TESINA 3E

by Mariarca Gaglione

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TESINA 3E

  • Joined Apr 2020
  • Published Books 6
TESINA 3E by Mariarca Gaglione - Ourboox.com

INTRODUZIONE

Attraverso questo percorso didattico, ho voluto mettere in luce quanto la moda abbia sempre interessato gli adolescenti, soprattutto quando diventa possibilità di identificarsi in un certo stile. La moda ha condizionato il mondo: dall’arte alla letteratura, dalla musica allo spettacolo, dall’abbigliamento alla cura del corpo. La maggior parte dei giovani vuole essere alla moda o perlomeno ci prova.

Ho scelto di affrontare questo argomento partendo da D’Annunzio, considerato, durante il suo tempo, il maestro dei fashion blogger moderni, tanto influenti nella nostra vita. D’Annunzio, rifiutava la ragione come strumento di conoscenza: per lui bisognava abbandonarsi all’istinto e ai sensi, per cogliere la vita segreta dell’uomo e della natura. Lo scrittore aveva visto nella moda uno dei linguaggi più innovativi del mondo e per questo, attraverso le sue opere, esalta l’estetica e la moda nella società dell’epoca. D’Annunzio era convinto che l’uomo dovesse lottare con coraggio e disprezzare la troppa tranquillità, per questo la Prima Guerra Mondiale fu per lui il momento ideale per far conoscere il suo pensiero e per mettersi alla prova come uomo. Fu protagonista della cosiddetta “Impresa di Fiume”, occupando la città con un gruppo di legionari. La Grande Guerra, così fu chiamata la Prima Guerra Mondiale durò quattro anni e fu la prima guerra che si combatte per mare, per terra, per cielo e con armi mai usate in passato. La scintilla che fece scoppiare la guerra fu l’assassinio dell’arciduca di Austria avvenuto a Sarajevo a opera di un Serbo. L’Italia nel conflitto era vincolata alla Germania e all’Austria dalla Triplice Alleanza, ma si era dichiarata neutrale e aveva l’obbligo di intervenire solo nel caso in cui uno dei suoi alleati fosse stato aggredito. Il Paese in effetti era ancora economicamente inadeguato per sopportare il peso di una guerra, infatti il conflitto si concluse con la firma dell’armistizio da parte della Germania 11 novembre 1918.

Al tema della moda, in Letteratura inglese, ho collegato il romanzo “Una ragazzafuori moda”, scritto da Louisa May Alcott, testo che dimostra come la protagonista, Polly, con la suadolcezza acqua e sapone, nonostante la sua diversità, conquisti il cuore dei suoi amici, dimostrando come la sincerità e la dedizione contino più di tutto.

In Scienze ienza ho voluto parlare dell’anoressia, disturbo alimentare che si manifesta con una totale mancanza d’appetito; considerato fra i  disturbi alimentari più gravi degli adolescenti. I malati di anoressia si vedono grassi e danno vita ad hna vera e propria battaglia con il proprio corpo, arrivando a compiere pratiche malsane come l’autoinduzione del vomito e l’uso continuo e improprio di medicinali, mentendo sulla quantità di cibo assunto. Questo fenomeno si riscontra in diversi ambiti della società, anche il mondo della moda, purtroppo, riporta numerosi casi a riguardo, imponendo alle modelle diete sempre più restrittive per essere ammesse a sfilare.

E restando in tema di passerelle, come non parlare, quindi, di Coco Chanel, che a vent’anni anni fu assunta come commessa in un negozio di tessuti e presto, fatta esperienza, nel 1910, aprì il suo primo negozio di moda a Parigi e successivamente, nel 1916, la sua casa di moda. Col suo operato, Coco rivoluzionò il concetto di eleganza femminile e il modo di vedersi e di piacersi delle donne. Le gonne divennero più corte, sotto il ginocchio, abbassò il punto vita, promosse l’utilizzo del jersey come tessuto nobile e lo stile alla marinara, e per finire introdusse l’utilizzo dei pantaloni femminili.

