle 9, anche quando le lezioni si fanno più tardi. 

Antonio C.

Io mi vesto sempre col pigiama

Mio fratello mi chiama 

Interrogazioni e verifica

E penso a una classe magnifica

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Ultimamente siamo chiassosi

E con le maestre siamo affettuosi

Mi mancheranno le ricreazioni

Tra litigi e abbraccioni

La scuola è come la mia vita 

I compagni ti aiutano quando sei in crisi

Ma in questo momento è una classe indecisa 

Siamo arrivati in quinta elementare 

E c’è ancora da studiare 

Mi mancheranno gli insegnanti

Sono stati cinque anni abbondanti 

Noi stiamo in lontananza 

Questa è la classe dentro la mia stanza

Nicola

 

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A scuola  eravamo tutti insieme, parlavamo, giocavamo e facevamo la ricreazione, insomma ci divertivamo. Ora è brutto stare a casa, fare  la video lezione a distanza, spesso parliamo contemporaneamente, invece a scuola era più bello perché alzavamo la mano.

Antonio P.

Sono passati ormai 3 mesi da quando il covid-19 ci ha portato in quarantena e la vita di tutti noi è cambiata per sempre quindi anche la mia classe è finita nella mia stanza.

All’inizio eravamo tutti emozionati: era bello vedersi attraverso uno schermo, era bello poter alzarsi la mattina tardi, ed era bello fare la colazione con tutta la mia famiglia senza andare di fretta e aver paura di fare tardi a scuola.

Ma ben presto mi sono reso conto che di bello c’era poco. La mia classe era nella mia stanza, le voci dei miei compagni si

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accavallavano e così le maestre ci hanno detto di disattivare l’audio, quindi non ho potuto più sentire la vocina sottile dei compagni che chiacchieravano.Non ci sono state più ricreazione, il momento che io adoravo perché adoravo parlare e confidarmi in 10-15 minuti; e so che non sarà mai più così perché anche quando ritorneremo a scuola staremo sempre a un metro di distanza; ma la cosa che mi fa più male è di non poter concludere questo percorso senza nemmeno un abbraccio. Inoltre, fare video lezioni è diventato stressante: le maestre si sforzano ed hanno tantissima pazienza, ma spesso internet non funziona e quindi non riesco a capire tutto. Poi ci sono i miei fratelli anche loro si collegano per le video lezioni ed ogni giorno facciamo a gara a chi si alza prima per avere il computer disponibile, per esempio oggi mi sono dovuto collegare con il cellulare di mia madre.

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Insomma, il coronavirus ci toglie l’aria con le mascherine ma anche nella nostra vita (il nostro peggior nemico).

Vincenzo

La mia classe è molto cambiata da quando usiamo Classroom, è diventata più chiassosa.

Secondo me, l’aspetto positivo è che si studia come sempre, ma l’aspetto negativo è che mi manca la ricreazione e le mie amiche e amici.

Il trasferimento da scuola a casa non mi va bene, a scuola c’erano i miei amici, adesso non c’è nessuno. Durante le video lezioni, poi, alcune volte mia madre passa da dietro e mi fa il letto, altre volte, invece di stare nella mia stanzetta, sto nel salone e mio padre si siede sul divano. Quando finirà questa pandemia riabbraccerò tutti i miei compagni.

Martina

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Nelle lezioni normali, ci possiamo vedere realmente e non tramite webcam. Tu parli con qualcuno e ti sente solo lui. In video lezione, invece, c’è una sensazione molto strana, dici *a* e tutti sentono, questa è una parte negativa. Quando se ne va la connessione poi è un problema perché puoi saltare la video lezione, mentre con la classe normale queste cose non succedono, al massimo non vai a scuola per una nevicata esagerata o una grandine. Una parte positiva è che ci concentriamo meglio stando a casa ed è più confortevole. 

Salvatore

Per me la classe a distanza è stupenda perché…

Perché ci sono i propri spazi grandi e piccoli.

Però ci sono anche cambiamenti; la ricreazione purtroppo non si può fare insieme ma da soli e questa cosa mi fa sia dispiacere che arrabbiare.

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Altri cambiamenti proprio i miei!

Sono diventato un po’ più esperto dell’informatica.

Poi la nostra classe da essere chiassosa è diventata calma e matura.

Anche quelli un po’ vivaci sono diventati più tranquilli.

Ci sono però anche delle distrazioni. A qualcuno passa la madre con il grembiule pronta per friggere alle nove di mattina; ad altri passa il fratello in canottiera, a me per esempio passa mio padre che prende i giubbotti.

Bé però ci sono anche cose negative. Quando finiscono tutte le video lezioni sei solo e non sai cosa fare, ci sono i problemi di connessione, quando qualcuno parla e ha problemi di connessione si sente a scatti e io per questa cosa sono triste, non sentire i miei amici che parlano.

