SCUOLA DI MAGIA E STREGONERIA DI HOGWARTS
Direttore: Albus Silente
(Ordine di Merlino, Prima Classe, Grande Esorcista, Stregone
Capo, Supremo Pezzo Grosso, Confed. Internaz. dei Maghi)
Caro signor Potter,
siamo lieti di informarLa che Lei ha diritto a frequentare la Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts.
Qui accluso troverà l’elenco di tutti i libri di testo e delle attrezzature necessarie.
I corsi avranno inizio il 1° settembre. Restiamo in attesa della Sua risposta via gufo entro e non oltre il 31 luglio p.v.
Con ossequi,
Minerva Mcgranitt
Vicedirettrice
LISTA DELLE COSE DA PORTARE
Uniforme
Gli studenti del primo anno dovranno avere:
Tre completi da lavoro in tinta unita (nero).
Un cappello a punta in tinta unita (nero) da giorno.
Un paio di guanti di protezione (in pelle di drago o simili).
Un mantello invernale (nero con alamari d’argento).
N.B. Tutti gli indumenti degli allievi devono essere contassegnati da una targhetta con il nome.
Libri di testo
Tutti gli allievi dovranno avere una copia dei seguenti testi:
Manuale degli incantesimi, Volume primo, di Miranda Gadula.
Storia della Magia, di Bathilda Bath.
Teoria della Magia, di Adalbert Incant.
Guida Pratica alla trasformazione per principianti, di Emeric Zott.
Mille erbe e funghi magici, di Phyllida Spore.
Infusi e pozioni magiche, di Arsenius Brodus.
Gli animali fantastici: dove trovarli, di Newt Scamandro.
Le forze oscure: guida all’autoproduzione, di Dante Tremante.
Altri accessori
1 bacchetta magica.
1 calderone (in peltro, misura standard 2).
1 set di provette di vetro o cristallo.
1 telescopio.
1 bilancia d’ottone.
Gli allievi possono portare anche un gufo, OPPURE un gatto, OPPURE un rospo.
SI RICORDA AI GENITORI CHE GLI ALLIEVI DEL PRIMO ANNO NON È CONSENTITO L’USO DI MANICI DI SCOPA PERSONALI.
…ECCO INVECE COSA NOI CI
PORTEREMO, NELLA VALIGIA CHE
STIAMO PREPARANDO DA
CINQUE ANNI, PER
L’AVVENTURA CHE INIZIEREMO ALLA
SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO
GRADO…
Ci sono state persone che! …..
Ci sono state persone in questi grandi 5 anni che non dimenticherò mai, un ricordo che porterò anche alle medie.
Il ricordo che porterò alle medie sono le mie insegnanti.
- La maestra Antonella ci ha sempre aiutati, dato consigli e ci ha incoraggiata.
- La maestra Rossella in ogni difficoltà mi hai sempre aiutato.
- La maestra Cristina e la maestra Marta.
- Grazie maestra Denise sei una nuova maestra ma sei speciale.
- Grazie maestra Alessia e maestro Paolo.
Grazie
Abigail
5 ANNI PASSATI INSIEME!
Un momento particolare in questi 5 anni l’ho incontrato in prima elementare, il primo giorno di scuola.
Le maestre ci hanno fatto scegliere con quale compagno stare nel banco.
Io non sapevo con chi sedermi quindi ho aspettato che si sedessero tutti così io avrei potuto sedermi con il compagno o compagna che rimaneva da sola. (credo sia stato così!)
Maria Adele era rimasta da sola e quindi mi sono seduta con lei. Dal primo momento mi è sembrata simpatica e quindi facevo di tutto per essere simpatica io a lei.
Alla fine siamo diventate migliori amiche e abbiamo litigato poche volte.
Ana Stankovic
I miei 5 anni alle Rosmini
Mi sembra molto strano che siano già passati 5 anni, è incredibile.
In prima non conoscevo nessuno, per farmi degli amici ho cominciato a baciare tutti, sono diventato il “baciatore”, ma in seconda ho smesso.