Coco non creò solo una linea di abbigliamento ma uno stile rivoluzionario per gli anni ’20, uno stile di vita.

In Tecnologia, ho affrontato il tema delle industrie tessili, che trasformano le materie prime (le fibre naturali o le tecnofibre), dopo il processo di filatura e tessitura, in stoffe.

In Geografia, ho collegato la moda a Parigi, capitale della Francia. La moda a Parigi è quasi sacra, infatti, la capitale francese è ideologicamente meta preferita per chiunque sia appassionato di fashion.

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Parigi è famosa anche per famose opere letterarie come Les Trois Mousquetaires (I Tre moschettieri) di Alexandre Dumas, Les Misérables (I Miserabili) di Victor Hugo. Parigi è la città dove si possono visitare ricchissime collezioni d’arte e monumenti storici, lunghi viali alberati e grandi piazze ognuna delle quali è legata ad un momento della storia della Francia. La Torre Eiffel è l’emblema di Parigi, struttura nota in tutto il mondo come simbolo della città stessa. Fu chiamata così dal nome del suo progettista Gustave Eiffel.

 

 

Come ho detto precedentemente, la moda ha caratterizzato significativamente anche l’arte. L’Art Nouveau fu uno stile artistico, o meglio decorativo, sviluppatosi in Europa a partire dal 1890 e protrattosi per circa un decennio. Interessò il vasellame, la pittura, la scultura, l’architettura e perfino il mobilio. Un esempio è la “Lampada di Tiffany”, tipo di lampada con un paralume fatto di vetro, simbolo dello stile dell’Art Nouveau. In Musica presenterò una canzone di Madonna, VOUGE, perché la cantante ha influenzato con il suo stile stravagante noi giovani di diverse generazioni.

In Educazione fisica, ho affrontato il tema dell’ingresso della donna nella nello sport, che è stato inizialmente accolto in malo modo dalla società, che vedeva la donna come figura destinata a prendersi cura esclusivamente della famiglia, quindi dedita alla casa ed ai figli. Nel corso del tempo la pratica di alcuni sport si è sempre più diffusa nel mondo femminile e, così, anche la donna ha iniziato a “gareggiare” con l’uomo in ogni disciplina.

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GABRIELE D’ANNUNZIO

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D’ annunzio può essere considerato in Italia l’ inventore di un nuovo modo di rivolgersi alla folla. Con la nascita della società di massa i politici si rivolgono a un gran numero di ascoltatori presenti in piazza, ai quale era necessario rivolgersi con frasi a effetto che li coinvolgessero anche sul piano delle emozioni. In questo D’ Annunzio fu indubbiamente un maestro e durante l’ impresa di Fiume nel 1920 sprona l’ intero popolo ad agire contro lo straniero che occupa la città.

Nasce a Pescara nel 1863 e studia a Roma senza tuttavia laurearsi. Diventa in breve tempo protagonista della vita culturale e sociale della città. Sposa una duchessa con cui ha tre figli, ma presto abbandona la famiglia. In seguito, nelle sue numerose relazioni, ebbe altri figli, sempre vivendo nel lusso e dedicandosi alla continua ricerca di oggetti raffinati e insoliti.

Era convinto che l’uomo dovesse lottare con coraggio e disprezzare la troppa tranquillità. Per questo la Prima Guerra Mondiale fu per lui il momento ideale per far conoscere il suo pensiero e mettersi alla prova come uomo. Si arruolò nell’esercito e partecipò a numerose azioni belliche. Finita la guerra marciò su Fiume per occuparla. In seguito salutò con favore l’avvento del fascismo di cui era sostenitore e trascorse gli ultimi anni di vita sul Lago di Garda, nella villa chiamata il Vittoriale che riempì di strani oggetti e opere d’arte. Morì qui nel 1938.  D’Annunzio, rifiutava la ragione come strumento di conoscenza: per lui bisognava abbandonarsi all’istinto e ai sensi per cogliere la vita segreta dell’uomo e della natura.

