Indice
-Musica e Cinema
-Gli elementi del linguaggio cinematografico
-Le fasi della creazione di un film
-La funzione della musica nel film
-La colonna sonora
-La presenza della musica nel film
-Dal cinema muto al cinema sonoro
-Il cinema di animazione
– Il cinema in tre dimensioni
MUSICA E CINEMA
Dato che abbinare musica e immagini in modo causale potrebbe rovinare lo spettacolo, si cominciò a pensare a un repertorio adatto a ogni situazione indicando elenchi di brani da usare nei film. più confortevoli e forniti da orchestre che accompagnano la proiezione del film. Un salto di qualità nato nel 1914 quando fu proiettato per la prima volta e il film “Cabiria”, scritto da Giovanni Pastore con la collaborazione di Gabriele D ‘Annunzio e del musicista Ildebrando Pizzetti che compongono una musica originale per questa pellicola. si cominciò a pensare a un repertorio adatto a ogni situazione indicando elenchi di brani da usare nei film.Un salto di qualità nato nel 1914 quando fu proiettato per la prima volta e il film “Cabiria”, scritto da Giovanni Pastore con la collaborazione di Gabriele D ‘Annunzio e del musicista Ildebrando Pizzetti che compongono una musica originale per questa pellicola. si cominciò a pensare a un repertorio adatto a ogni situazione indicando elenchi di brani da usare nei film. Un salto di qualità nato nel 1914 quando fu proiettato per la prima volta e il film “Cabiria”, scritto da Giovanni Pastore con la collaborazione di Gabriele D ‘Annunzio e del musicista Ildebrando Pizzetti che compongono una musica originale per questa pellicola.
GLI ELEMENTI DEL LINGUAGGIO
Cinematografico
Il cinema è un vero e proprio linguaggio e come tutti i linguaggi sono serviti da alcuni elementi-base per “scrivere” l’opera.
Le inquadrature sono le “parole” cinematografiche. Esse sono le unità più piccole di un film e ritagliano lo spazio da riprendere (una porzione di un paesaggio, una stanza, un personaggio), escludendo tutto il resto che rimarrà “fuori campo”.
Le scene : come più parole poste in ordine logico danno una frase, cosi ‘più inquadrature definite una scena cinematografica.
Le sequenze : come più frasi definite in un periodo, cosi ‘l’unione di più scene forma in una sequenza.
Gli episodi o blocchi narrativi sono costituiti dall’unione di una serie di sequenze.
LE FASI DELLA CREAZIONE DI UN FILM
La produzione di un film è un lavoro lungo e complesso, che può sintetizzare in quattro fasi:
La creazione della sceneggiatura è l’idea iniziale del film viene sviluppata o scritta dettagliatamente. Nella sceneggiatura vengono specificati la suddivisione in scena, i dialoghi, le ambientazioni, le istruzioni sui personaggi e le loro azioni.
Le riprese che vengono inserite in ordine di luogo anche se nella storia fanno parte di momenti diversi.
Il montaggio è dopo le riprese, le scene vengono montate nell’ordine giusto.
Quando è montato il film ha già una sua precisa fisionomia ma non è completo perchè c’è solo la colonna visiva e manca quella sonora.
Il mixaggio o mix è come le immagini, così anche i suoni vanno scelti e combinati in un montaggio sonoro.
LA FUNZIONE DELLA MUSICA NEL FILM
La musica serve a rafforzare le sensazioni e le emozioni suggerite dalla scena.
In un film si intrecciano tre lingue: linguaggio testuale, linguaggio visivo e linguaggio musicale.
Il commento musicale può:
sottolineare l’attenzione per dare corpo alle emozioni, per accrescere il brivido e coinvolgere emotivamente.
Ambientare una scena cioè introdotta da vissuta dai protagonisti.
Creare atmosfera cioè la musica deve adattarsi alla scena in corso, ad esempio una musica soft per scena di tenerezza
Precisare il senso di un avvenimento e con una musica che accentua l’evento, come ad esempio la musica drammatica per scena di guerra –
Identificare o caratterizzare un personaggio o una situazione è un tema musicale che viene riproposto più volte nel corso del film –
Servire da collegamento tra una scena e l’altra-
Anticipare una situazione e l’ingresso di un personaggio, facendo intuire un cambio improvviso.
Prolungare l’ emozione suscitata dalla scena.
Rievocare luoghi, fatti e persone.
Creare diverse scene e azioni creando con suoni una continuità narrativa.
Creare un contrasto tra le immagini ei suoni.
LA COLONNA SONORA
Alla fine degli anni Venti, è arrivato un punto nella pellicola della cosiddetta colonna sonora,
Con il termine colonna sonora, si intende insieme di tutti gli elementi sonori del film; parole, rumori e musiche .