In terza è successo un fatto grave: è scomparso l’astuccio di Irene. Si era scatenato il caos, abbiamo rischiato grosse punizioni ed io per salvare la situazione mi sono preso la colpa. La maestra Antonella non ha creduto che io l’avessi fatto, in accordo con la mia mamma mi ha fatto mettere “sotto interrogatorio” e quindi io ho confessato di non aver commesso il “crimine”.
In quarta abbiamo fatto una gita bellissima a Torino , abbiamo dormito lì una notte, visitato la città ed è stato super fantastico.
Siamo arrivati in quinta, sembrava tutto normale, ma dopo le vacanze di carnevale è scoppiata una pandemia e tutte le scuole sono state chiuse. Ci siamo abituati a fare la D.A.D., riusciamo a vederci tutti i giorni, parlarci e anche scherzare un po’.
Conclusioni ormai l’anno scolastico sta finendo, vorrei rivedere tutti facendo una bella festa per poterci salutare dopo tanti anni trascorsi insieme. Mi sono piaciuti questi anni alle Rosmini, ho imparato tante cose ed incontrato tante persone.
Ciao a tutti Ernesto
I LEGO A SCUOLA
Mi ricordo di quella volta che facemmo per la prima volta robotica, era bellissimo.
Ogni settimana aspettavo con ansia di giocare con quei mattoncini di plastica motorizzati che potevamo far muovere a nostro piacimento, ma dovevamo sempre seguire il manuale d’assemblaggio e un pezzo fuori posto poteva impedire di far muovere i meccanismi.
Fortunatamente io giocavo con i Lego da quando avevo 2 anni e quindi sapevo come comportarmi e come assemblare un po’ più velocemente di altri che forse ci avevano giocato poco.
La parte più bella fu quando noi dovemmo inventare e creare una nostra “opera” ma per me non era così facile perché io ero abituato ad altri tipi di pezzi perché avevo praticamente solo quelli della serie “LEGO STAR WARS” e quindi ebbi un po’ di difficoltà ma comunque ci riuscii e mi divertii tantissimo e se potessi rifarlo lo rifarei subito.
Gabriele
La gita a Torino della quarta elementare
Un ricordo molto bello di questi cinque anni di scuola elementare, per me è quello della gita scolastica a Torino.
In quarta elementare, a fine anno scolastico, siamo andati in gita a Torino per visitare la città, vedere il museo Egizio e fare nuove esperienze. Abbiamo dormito lontani da casa. Per me non era la prima volta, ma ero comunque emozionata, perché ero con i miei compagni di classe e senza genitori.
Mi sono divertita molto perché ho visitato Torino per la prima volta. Mi è piaciuto molto prendere il treno da sola e dormire nei letti a castello.
Ognuno di noi ha scoperto cose nuove dei compagni e ci siamo conosciuti meglio.
Mi sono sentita emozionata e “grande” a visitare una città e comprare oggetti, che ancora oggi tengo per ricordo.
Mi è piaciuto molto anche visitare il museo Egizio, ricco di reperti archeologici, tra cui le mummie imbalsamate e reperti antichi.
Irene
LA SCUOLA E’ FINITA
Io ho cominciato a frequentare la Scuola Primaria “A. Rosmini” in quarta elementare.
Mi sono sentita bene fin dal primo giorno di scuola sia con i compagni che con le maestre.
Mi è sembrata subito molto simpatica la maestra Antonella che è divertente anche se, quando si arrabbia, è molto severa.
Ha i capelli lunghi e ricci e si passa spesso la mano sul ciuffo per spostarlo da una parte all’altra.
La maestra ha i capelli di colore nero, grigio e bianco, ma non se li tinge perché si piace e ha ragione perché sta bene così.
Mi fa ridere quando dice : Statt citt bella bel !
La scuola primaria ormai è finita , il prossimo anno scolastico sarò alla scuola media !
Mi mancheranno tutte le maestre e i compagni, ma soprattutto la maestra Antonella e Ksenia che in questi due anni è diventata la mia migliore amica.
Angelica Dalla Vecchia
LA VALIGIA DEI RICORDI
Nella valigia dei ricordi di questi miei anni trascorsi alla scuola Primaria Rosmini, metterei tutti i miei compagni e le mie maestre, perché con loro ho passato 4 anni molto belli, in cui ho potuto crescere, imparare tante cose e fare tante amicizie.