D’Annunzio scrisse vari Romanzi tra cui ricordiamo: Le Vergini delle Rocce, L’Innocente, Il Trionfo della Morte, Il Fuoco, Il Libro Segreto e

Il Piacere,  scritto nel 1889, è senza alcun dubbio il più famoso romanzo di Gabriele D’Annunzio, è la storia di Andrea Sperelli, un ricco e aristocratico, inizia a frequentare i luoghi e le feste più esclusive della capitale. È in una di queste che conosce Elena Muti, una giovane contessa rimasta vedova con la quale intraprende una  relazione. Quando però la donna annuncia ad Andrea di voler troncare la storia e di aver preso la decisione di andarsene da Roma, questi inizia una vita volta all’immoralità. Dopo essere passato di donna in donna, fa la conoscenza di Maria Ferres, donna casta e religiosa di cui si invaghisce e che intende ad ogni costo conquistare.
Nel frattempo tornata a Roma anche Elena, Andrea decide di frequentare entrambe le donne; Elena gli resiste, accrescendo in lui il desiderio di possederla. Così, pur avendo instaurato una intensa relazione con Maria, il giovane Sperelli non fa che pensare ad Elena e per errore chiama la propria donna con il suo nome. Dopo aver perso Elena, Andrea perde così anche Maria, restando solo.

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La complessa personalità di Gabriele D’Annunzio ;poeta, drammaturgo, politico, militare ha saputo lasciare un segno profondo nella storia e nella letteratura italiana. Noto soprattutto per le sue poesie e le sue imprese politico-militari, D’Annunzio ha intrapreso anche un’ attività di giornalista di moda, con modalità estremamente contemporanee, che lo rendono quasi un maestro di quei fashion blogger tanto influenti nella nostra era digitale.

Lo scrittore aveva già capito l’importanza di promuovere la moda attraverso i media e la fotografia, e aveva visto nella moda uno tra i linguaggi più innovativi del mondo moderno. Oggi assistiamo a processi molto simili, con blogger e influencer che si servono dei social network per promuovere un prodotto, per dettare tendenze o dare consigli. Il rapporto tra D’Annunzio, le donne e la moda è molto forte, il poeta si trasformava in una sorta di personal stylist, scegliendo le “vesti magiche” delle sue donne, da indossare per l’incontro o il ricevimento in programma. Proprio come fanno gli stilisti di oggi, selezionando vestiti e accessori per le modelle durante le sfilate, oppure per i personaggi famosi nelle occasioni pubbliche.

Oltre che scrivere di abiti, e suggerirli ad amiche e amanti, D’Annunzio era anche collezionista d’abiti per sé. Voleva apparire adeguato in ogni situazione fino ad definirsi, un “animale di lusso”.

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LA PRIMA GUERRA MONDIALE

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La Grande Guerra fu il primo conflitto totale che interessò non solo gli eserciti ma anche aspetti politici, culturali, economici e sociali. Fu la prima guerra che si combatte per mare, per terra, per cielo e con armi mai usate in passato come carri armati, aerei, sottomarini e gas asfissianti.
Le cause che avevano spinto l’Europa ad affrontare  un conflitto cosi sanguinoso furono molteplici, ma le più importanti sono quelle economiche e territoriali. Quelle economiche  perché la Germania  voleva mettere in discussione l’Inghilterra in campo coloniale e nel commercio marittimo, quelle territoriali invece riguardavano la Russia e Austria che vedevano invece minacciata la loro integrità dalle richieste di indipendenza dei diversi popoli sottomessi.
Infine c’era la questione del Trentino e del Venezia Giulia, terre che l’Italia considerava parte integrante della nazione sotto il dominio austriaco.
La scintilla che fece scoppiare la guerra fu l’assassinio dell’arciduca di Austria avvenuto a Sarajevo a opera di un Serbo.  L’Austria ne ritenne responsabile la Serbia, dichiarandole guerra. Il meccanismo delle alleanze fece entrare nel conflitto Gran Bretagna, Francia e Russia da un lato, e dall’altro Germania e Austria. L’Italia si mantenne per il momento, neutrale.
Nel 1915 entra anche in guerra l’Italia che si schierò con la triplice intesa. Gli italiani aprirono un nuovo fronte nelle alpi orientali costringendo gli imperi centrali a spostare soldati da altri fronti . Allora l’Austria progettò una contro offensiva nei riguardi dell’Italia che non aveva rispettato gli accordi della triplice alleanza. E sferra l’offensiva in trentino contro l’Italia per punire il tradimento.
Nello stesso anno l’Inghilterra organizzò un blocco continentale per impedire rifornimenti alla Germania.
A guidare l’Italia c’era Cadorna che fece le 4° battaglie di Isonzo.
Le Battaglie si combattevano come battaglie di trincea e si usavano anche lanciafiamme e gas.
L’Italia conquista Gorizia. La Germania fece un attacco all’Inghilterra con dei sottomarini ma persero. In Italia si ebbe una vittoria a Vittorio Veneto e successivamente le truppe italiane entrarono a Trieste e Trento e l’Austria firmò l’armistizio firmato in seguito anche dalla Germania. Intanto sul fronte italiano il nostro esercitò subì una tremenda disfatta a Caporetto ma riuscì, sotto la guida del generale Diaz, a bloccare l’offensiva nemica.