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Diciamo però che sia la classe in stanza che la scuola in carne d’ossa sono due cose uguali e istruttive…. TO BE CONTINUED

Marco

Quando accendo il computer entro in un mondo virtuale, vedo i miei compagni ogni mattina ed iniziamo a lavorare, ci vediamo attraverso una webcam e parliamo grazie ad un microfono.

Tutto mi sembra così irreale eppure è la cruda verità che stiamo vivendo in questi oscuri mesi.

Siamo più uniti di prima, pronti ad affrontare di tutto, ormai non ci spaventa più niente e con armonia ci accingiamo a 

passare ogni video lezione. Per me è meglio stare a scuola tra banchi e astucci, ascoltando le lezioni dal vivo, a casa ci sono molte distrazioni anche se però restiamo con la nostra famiglia.

Sempre dietro di me passa mia madre che aggiusta il letto, 

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mia sorella che finge di essere me, e mio padre che finisce il lavoro e  mi dà un bacio.

Presto finirà tutto e torneremo alla nostra vita normale e finalmente andremo avanti. ANDRÀ BENE 

Natalia

Eravamo una classe come tutte le altre, ma un giorno una malattia ci ha divisi.

Ora facciamo le video lezioni dal computer. Le cose che odio di più sono che non possiamo abbracciarci e parlare senza interruzioni di rete, stare da soli in casa, non fare niente da mattina e sera. Ora mi sembra di essere sola e triste, 

passare le giornate e non avere niente intorno. La cosa che mi può tirare su il morale è stare con la mia famiglia. Mi fa ridere anche quando sono insieme ai miei amici in videochiamata. 

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La classe per me ora è diversa perché non c’è più armonia tra noi. Quindi la preferivo come prima.

Silvia

La didattica a distanza ha dei pregi e dei difetti. Un pregio è che puoi avere uno spazio tutto per te; i difetti sono che con i compagni si sente un chiasso da farti scoppiare i timpani, ci sono problemi di connessione, qualcuno non sente e quindi è difficile seguire e, infine, quando la lezione finisce ti senti solo e ti viene voglia di chiamare qualcuno per giocare o fare qualcos’altro.                      

La classe è cambiata diventando più tranquilla e forse anche 

più attenta alle lezioni perché gli orari sono diminuiti e si fa meno fatica.  

Pietro

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Da un giorno all’altro ho trovato la mia classe nella mia stanzetta, tramite un PC, un tablet o un telefono.

Abbiamo iniziato parlando di come fosse successo tutto questo, di come il COVID 19 avesse capovolto tutto il nostro mondo nell’arco di 2 giorni.

All’inizio l’idea di fare lezione a casa mi piaceva, ma ora non mi piace poi così tanto.

Mi manca vedere i miei amici dal vivo, mi manca sentire il chiacchierio dei miei compagni in sottofondo mentre le maestre spiegavano le lezioni, mi manca andare a mensa e parlare con i miei amici.

Durante le lezioni non voglio essere disturbata da nessuno, a volte mio fratello viene e vuole che mi metta a giocare con lui ma io gli dico che non posso.

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Ma un lato positivo di tutto questo è che possiamo fare le video lezioni dove vogliamo, che possiamo sederci dove e come vogliamo. Possiamo rimanere col pigiama o metterci solo la maglietta.

Spero che tutto questo finisca il prima possibile.

Daiana

Dalla chiusura della scuola a causa del covid-19, la campanella dell’inizio delle lezione non suona più a scuola, ma a casa nella mia stanza. Siamo a casa da diversi mesi e tutte le lezioni avvengono in modalità online. Tutto è strano, prima volevo stare a casa per non alzarmi presto al mattino.

Adesso rimpiango un po’ i bei momenti vissuti a scuola con i miei compagni di classe e le mie maestre. Adesso con le lezioni online ci riuniamo tutti insieme come facevamo a scuola per seguire le lezioni e aiutarci a vicenda.

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È davvero bello come la scuola possa unire così tanto in questo momento gli alunni con le insegnanti.

Nancy

Quest’anno è molto strano perché a causa del coronavirus, una malattia che ha causato migliaia di morti in tutto il mondo, ci siamo dovuti adattare alla didattica a distanza. In classe era bellissimo, potevamo parlare di persona, qui invece

in “diretta” per parlare bisogna organizzarsi su quale link entrare. È tutto molto frenetico e la lezione dura un’ora,

quindi le maestre devono spiegare più velocemente e, per chi non ha una buona connessione internet, va tutto a scatti e il suono si sente a malapena. In classe avevamo la lavagna che non si poteva togliere, qui invece dobbiamo essere più veloci, perché a causa del tempo le presentazioni durano 10 minuti. 

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Inoltre, chi usa il telefono ha sempre problemi con la webcam che si disattiva automaticamente quando andiamo a svolgere un compito e quindi si deve arrangiare e scrivere sul quaderno ed io ora non so più quando fare merenda a causa delle lezioni continue.