L’esperienza più importante per me è stata in tecnologia con la maestra Antonella che, sapendomi prendere pian pianino rispettando i miei tempi, mi ha insegnato ad usare il computer e i vari programmi.
Da Febbraio, non potendo più frequentare la scuola per la pandemia del Coronavirus, ho dovuto seguire le lezioni online, capendo quanto importanti siano stati i suoi insegnamenti, che mi hanno resa più sicura e autonoma nella gestione delle lezioni e dei compiti da svolgere, permettendomi così di arrivare alla scuola media più tranquilla avendo già acquisito questa abilità!
Ksenia
LA NUOVA SCUOLA
Il primo giorno di quinta è stato anche il mio primo giorno di scuola alle Rosmini.
È stato un po’ strano perché una settimana prima dell’inizio i miei genitori mi hanno detto che non sarei più andato nella scuola di Centrale di Zugliano.
Io ero triste e arrabbiato perché è brutto cambiare poco prima di cominciare un nuovo anno.
Quando sono entrato a scuola sapevo che avrei trovato tre compagni di classe con cui gioco a calcio nel Concordia e loro mi hanno aiutato ad ambientarmi.
Ad attendermi davanti alla porta della nuova classe ho trovato anche un cartellone con disegnato un super eroe con un simbolo di un cinque che raffigurava la classe quinta: questo cartellone era per darmi il benvenuto nella nuova classe.
Le mie emozioni in quel momento erano di imbarazzo perché non conoscevo quasi nessuno, però poco dopo mi sono trovato subito bene.
Il secondo quadrimestre è stato inaspettato perché è arrivato il coronavirus e abbiamo fatto una scuola diversa: la didattica a distanza.
La didattica a distanza è strana perché si possono vedere solo i compagni e le maestre attraverso uno schermo e secondo me e meglio fare lezione in classe perché si possono vedere i compagni faccia a faccia.
Ora ho quasi finito la quinta e non so ancora come sarà alle medie ma spero che siano divertenti e utili come le elementari.
Leonardo Dalla Vecchia
RICORDI DELLA SCUOLA PRIMARIA
In questi anni ho avuto molte emozioni, belle e brutte: una delle cose più belle è stato conoscere i miei
compagni. Con quello che ho legato di più è stato il mio migliore amico Tommaso. L’ho conosciuto in prima elementare e mi ha sempre sostenuto quando ero triste, quando ero in difficoltà insomma per me è stato un fratello come lo è adesso. Invece con le ragazze mi sono avvicinato soprattutto a Maria Adele, Viola ed Ana.
La gita che mi è piaciuta di più e stata Torino. Dormire una notte fuori con la mia scuola è stato fantastico!
Mi ricordo i letti a castello, la Mole Antonelliana, il museo del cinema e quello Egizio.
Gli anni che mi sono piaciuti di più sono stati la quarta e la quinta elementare perché pieni di risate, ma anche gridate!!!!!!
Questi cinque anni mi hanno insegnato che studiare è importante nella vita e soprattutto in questi ultimi mesi
in preparazione alle medie.
Quest’ultimo anno ho maturato molto quindi ci terrei a ringraziare le mie maestre per avermi aiutato quando ero in difficoltà. Faccio un augurio ai miei compagni che inizieranno le medie e spero che facciano nuove conoscenze in questo percorso scolastico che ci è estraneo.
Vorrei restare un altro anno con voi ma è tempo di andare.
Saluto tutti i miei amici che mi sono stati accanto durante questi cinque anni e auguro il meglio a tutti!!!
LUIGI NUNES
IL MIO PASSATO
Se devo raccontarvi tutto ciò che ho passato in poche parole stiamo qua fino a notte..(anzi perdo il fiato).
Però riassumendo ogni anno cosa c’è stato di importante posso farcela:
allora da cosa cominciamo? Ah si dalla prima elementare! Beh in prima elementare ho iniziato a conoscere “il mondo dei grandi”; infatti imparai le tre cose fondamentali per andare avanti negli anni futuri: leggere, scrivere e un po’ contare.
Ora passiamo alla seconda: beh in secondo avevo già cambiato una maestra… è arrivata la maestra Rossella. Oltre a questo penso che non ci sia stato nulla di importante oh almeno non ricordo..