Il 1918 fu l’anno decisivo del conflitto: Germania e Austria erano ormai vicine al crollo economico. Le forze dell’Intesa si imposero definitivamente sul fronte occidentale mentre le truppe italiane vincevano a Vittorio Veneto ed entravano a Trento e Trieste. La guerra era finalmente terminata, lasciando dietro di sé milioni di vittime ed enormi problemi.

 

 

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UNA RAGAZZA FUORI MODA DI (LOUISA MAY ALCOTT)

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“Se cerchi di combattere i tuoi guai, li hai già risolti per metà.”

In mid-nineteenth-century America, Polly, a delightful and simple country girl, finds herself living in the city villa of some family friends, the Shaw, respectable members of the community, extremely rich, who introduce her to their sparkling world and futile, in which appearance matters more than substance.The challenges to be faced will be numerous for the sweet Polly, which everyone looks down on because simple, innocent and judicious. Even her friends Fanny and Tom, the children of the Shaw, do not miss the opportunity to laugh at her in the face of her lack of interest in pomp and frivolity.But Polly, with her sweet water and soap, will be able to win the heart and respect of the Shaw family and her friends, showing that sincerity and dedication count for much more than the social position. And in the years to come, Polly will be the only one the family can truly count on in times of crisis and mourning that will test every single member.The girl still does not know it, but her strength, her perseverance and her priceless optimism will be able to open many doors and win the affection of many gentlemen. But she will manage to obtain the affection of the only man she really loves, who is already promised to another woman, much richer than she is. With a simple style and fresh and extremely current themes, this novel enchants for its authenticity.. The evolution of friendship between the characters, the growth of esteem and affection for the girl and the teachings of great value that transpire are beautiful. Not least are the romantic scenes that involve the boys, once they become adults, grappling with their first loves and plans for the future. “An old-fashioned girl” knows how to give vigor, concreteness to the lightest minds, but also knows how to make the hardest hearts dream.

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L’ANORESSIA

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L’anoressia è un disturbo alimentare che presenta mancanza d’appetito; considerato fra i  disturbi alimentari più gravi, sono a rischio circa il 10% degli adolescenti. Inizialmente si manifesta come un semplice calo d’appetito, poi un rapido dimagrimento e nelle donne l’assenza del ciclo. I malati di anoressia si vedono grassi e tentano le cose più bizzarre per combattere la fame come l’autoinduzione del vomito e l’uso continuo e improprio di medicinali, mentendo sulla quantità di cibo assunto.

Il soggetto ha paura di ingrassare e anche se il dimagrimento si manifesta, la paura tende ad aumentare. La persona anoressica riconosce di essere magra, ma continua a guardarsi allo specchio determinate parti del corpo ritenute troppo grasse, inoltre si pesa di continuo. Tutto dipende dal suo corpo e dal controllo che riesce ad avere sulla fame perfino l’umore e l’autostima.

