Plastica by antonio - Illustrated by Antonio Musto, Raffaele Paliotto, Emanuel Noviello - Ourboox.com
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Plastica

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Artwork: Antonio Musto, Raffaele Paliotto, Emanuel Noviello

  • Joined May 2020
  • Published Books 1

Il secolo più importante per la plastica è il 1900.

Nel 1907 il chimico belga Leo Baekeland ottiene per condensazione tra fenolo e formaldeide la prima resina termoindurente di origine sintetica, che brevetterà nel 1910 con il nome di Bakelite.

Il nuovo materiale ha un successo stravolgente e la Bakelite diviene in breve e per molti anni la materia plastica più diffusa ed utilizzata.

Nel 1912 un chimico tedesco, Fritz Klatte, scopre il processo per la produzione del polivinilcloruro (PVC), che avrà grandissimi sviluppi industriali solo molti anni dopo.

Un anno dopo, nel 1913, è la volta del primo materiale flessibile, trasparente ed impermeabile che trova subito applicazione nel campo dell’ imballaggio: lo svizzero Jacques Edwin Brandenbergenr inventa il Cellophane, un materiale a base cellulosica prodotto in fogli sottilissimi e flessibili.

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Con gli anni 20 la plastica trova anche una base teorica. Hermann Stauudinger, avvia nel 1920 gli studi della struttura e la proprietà dei polimeri naturali e sintetici, proponendo per il polimeri sintetici dello stirene e della formaldeide e per la gomma naturale le formule a catena aperta.

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Gli anni 30 e la seconda guerra mondiale segnano il passaggio della “plastica” all’ “età adulta”. Poi il petrolio diviene la materia prima da cui far partire la produzione e nello stesso tempo migliorano le tecniche di lavorazione.

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Dopo la guerra, le scoperte dettate da esigenze militari invadono il mondo civile. Gli anni 50 vedono la scoperta delle resine melamminaformaldidea che permettono di produrre laminati per l’ arredamento e di stampare stoviglie a basso prezzo mentre le fibre sintetiche vivono il loro primo “boom”, alternativa moderna e contrapposta alle fibre naturali.

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Gli anni 60 vedono il definitivo affermarsi della plastica come insostituibile strumento della vita quotidiana e come “nuovo” materiale, irrompe nel quotidiano e nell’ immaginario di milioni di persone. Tra l’ altro contribuisce a creare lo “stile moderno”.

 

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I decenni successivi sono quelli della grande crescita, della progressiva affermazione e applicazioni sempre più sofisticate ed impensabili, come i cosiddetti Tecnopolimeri. Utilizzati soprattutto per la realizzazione di articoli per i laboratori clinici, resistenti alla sterilizzazione e con una perfetta trasparenza; le poliammidi, resine termoindurenti che non si alterano se sottoposte per periodi molto lunghi a 300 gradi e che per questo sono utilizzate anche nell’ industria automobilistica per componenti per motori o per i forni a microonde.

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INQUINAMENTO

Dopo un secolo di utilizzo “sfrenato” di questa nuova materia, si cominciano a manifestare gli ingenti danni causati da essa e finalmente l’uomo sembra prenderne coscienza.

Per inquinamento causato dalla plastica si intende la dispersione di prodotti di plastica nell’ ambiente causando problemi all’interno degli habitat di fauna e flora selvatica. Questo tipo di inquinamento si propaga nell’aria, nel suolo, nei fiumi, nei laghi, nei mari e negli oceani. L’ inquinamento causato dalla plastica è molto dannoso anche per noi esseri umani perché se buttiamo una busta di plastica nel mare e i pesci la mangiano scambiandola per del cibo assorbono questa plastica che poi verrà portata sulla nostra tavola e noi ci ritroveremmo a mangiare della plastica senza saperlo.

 

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E noi,

ANTONIO        EMANUEL       RAFFAELE

come tutti i ragazzi di questo mondo, vogliamo dire STOP all’inquinamento e VI IMPLORIAMO di fare la Raccolta Differenziata.

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A libro chiuso, notizia di questi ultimi giorni che ci fa tremare e, allo stesso tempo, disgustare, leggiamo dello scoppio della fabbrica Adler di Ottaviano, fabbrica di materia plastiche, in data 5 maggio 2020.

Non solo piangiamo il morto ed i due feriti provocati da questo scoppio, non solo ci spaventiamo a vedere foto e video che ritraggono i gravi danni provocati negli appartamenti circostanti, ma cogliamo il grido di dolore del sindaco della città che sollecitava i cittadini a tenere porte e finestre chiuse!!

Ancora fumo, fumo densissimo nero, ancora plastica, per di più plastica bruciata… il danno peggiore per la salute umana!

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