Quindi direi di passare alla terza: in terza si iniziava a studiare duramente!!Infatti è stato l’anno che mi ha fatto crescere di più, capendo cosa ci poteva conservare il futuro.
Seguendo c’è stata la quarta: ormai mancava pochissimo alla fine della scuola primaria. Ero un po’ triste al pensiero di lasciare i miei compagni le maestra e la scuola in se ,ma è così appena ti abitui subito lo lasci.
Infine c’è l’anno che era quello che mi impauriva fin dalla prima elementare!!
Che a dir la verità è passato più o meno liscio.
La quinta elementare è stato un anno un po’ strano perchè metà anno lo abbiamo passato a casa davanti uno schermo,per colpa di questa pandemia. Adesso manca poco alla “scuola dei super grandi”:
vi auguro a tutti tre anni bellissimi alle medie.
Maria Adele Casa
IL RICORDO
UNO DEI RICORDI PIU’ BELLI DEI 5 ANNI DI ELEMENTARI
LA GITA AL CASTELLO DI MAROSTICA
Un giorno io e i miei compagni di scuola siamo andati insieme agli insegnati a fare una gita al Castello di Marostica.
Siamo andati lí con un autobus, quando fummo arrivati entrammo nel castello e lì ci furono delle guida che ci spiegarono delle cose sul castello e sulla sua antica storia.
Le guide ci proposero un gioco da fare, e ci spiegarono in cosa consisteva il gioco:
-Il gioco era semplice, per prima cosa dovevamo dividerci in gruppi di 4-5 bambini, e ad ogni gruppo veniva dato un nome.
-Il primo gruppo che avrebbe trovato un animale mitologico (un animale con parti di altri animali) avrebbe vinto!
Per rendere il gioco un po’ più intrigante ci vennero dati degli “enigmi” che alla fine risolti ce ne davano altri e che quei altri pian piano ci conducevano a trovare l’ animale mitologico del Castello Di Marostica.
Il gioco all’ inizio spiegato sembrava un gioco da ragazzi ma non fu così semplice come celo aspettavamo….
Dopo molti ma molti minuti un gruppo riuscì a trovare l’animale mitologico ancora a noi sconosciuto.
Ed era sempre stato sotto i nostri occhi! L’animale mitologico era stato rappresentato in un dipinto.
A noi fu detto che quel animale mitologico si chiamava Basilisco.
Un animale mitologico capace di pietrificare ogni essere vivente con un solo sguardo diretto negli occhi.
Poi dopo la visita al Castello di Marostica ci siamo fermati nella parte inferiore del castello per fare ricreazione.
Quella piazzetta era fatta a tema di scacchi, e ci fu detto anche il perché:
Una leggenda narra che in quella parte inferiore del castello ci fu una partita a scacchi fra Rinaldo e Vieri per sposare Lionora la figlia del Governatore.
Chi avrebbe vinto avrebbe sposato Lionora e chi avrebbe perso avrebbe sposato la figlia più piccola del Governatore.
Dopo finita la ricreazione dovevamo scalare una collina per andare in un posto dove c’ era un bel panorama.
Dopo un quarto d’ora fummo finalmente giunti in cima, ma il posto in qui dovevamo entrare per vedere il panorama era chiuso!
Ma comunque anche lì dove eravamo c’ era un bel panorama.
Dopo ci siamo fermati un po’ per riposarci, dopo siamo scesi dalla colina e siamo entrati nell’autobus per ritornare a scuola.
Ho scelto questo argomento particolare che mi è piaciuto perché ho trovato bello il gioco che avevamo fatto sull’ animale mitologico, e perché mi è piaciuta la storia e la leggenda della “Città di scacchi” oppure piazza a scacchi.
Megan Godeni
Lavoro di Italiano
In questi anni ho imparato che se il primo giorno di scuola ti va bene con il compagno di banco non è detto che sia sempre così… Ti attende il cambio di posto!!!
Sembra una banalità, ma una delle cose che mi ricorderò è che durante il cambio dei posti, nel momento in cui la maestra diceva i nomi dei compagni, c’era più tensione che nel Far West prima degli spari.