L’anoressia mentale o nervosa presenta un aspetto nutrizionale legato al suo conflitto con il cibo e un aspetto comportamentale legata alla scarsa autostima e ai modelli estetici che vorrebbe raggiungere. La persona affetta da questa forma di anoressia può perdere peso con la dieta, con l’eccesso di attività fisica e col digiuno oppure con abbuffate di cibo e seguite da vomito autoindotto e da uso inadeguato di lassativi (bulimia). Si manifesta una grossa perdita di peso, terrore di ingrassare anche se si è sottopeso e un’ alterazione mentale nel modo di vedere le taglie dei vestiti e le forme corporee.Questa malattia sembra essere diffusa in modo maggiore nei paesi industrializzati e poco diffusa nelle donne che oltrepassano i quarant’anni.

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Le cause dell’anoressia possono essere varie: estrema denutrizione, un evento di vita stressante come un trasferimento, lasciare il quotidiano per andare a lavorare etc. Si muore di questa malattia per colpa degli squilibri elettrolitici (mancanza di calcio, di fosforo, di sodio etc.), denutrizione o ci si suicida. La maggior parte dei malati di anoressia hanno un colore giallastro sulla cute, hanno una fine e soffice peluria sulla schiena; interiormente si hanno ulcere intestinali, disidratazione, danni agli organi, osteoporosi, calo di ormoni estrogeni, problemi con la tiroide. L’anoressia è una malattia che si può dividere in tre fasi:

-nella prima fase, si combattere la fame;
-nella fase media il soggetto inizia ad avere paura di aumentare di peso e diventa irritabile e inizia a cercare strategie per continuare nei suoi intenti autolesionistici;
– nell’ultima fase si perde circa il 15-20% del peso iniziale, il cervello inizia a dare segni di cedimento come cali di concentrazione e perdita di memoria: nel 20% dei casi si arriva al decesso. Gli atteggiamenti del malato per combattere la fame sono sistematici, mangia il più lentamente possibile, consuma i pasti nello stesso orario, nello stesso posto e possibilmente da sola.

Riguardo alla terapia, se affrontata da medici competenti e con l’aiuto del paziente, si può tornare ad una vita normale e guarire totalmente. Però il paziente e i suoi cari devono capire il problema e che ci vorrà un po’ di tempo perché tutto si stabilizzi. La terapia inizia facendo capire al paziente che avere un corpo magro e amare il cibo non sono in contrasto ma combinando un’ alimentazione corretta e attività fisica, si riesce ad avere ciò che si sogna.

Il fatto è che anche gli sportivi sono arrivati all’anoressia perché (come le modelle) dovevano sfondare. La loro autostima è basata sul risultato, e  sono pronti a rischiare tutto. Ogni psicologo sa bene che dietro c’è sempre una personalità con problemi profondi. La nostra società è pronta ad accettare quasi con normalità il fatto che una persona si uccida per amore mentre si stupisce che esistano ragazze che muoiono per un corpo magro. I  genitori temono che i loro figli possano cadere nel tunnel dell’anoressia; dovrebbero far loro capire non tanto che il grasso è bello o altre sciocchezze simili, ma che non esiste nulla (amore, successo,  bellezza, carriera ecc.) cui abbia senso sacrificare la propria vita, nulla che abbia senso mettere alla base della propria autostima. Essere schiavi di qualcosa, di un’idea  di qualcuno, è il primo passo per non valere nulla e sprofondare nell’ infelicità.

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LA VERA STORIA DI COCO CHANEL IL GENIO ASSOLUTO DELLA MODA

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Coco Chanel, alliance de la simplicité et de l’élégance.

