by Matteo Bordignon
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CHI E ‘GESÙ?
Chi è Gesù di Nazareth e come è morto
Gesù di Nazareth è la figura centrale del cristianesimo, ovvero la religione che lo afferma come il Cristo detto anche Messia.
Durante gli ultimi anni della sua vita, Gesù ha svolto gli obblighi di predicatore, guaritore ed esorcista in Galilea e nella provincia romana della Giudea, nella regione storica della Palestina.
Una domanda molte frequenti che ci sono posti in cui è molto “solo” un saggio, o un grandissimo uomo, perché è stato condannato a morte?
Socrate è descritto per cercare la verità: Gesù ha offerto se stesso come la “Verità”.
Dopo la morte del filosofo Socrate nessuno ha iniziato un culto alla sua persona, ma piuttosto si è sviluppato un pensiero filosofico post-socratico, il cui massimo rappresentante è stato Platone.
GESÙ E ‘UN PERSONAGGIO STORICO?
L’esistenza storica di Gesù trova conferma in documenti cristiani e in documenti non cristiani. Tra queste notizie fonti pagane (soprattutto scrittori romani) e fonti ebraiche.
I documenti non cristiani ovvero le fonti pagane sono:
Tacito (55-120 dC):
Verso il 116 dC, sotto
l’imperatore Traiano, descritto
nei suoi annali la storia degli
anni dal 14 al 68 dC
Nel brano in cui parla parla dell’incendio
di Roma,
avvenuto nel 64 dC sotto
Nerone, parla dei
cristiani e delle accuse
lanciate contro di loro di aver
appiccato il fuoco. Descrive,
poi, la crudeltà delle prime
persecuzioni scatenate contro
i cristiani.
Svetonio (75-150 dC):
Verso il 115-120 dC sotto
gli imperatori Traiano e
Adriano, componi Le vite dei
Cesari (i primi dodici
imperatori da Giulio Cesare a
Domiziano). Il riferimento a
Cristo è contenuto nella Vita di
Claudio, in cui si accenna
all’espulsione dei giudei
e dei cristiani da Roma
(attestato anche in At 18,2).
Plinio il Giovane (62-114 dC):
Verso il 112 dC, durante il
periodo in cui esercitò la
funzione di governatore nella
Bitinia in Asia Minore, scrisse
una lettera all’imperatore
Traiano in cui chiedeva
istruzioni sul modo
di comportarsi nei
confronti dei cittadini e nei
processi contro di loro.
Documenti non cristiani ovvero le fonti giudaiche e musulmane sono:
Giuseppe Flavio (37-97 dC):
Verso il 93 dC circa
componi l’opera Antichità
giudaiche in cui narrò la
storia del popolo ebreo. Il
brano in cui parla
dell’esistenza e della
morte di Cristo prende il
nome
di “Testimonium Flavianum”.
Talmud:
Commentario
alla Mishna (insegnamento
di leggi, consuetudini della
scuola farisaica, II sec).
Corano: testo
sacro dei musulmani
scritto tra il VI-VII secolo
dC, racconta alcuni
episodi della vita di Gesù.
Documenti cristiani ovvero quelli non canonici:
Vangeli Apocrifi
Scritti che cercano di
imitare libri sacri
canonici, ma che non
appartengono all’elenco
dei libri biblici
ufficialmente associati
dalla Chiesa.
Redatti tutti
dopo il I secolo dC,
tentano di colmare le
presunte lacune dei
quattro Vangeli ufficiali,
in particolare per il
periodo dell’Infanzia
passione di Gesù. Con il
pretesto di esaltare la
figura di Gesù,
abbondano di miracoli
(inventati), di dati storici
(non corretti),
attribuiscono a Gesù
poteri magici.
Quali sono le fonti che attestano che Gesù è realmente esistito?
Le fonti cristiane sulla vita di Gesù sono sia i testi canonici del Nuovo Testamento, sia i numerosi testi apocrifi.Alcune informazioni sono anche incluse nella letteratura Subapostolica.
I testi di autori non cristiani su Gesù sono parte delle fonti utilizzate nella ricerca sulla memoria di Gesù: si tratta di testi di autori greci, romani ed ebrei in gran parte risalenti al II secolo.
Testi di origine ebraica:
1) Giuseppe Flavio, antichità giudaiche scritto in greco ellenistico nel 93-94 dC
2) Il Talmud di Babilonia
Il Talmud babilonese detto anche Talmud Bavlì, sigla TB, è un talmud redatto nelle accademie rabbiniche della Mesopotamia, tra il III e il V secolo. Le principali accademie furono quelle con sede a Sura, Pumbedita, Nehardea, Machoza, Mata Mechasya e Naresh.
3) Le diciotto benedizioni sono:
I padri, potenze, il nome di dio, conoscenza, penitenza, perdono, redenzioni, guarigione, annate, raduno degli esiliati, giustizia, eretici, pii, Gerusalemme, Messia, preghiera, culto, ringraziamento, pace.
4) Sepher Toldos Jeschut:
Sèfer Toledot Jeshu è il nome di due opere letterarie distinte per epoca ed autore. La prima, più nota, è un’opera anonima della prima età imperiale romana. La seconda, Historia Jeschuae Nazareni è stata pubblicata nel 1705 a Leida da Johann Jacob Huldreich ed è ispirata dalla prima, che cita esplicitamente.
5) L’avvertimento riportato da Giustino.