Bisogna stare moooolto concentrati e incrociare bene le dita, non bisogna essere nemmeno ottimisti. Con il tempo ho capito che su questo non bisogna sperare, non si può fare molto.
Non so per certo se i miei compagni la pensino come me, ma di sicuro qualcuno avrà avuto la mia stessa esperienza. Qualcuno poi è stato più fortunato a finire in banco con il suo compagno/amico.
ORA, NON CHE IO NON MI TROVI BENE CON I MIEI COMPAGNI, SOLO CHE MI SAREBBE PIACIUTO CAPITARE PIU’ VOLTE CON UN MIO AMICO!
Invece spesso mi capitavano compagni con cui non avevo tanto da condividere, infatti la risposta delle maestre se qualcuno si lamentava era sempre la stessa: “Tanto non bisogna chiacchierare delle proprie cose, le coppie sono scelte a caso per ruotare”.
Samuele Barroccu
LUIGI
Luigi è un compagno che non dimenticherò mai. Luigi è uno di quegli amici che mi ha sempre accompagnato durante questi 5 anni di scuola elementare. Noi siamo come fratelli: facciamo tutto uguale e tutto insieme, ridiamo e scherziamo, andiamo in bici e a giocare a calcio, tifiamo entrambi la migliore squadra del mondo cioè la JUVE e passiamo interi weekend insieme. C’è una sola cosa oltre alla misura del piede che ci differenzia: L’ALTEZZA!!!
TOMMASO MULINARI
Ricordo
Sono passati 5 anni dal mio primo giorno di scuola, il tempo è passato velocemente.
Ricordo ancora il primo giorno, nella mia classe conoscevo pochi bambini, ma ho fatto in fretta a fare amicizia e li poterò sempre nel cuore.
Uno dei ricordi più belli è stato quando ogni volta la maestra Antonella ci dava il cibo dopo le verifiche.
La gita a Torino è stata una bella: la possibilità di uscire con i miei amici compagni, dormire via una notte senza genitori. Grazie maestre che ci avete dato questa opportunità.
Da questa esperienza di 5 anni porterò con me le sgridate della maestre, che mi hanno aiutato tanto, ma anche la loro dolcezza; ho imparato a stare anche con bambini che subito non conoscevo e mi facevano arrabbiare.
Ricordo con felicità i momenti in mensa a mangiare tutti assieme ed i giochi in palestra.
Mi sono divertita anche se non sempre ero felice di venire in classe.
Grazie di tutto
Valentina Agostini
GLI SPACCATUTTO
Era un semplice giorno, ero in terza elementare, un venerdì, io e la mia classe andammo a fare ginnastica, a metà ora dovevamo attraversare un percorso e lì io, Irene, Tommaso e Luigi buttammo (per sbaglio) tutto all’aria, faceva troppo ridere 😂 e, pure arrivammo per ultimi.
Mi ero divertita tantissimo, tanto da creare un gruppo con loro, e se avevamo buttato giù tutto, perché non chiamarci spaccatutto?
E lì si crearono ufficialmente gli spaccatutto, i 4 bambini che facevano troppo ridere, i popolari.
Però come tutte le cose belle anche questa finì. Erano passati un anno e mezzo ed 2 persone che per tanto tempo ho odiato hanno sciolto il nostro gruppo.
Erano 2 bambine, che erano molto, molto vanitose e, sfortunatamente conquistarono Luigi e Tommaso, non di cuore ma di sicuro pensavano che erano meglio di me e Irene allora loro 2 ci rimpiazzarono con i “Black and white “quanto le ho odiateee.
Io ed Irene eravamo le più arrabbiate del mondo! Però dopo un anno meno, dopo arrivò la quinta e lì io e Irene siamo tornate molto amiche di Luigi e Tommaso, stavamo per ricomporre il mitico gruppo e poi un strano virus inondò tutto il mondo e allora io penso che sia destino che non ci siamo ricomposti
Ho scelto questo aneddoto perché mi ha insegnato che le cose finiscono, che gli amori cambiano e questa storia mi ha aiutata a crescere e ad accettare queste cose della vita.
Viola
Published: May 30, 2020
Latest Revision: Jun 1, 2020
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