La mode selon Coco Chanel peut se résumer en deux mots : simplicité et élégance. Marquées d’abord par l’histoire de sa créatrice, mais aussi par le contexte des deux guerres mondiales les créations des lignes Chanel cherchent à libérer la femme et à la rendre plus libre de ses mouvements…sans perdre de vue l’élégance. Coco Chanel insistait d’ailleurs sur le fait que la simplicité ne signifie pas le dépouillement. Ses créations sont des oeuvres, embellies par le port bijoux, que la créatrice voudra fantaiste. Symbole di chic à la française, c’est toute une philosophie que l’on adopte en portant les vêtements Chanel: independence, confort, elegance.

Chanel aujourd’hui

Depuis la mort de Coco Chanel en 1971, le success de la maison perdure. En 1983, c’est Karl Lagerfeld qui reprenait les rênes de la maison Chanel en tant que directeur artistique. Il dirigeat à la fois les sections haute couturer, prêt-à-porter et accessories, faisant perdurer l’esprit des créations de Coco Chanel.    

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INDUSTRIE TESSILI

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L’industria tessile si occupa di trasformare le materie prime ( le fibre naturali o le tecnofibre) in stoffe che vengono raccolte in bobine e poi vendute.

Le fibre tessili sono prodotti di origine naturale o artificiale dai quali è possibile ricavare un filato.

Il filato è un insieme di fibre tessili unite e ritorte in modo da formare un filo continuo, che può essere usato per confezionare i tessuti.


A seconda della loro origine, le fibre tessili sono classificate in:

  • fibre naturali:si ottengono dai vegetale (cotone, lino, canapa) e dagli animali (seta e lana);
  • fibre artificiali:si ricavano dalla lavorazione chimica e meccanica della cellulosa del legno;
  • fibre sintetiche:sono prodotte dall’uomo utilizzando composti chimici derivati dal petrolio (come la plastica).

 

La filatura

La filatura consiste in una serie di trattamenti meccanici che trasformano le fibre tessili in filati, cioè in fili continui e uniformi. Vengono sottoposte alla filatura le fibre che sono troppo corte per essere tessute direttamente, come il cotone, la lana, la canapa, il lino, mentre la seta, le fibre artificiali e quelle sintetiche sono già sotto forma di filo continuo.

La tessitura

Il tessuto è il prodotto ottenuto mediante la tessitura, ossia l’intreccio di una serie di fili disposti nel senso della lunghezza del tessuto (ordito), con una seconda serie di fili (trama) perpendicolari ai primi. Il sistema con cui i fili di ordito e di trama si intrecciano a costituire il tessuto è detto armatura. L’operazione di tessitura si esegue con i telai. Prima di essere posti in vendita, i tessuti vengono sottoposti a una serie di operazioni di tipo meccanico o chimico dette di finissaggio, che hanno lo scopo di migliorarne l’aspetto e aumentarne la resistenza.

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LA FRANCIA

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La Francia è il più grande paese dell’Unione Europea e si estende dal Mare del Nord al Mediterraneo.

 

I SUOI CONFINI I suoi confini sono: a ovest con l’oceano Atlantico, a nord con il Belgio, la Germania e il Lussemburgo, a est con l’Italia e la Svizzera, a sud con il mar Mediterraneo, il principato di Monaco, Andorra e la Spagna.

FISICAMENTE Il suo territorio è in prevalenza pianeggiante; i rilievi montuosi si trovano nella parte meridionale e orientale. Le alpi francesi sono precedute da una vasta zona prealpina. All’interno del territorio francese s’innalzano le Cevenne e il Massiccio Centrale, che sono entrambi di origine vulcanica. Le pianure sono di tre diversi tipi: alluvionali, pedemontane e costiere.

La Francia è ricca di fiumi. Il fiume più lungo è la Loira che poi si getta nell’atlantico; il più famoso è la Senna, che bagna Parigi e si getta nel canale della Manica. Grazie alla sua posizione geografica la Francia gode generalmente di un clima temperato

La Francia è una repubblica e il presidente della Repubblica svolge un’importante funzione politica.