Il filosofo cristiano Giustino (100-162 / 168), nel Dialogo col giudeo Trifone, riporta un avvertimento che sarebbe stato inviato dagli ebrei della Terra d’Israele a quelli della diaspora.
Testi romani:
1) Tallo: Il tallo, in botanica, è il corpo vegetativo di organismi unicellulari, coloniali o anche pluricellulari. Il tallo si contrappone al cormo, corpo vegetativo delle piante superiori, che si presenta invece suddiviso in radici, fusto e foglie
2) Corrispondenza tra Plino il giovane e l’imperatore Traiano:
Nell’epistolario di Plinio il Giovane vi sono lettere che rivestono un’importanza storica notevole, tra cui lo scambio con l’imperatore Traiano relativo a come affrontare la questione dei cristiani. Questo carteggio è particolarmente interessante, perché è la conferma della diffusione incredibile del cristianesimo già all’inizio del II secolo.
Nato a Como nel 61 o nel 62 d. C., quando morì il padre, Gaio Plinio Cecilio Secondo, noto come Plinio il Giovane, venne affidato allo zio materno Plinio il Vecchio per l’educazione e il mantenimento. Lo zio lo adottò, lo portò con sé a Roma e gli permise di frequentare la scuola di retorica di Quintiliano.
3) Svetonio in Vita dei dodici Cesari:
Le Vite dei Cesari o Vite dei dodici Cesari sono un’opera storiografica di Svetonio. Essa comprende la biografia di Gaio Giulio Cesare, Pontifex maximus dal 63 a.
4) Cornelio Tacito negli Annalles:
Annales è un’opera storica scritta da Tacito che copre i regni dei quattro imperatori romani succeduti ad Augusto. Le parti dell’opera sono passate fino ai nostri giorni necessari nella gran parte dei regni di Tiberio e Nerone. Il titolo Annales non fu dato da Tacito.
5) Dione Cassio:
Lucio Cassio Dione è stato uno storico e politico romano di lingua greca, noto soprattutto come Cassio Dione o Dione Cassio.
6) Gli scritti dell’imperatore Adriano: Publio Elio Traiano Adriano, noto semplicemente come Adriano, è stato un imperatore romano, della dinastia degli imperatori adottivi, che regnò dal 117 alla sua morte. Successore di Traiano, fu uno dei “buoni imperatori” secondo lo storico Edward Gibbon.
7) L’imperatore Marco Aurelio in “A se stesso”:
I dialoghi con sé stesso ”dell’imperatore-filosofo Marco Aurelio è uno dei libri più affascinanti del mondo antico. Ebbene sì, uno degli imperatori più importanti del mondo antico scrisse un’opera intima, privata, non destinata alla pubblicazione in cui confidare i propri pensieri. La filosofia di Marco Aurelio, come quella stoica, epicurea e scettica ha un unico fine: il raggiungimento della felicità . Ma come si ottiene questa codizione? Essa è l’assenza di turbamento e l’eliminazione delle passioni. Gli uomini, per i filosofi romani sono saggi quando scelgono di vivere bene, secondo rettitudine .
8) Lettera di Publio Lentulo: La Lettera di Publio Lentulo è un apocrifo del Nuovo Testamento scritto probabilmente in greco ma pervenutoci in latino e verosimilmente in epoca medievale.
Testi greci:
1) Lettera di Mara bar Sarapion:
La lettera di Mara Bar Serapion è un documento in lingua siriaca ritrovato nel XIX secolo dall’orientalista William Cureton. Scritta dallo stoico siriano Mara bar Serapion, la lettera è indirizzata al figlio, Serapione, separato dal padre a causa di una guerra e da lui invitato a cercare virtù, saggezza e moderazione.
2) Luciano di Samosata: Luciano di Samosata è stato uno scrittore, retore e filosofo siriaco di lingua greca antica, celeberrimo per la sua arguzia e per la forte irriverenza dei suoi corrosivi scritti satirici.
La vita in Palestina al tempo di Gesù?
IL FIUME GIORDANO
All’interno di questa enorme gola scorre il fiume Giordano che attraversa la regione in tutta la sua
lunghezza: si trova prima nel lago di Tiberiade o Mar di Galilea, le cui acque sono ricche di pesci, e poi
riprende la sua corsa fino a sfociare nel Mar Morto.
GALILEA, SAMARIA E
GIUDEA
La galilea: La Galilea è nota ai cristiani poiché in un suo villaggio, Nazaret, sarebbe cresciuto Gesù (mentre il suo luogo di nascita è Betlemme). Al tempo di Gesù la regione era abitata da popolazioni ebraiche che, agli occhi dell’ortodossia giudaica di Gerusalemme, si erano contaminati con i popoli vicini di religione pagana ed ea nord
La Samaria: I samaritani professano il Samaritanesimo, una religione abramitica strettamente correlata all’ebraismo; basano le loro credenze sulla loro Torà e affermano che la loro venerazione per il Dio biblico è l’autentica religione professata dagli israeliti prima del loro esilio a Babilonia, ed è posizionata al centro
La giudea: Il giudaismo indica le caratteristiche distintive dell’ethnos ebraica. … In altre lingue la parola giudaismo indica soprattutto la professione religiosa dei giudei e la storia della loro fede, mentre in italiano sono prevalsi per questo significato i termini ebraismo ed ebrei ed è posizionato al sud
DI BORDIGNON MATTEO
E CAMILLA BRUSAROSCO.
Published: May 19, 2020
Latest Revision: May 26, 2020
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