Un tuffo nella preistoria

by Patrizia

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Un tuffo nella preistoria

  • Joined Jun 2020
  • Published Books 2
Un tuffo nella preistoria by Patrizia - Ourboox.com

Una mattina aprendo gli occhi mi sono trovata improvvisamente nella Preistoria all’epoca dell’Homo Sapiens;avevo un vestito di pelle e i capelli lunghi. Guardandomi intorno mi sono resa conto che vivevo in un villaggio con capanne costruite con pelli di animali.

Mio papà mi chiese se volevo andare a cacciare con lui…io ero molto felice perchè sapevo che nel Neolitico le donne e gli altri bambini non andavano a cacciare.

Da lontano abbiamo visto un mammut, abbiamo iniziato a rincorrerlo

ma quando si è accorto che lo stavamo seguendo ha iniziato a correre più veloce di noi e ad un certo punto non lo vedevamo più…

abbiamo continuato a cercarlo ma non l’abbiamo più trovato.

Per fortuna quando siamo tornati al villaggio le donne e gli altri bambini avevano raccolto:bacche, funghi, frutta e verdura…meno male così anche quel giorno il pranzo era assicurato!

Dopo questa bellissima giornata riaprendo gli occhi mi sono ritrovata nel mio letto.

Camilla

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Un tuffo nella preistoria by Patrizia - Ourboox.com
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Sono nato 200.000 anni fa, mi chiamo Thomas, ho un cervello molto grande, rispetto agli altri uomini della Preistoria; sono molto alto e intelligente e per questo riesco a fabbricare oggetti molto utili per cacciare, come il bulino e gli arpioni per fare una buona pesca che adoro come cibo.

Sono anche un bravissimo artista, perché faccio dei murales molto creativi.

Io vivo in una grotta con la mia famiglia e ho un figlio molto birichino e una moglie.

Un giorno, mi resi conto, che mio figlio era scappato dalla caverna, forse erano andato a prendere legna per il fuoco o

forse erano andato a prendere un po’ di bacche da mangiare così chiesi a mia moglie:

Dov’è nostro figlio? E lei rispose: – Non lo so, pensavo fosse con te.

Cosi’ iniziammo a cercarlo, preoccupati.

Intanto cercando, abbiamo trovato le sue impronte, che abbiamo seguito lungo il sentiero, che ci ha portato vicino ad una capanna di pelle di animale.

Il nostro piccolo monello, si erano costruito una capanna da solo, per trascorrere la notte, perché non trovava più la strada di casa.

Quando arrivammo, ci abbracciò fortissimo perché si era spaventato, pensando che non avrebbe più trovato la strada di casa e poi perché c’erano animali pericolosi come il bisonte.

Infine l’abbiamo riportato a casa e lo abbiamo castigato per non averci avvisato che sarebbe uscito di uscire dalla caverna, ma fieri perché erano riuscito a proteggersi.

Thomas

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