Presiede le riunioni del Consiglio dei ministri ed è responsabile dei settori strategici degli affari esteri e della difesa La Francia ha un’economia fra le più sviluppate del mondo, caratterizzata dal rapporto equilibrato tra settore agricolo, industriale e commerciale. L’agricoltura rappresenta un’attività diffusa, praticata con mezzi moderni, in base a piani agrari avanzati.

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. Le produzioni maggiori riguardano i cereali e la viticoltura. Notevole è l’allevamento dei bovini e degli ovini. Buona è la pesca, specialmente sulla costa atlantica. Lo sviluppo industriale è favorito sia dalla ricchezza idrica che produce energia elettrica, sia dall’abbondanza dei minerali nel sottosuolo. Il 75% dell’energia elettrica prodotta in Francia è di origine nucleare.

La città capitale è  Parigi si trova nella parte centro-settentrionale del territorio, ed è al quinto posto come più popolata d’ Europa. Grazie ai numerosi musei, bellezze storiche e moderne è visitata da oltre 28 milioni di turisti l’anno, infatti è la città più visitata al mondo. Il clima a Parigi va dal tipico clima oceanico al clima continentale con un inverno rigido e prolungato caratterizzato da periodi miti e piovosi che si alternano a quelli rigidi e nevosi . Il turismo è l’industria principale per i numerosi monumenti tra cui : L’Arco di trionfo,la Cattedrale di Notre Dame, Museo del Louvre e la Torre Eiffel che è il monumento più famoso di Parigi ed è conosciuta in tutto il mondo come simbolo della città stessa. Fu chiamata così dal nome del suo progettista Gustave Eiffel.
Parigi, inoltre, è la città dove si possono visitare  ricchissime collezioni d’arte ed insigni monumenti, lunghi viali alberati e grandi piazze ognuna delle quali è legata ad un momento della storia della Francia.

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ART NOUVEAU

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 Lampada di Tiffany disegnata da me.

L’Art Nouveau fu uno stile artistico o meglio decorativo sviluppatosi in Europa a partire dal 1890 e protrattosi per circa un decennio. Interessò il vasellame, la pittura, la scultura, l’architettura e perfino il mobilio.

Nel nostro Paese fu conosciuto come Stile Floreale poi come Liberty in nome del magazzino londinese che importò manufatti con i capolavori dell’Art Nouveau, in Russia come Modern, in Svizzera come Style sapin, il Spagna come Modernismo o Arte Modernista mentre in Germania come Jugendstil ossia stile giovane.

Caratteristiche peculiari dell’Art Nouveau furono l’utilizzo di linee ondulate e melodiose oltre che fluide in ogni forma d’arte. Sovente esse erano rappresentate mentre giravano su stesse dando vita a lavori originali perchè improvvisi e inattesi.

L’attenzione sulle linee è giustificata dalla teoria sostenuta da parecchi artisti i quali le ritenevano potenzialmente in grado di esprimere forza vitale. L’Art Nouveau ebbe ampia diffusione in molteplici campi ed ebbe origine dalle teorie estetiche del movimento artistico conosciuto come Arts and Crafts secondo il quale bisognava puntare alla libera creazione dell’artigianato.

L’Art Nouveau si sviluppò, dunque, su queste basi dando il via all’architettura moderna e al design moderno. La sua diffusione fu facilitata dall’apertura di laboratori artigianali e dalla pubblicazione di riviste mai viste prima.

Lo stile divenne presto una vera e propria moda al punto da essere ripreso, dopo essere stato messo da parte, dai disegnatori di manufatti nella seconda metà del Novecento.

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MADONNA VOGUE

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Strike a pose
Strike a pose
Vogue, vogue, vogue
Vogue, vogue, vogue

Look around everywhere you turn is heartache
It’s everywhere that you go (look around)
You try everything you can to escape
The pain of life that you know (life that you know)

When all else fails and you long to be
Something better than you are today
I know a place where you can get away
It’s called a dance floor, and here’s what it’s for, so

Come on, vogue
Let your body move to the music (move to the music)

Come on, vogue
Let your body go with the flow (go with the flow)
You know you can do it