Dal punto di vista tecnico è quella parte della pellicola cinematografica che è incisa dalle vibrazioni luminose, le quali, grazie a un apposito apparato del proiettore, è trasformato in vibrazioni elettriche e poi sonore.
Il primo film dotato di una colonna sonora a tutti gli effetti fu Il cantante jazz, di A. Crosland nel 1927, interpretato dall’attore e cantante AI Jolson, dove alla musica si aggiunge ai dialoghi dei protagonisti.
Sergej Prokofiev e il registratore Sergeij M. Eisenstein con il film “Alexander Nevskij nel 1938.
LA PRESENZA DELLA MUSICA NEL FILM
In un film la musica è presente in genere: nei titoli di testa, all’interno del film e nei titoli di coda.
La musica del film PUÒ nascere dentro la scena o essere del tutto estranea Una ESSA .it La Mostra Una banda Che sfila per la città e sentiamola Contemporaneamente Anche Il Suono, la Musica è “in” in quanto fa parte della scena, Noto Non E è un commento .Si dice invece che la musica è “spento” quando è fuori dalla scena che vediamo, non c’è alcun riferimento realistico con essa. “ne accentua gli occhi emotivi. Ma non sempre tutto è così semplice e avvolto dai registi si vertono a mescolare i due livelli: la scena inizia ad esempio con una musica” in “e continua con una musica” al largo ” usa cioè la stessa musica come commento esterno alla scena .
DAL CINEMA MUTO AL CINEMA SONORO
Fino alla fine degli anni Venti del Novecento, il cinema era muto e senza colori.
Tra una scena e l’altra della storia compariamo le didascalie in cui erano scritti i dialoghi o le indicazioni utili a capire la vicenda. Gli attori rimediavano alla mancanza del discorso enfatizzando la gestualità e l’espressività del volto. da un pianista o da un’orchestrina. il 6 ottobre 1927, segnò la nascita del cinema sonoro. Fu un successo strepitoso: nel giro di un paio di anni la nuova tecnologia si diffonde in tutte le altre case di produzione americana e del mondo. La tecnica fu perfezionata nel 1930 creando due nuove attività: la doppiaggio e la sonorizzazione Il doppioggio serve una realizzazione del film in altre lingue e il linguaggio registrato durante le riprese;la sonorizzazione consiste nell’adattare parole, rumori e musica in un film muto trasformandolo in sonoro.
IL CINEMA DI ANIMAZIONE
Il cinema di animazione cioè i cartoni animati ha le sue origini agli inizi del Novecento; le tecniche si sono evolute danfo vita ai primi eroi animati, come Felix, Betty Boop ecc.
Nel 1928 escono i primi film di Topolino; il leggendario Topolino che inaugurano l’era Disney.
Alla base del successo dei film della casa cinematografica è presente l’uso combinato della musica e delle immagini inizialmente in bianco e nero.
Non si tratta di un semplice accompagnamento sonoro di sottofondo, ma di una sincronizzazione perfetta tra le immagini, la musica ei rumori prodotti dai personaggi stessi.
L’elaborazione dei dialoghi, delle musiche e dei rumori acquista sempre maggiore espressività ed incisività, gli sfondi si animano e si colorano insieme ai personaggi e tutto lo schermo prende vita.
IL CINEMA IN TRE DIMENSIONI
Da quando al cinema è stata inaugurata la tecnologia digitale 3D le immagini non sono più bidimensionali e ciò rende l’appuntamento molto più simile alla realtà, tanto che abbiamo l’impressione di trovarci proprio nel luogo in cui si svolgono le azioni.
Ma quali sono le particolarità di un film con immagini tridimensionali?
Le immagini proiettate, e si indossano gli opposti occhiali che vengono distribuiti all’ingresso della sala, mostrano avere una visibilità profonda.
Il principio su cui si basa la tecnologia 3D è quella della visione stereoscopica.
Il film, infatti, viene ripreso contemporaneamente da due punti di vista distanti tra loro quanto lo sono i nostri occhi.
Questa tecnica può generare film spettacolari, in cui l’effetto (immersione) viene incredibilmente amplificato.
I personaggi dallo schermo creato balzare in platea e gli spettatori si sentono fisicamente proiettati dentro le storie, i luoghi, le emozioni.
Questo libro digitale è stato realizzato dall’alunno Salvatore Di Fiore e ha voluto spiegare lo stretto legame che c’è tra la musica e il cinema.
Usato è stato il libro di testo “Stradivari” Vol.A insieme a materiale informativo e figurato cercato sui siti web
Published: May 19, 2020
Latest Revision: May 21, 2020
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