I compiti sono l’aspetto più facile perché grazie alla tecnologia, i compiti sono più facili da svolgere,invece a mano ti stancavi più facilmente. Del resto va tutto ok, ma spero di non iniziare la scuola secondaria di primo grado in video lezione.

Domenico

La mia classe è molto vivace, ma in questo periodo si è calmata dato che stiamo a casa, per questo virus che ha colpito l’Italia. 

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Ci sono stati molti cambiamenti, a scuola non parlavamo tutti contemporaneamente, ma durante queste video lezioni accade spesso. È molto strano stare a casa e non poter abbracciarci. Le cose negative sono molte e positive sono poche. Le negative sono vedere i genitori che passano dietro di noi e a me dà fastidio, non sentire bene le voci dei compagni o Internet che non funziona bene; l’aspetto positivo è il fatto di fare le video lezioni per comunicare anche con i compagni e fare i compiti.

Gianluca

Quando ero  a scuola mi divertivo tanto con i miei amici, ma  dopo dopo circa 5 mesi è arrivato il virus covid-19 che ci ha 

impedito di stare insieme a scuola e a quel punto le maestre di tutta Italia hanno deciso di fare lezioni online. Io ho iniziato a fare video lezioni in ritardo per un problema.

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Ho provato una nuova esperienza e stando a casa ho pensato cose negative e positive. Quella positiva è che la mattina possiamo alzarci un po’ più tardi, la negativa è che capita che la connessione non va sempre bene, ma io penso che la scuola è la scuola.

Loris

A causa del coronavirus la mia scuola è chiusa da tre mesi.

Adesso è tutto più moderno e tecnologico, prima invece mi sembrava tutto antico.

Non ci sono più banchi, né sedie e neppure la lavagna, ma solo pc, mouse e cellulari.

Mi piace stare a casa comodo in pigiama, alzarmi tardi e fare colazione tranquillo mentre la maestra spiega.

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Mi dispiace però vedere i miei compagni dietro lo schermo di un pc, non poterli abbracciare e scambiarci la merenda come accadeva prima.

Però son sincero questo modo di imparare lo preferisco di più e non voglio che finisca mai più.

Roberto

Prima del 5 marzo noi eravamo liberi di correre, di saltare e di andare senza mascherina, poi è arrivato il virus e noi siamo stati costretti a fare la video lezioni.

Le video lezioni sono state molto utili in questo periodo difficile perché abbiamo continuato a studiare e a imparare. All’inizio era bellissimo seguire le lezioni con il pc e io non trovavo difetti alle lezioni. Adesso però mi accorgo che quando va via la connessione sei tagliato fuori da tutto e diventa difficile recuperare i compiti. 

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Inoltre, è stancante stare sempre attaccato con gli occhi al pc perché diventano rossi e si stancano però i nostri genitori non si lamentano.

Giulio

TUTTO È COMINCIATO COSÌ… 

Tutto è cambiato da quel fatidico giorno. Ieri ero in classe, oggi sono nella mia cucina. Il coronavirus ha colpito anche l’Italia. Il primo contagio qui al sud avvenne a Taranto perciò si decise di chiudere tutte le scuole dei comuni in provincia di codesto paese. Erano le vacanze di Carnevale, perciò le prolungammo di qualche giorno. Quando si scoprì che ogni regione italiana aveva almeno un contagio per ognuna, e che non c’erano progressi rilevanti circa il vaccino contro il virus, si prese una strana decisione … 

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ORA SI CAMBIA!

Si prese la decisione di fare lezioni da casa attraverso le piattaforme di classroom e meet. Abbiamo continuato con questo metodo fino alla  fine dell’anno. Ma… 

ASPETTI POSITIVI E NEGATIVI DEL CAMBIAMENTO

Non è tutto rosa e fiori. Un aspetto negativo della situazione è che, dato che facciamo un’ora di lezione al giorno i compiti sono aumentati; il lato piacevole invece è che posso alzarmi, ogni tanto, più tardi del solito avendo la prima lezione alle 9:30. 

QUEST’ANNO COSÌ, IL PROSSIMO… COME SARÀ?

Alcune notizie dicono che per il prossimo anno scolastico tra i banchi e la cattedra ci dovrà essere almeno 1 m di distanza, gli alunni, le insegnanti e tutto il personale scolastico dovrà indossare una mascherina, eccetto per il pranzo e la merenda.

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Solo i bambini dell’infanzia non dovranno indossarle. Sono alte le probabilità di dividere le classi in 2 gruppi, uno che fa lezione da casa e un altro in classe e che i banchi saranno circondati da plexiglass. Ma non tutto è sicuro, e, se potessi scegliere, preferirei conoscere i miei nuovi compagni

di persona, dato che io frequenterò la scuola secondaria di 1° grado e sarà tutto nuovo. Però la scuola, virus o no, sarà sempre la scuola! 

Marianna

5^ B

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