All you need is your own imagination
So use it that’s what it’s for (that’s what it’s for)
Go inside, for your finest inspiration
Your dreams will open the door (open up the door)

It makes no difference if you’re black or white
If you’re a boy or a girl
If the music’s pumping it will give you new life
You’re a superstar, yes, that’s what you are, you know it

Come on, vogue
Let your body move to the music (move to the music)

Come on, vogue
Let your body go with the flow (go with the flow)
You know you can do it

Greta Garbo and Monroe
Dietrich and DiMaggio
Marlon Brando, Jimmy Dean
On the cover of a magazine

Grace Kelly, Harlow, Jean
Picture of a beauty queen
Gene Kelly, Fred Astaire
Ginger Rogers, dance on air

They had style, they had grace
Rita Hayworth gave good face
Lauren, Katharine, Lana too
Bette Davis, we love you

Ladies with an attitude
Fellows that were in the mood
Don’t just stand there, let’s get to it
Strike a pose, there’s nothing to it

Voque
Voque (move to the music)
Voque
Voque
Strike a pose, there’s nothing to it.

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LA DONNA NELLO SPORT

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La donna nello sport è infatti stata vista per molto tempo come anormale, perché andava a contrapporsi all’immagine della donna curata e dedita alla famiglia e inoltre si doveva confrontare con il già affermato mondo sportivo maschile. Ciò ha portato così a identificare la donna sportiva come qualcosa di diverso dall’ordinario. La donna è, per l’uomo, colei che si trucca si fa sempre bella si occupa dei figli e della casa che non c’entra nulla con lo sport. La donna sportiva offre così un’immagine di sé che la estranea dalla normale figura femminile e ciò spesso le fa perdere la sua femminilità. La donna ha sempre incarnato infatti valori quali la grazia, la bellezza e la sensibilità valori che in molti sport non sono presenti.. Lo sport è infatti nato per mettere in evidenza qualità propriamente maschili, basti pensare al calcio la disciplina più seguita al mondo. Lo sport è nato dunque come esaltazione di qualità quali virilità e forza

La donna che pratica dello attività sportiva è quindi una donna virile e ciò la allontana dalla femminilità e la raffigura come qualcosa di anormale. Anche per eliminare questo concetto di anormalità sono nati sport prettamente dedicati alla donna che ha così la possibilità di trovare uno sport più adeguato alle qualità femminili.
Senz’altro la preservazione della propria femminilità non è da trascurare nel motivo del rifiuto dell’attività sportiva da parte della donna. Molto spesso infatti facendo scelte che non si adeguano alla massa si va incontro alla possibilità di un rifiuto e di un esclusione dalla società. Andare contro corrente non è mai facile e per le donne praticare sport può voler dire essere viste come un uomo, un maschiaccio, e molte volte pur di evitare l’esclusione si rinuncia alla propria passione sportiva. Anche perché al giorno d’oggi la figura della donna ideale che ci viene fornita dalla televisione e dalle riviste di moda è quella di una dea curata sotto ogni aspetto sempre elegante e truccata, e soprattutto molto magra, con la muscolatura invisibile. Ed è normale che facendo sport ci si irrobustisca fisicamente e ciò porta una certa virilità nella donna che la società d’oggi non ci fa desiderare di avere.

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AI PROF

3°E

Cari professori, ho trascorso con voi tre anni fantastici.

Onestamente, all’inizio avevo tanta paura: non sapevo a chi avrei incontrato, se i compagni di classe erano antipatici o se avrei avuto degli insegnanti terribili.

Invece sono contenta perché le mie  preoccupazioni sono scoppiate come un palloncino che vola alto.

Siete stati la mia seconda famiglia, mi avete aiutato a crescere; a volte siete stati severi, ma anche questo è servito.

Mi auguro di trovare anche alle superiori prof come voi, che mi diano coraggio e forza per andare avanti, anche se penso che sia impossibile.

Vi ringrazio tanto per questi anni, di sgridate e risate, di pianti e momenti di gioia.

Grazie professori per avermi aiutato, sempre.

Mariarca Gaglione

 

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