DECADENTISMO
Ha origini in Francia e si diffonde in tutta Europa tra la fine dell’800 e l’inizio del 900.
E’ un movimento culturale ed artistico che si distingue per una nuova concezione dell’esistenza, del sentimento e dell’individuo stesso.
CARATTERISTICHE
Sfiducia nella ragione e negli ideali romantici causata dalla crisi della società di fine ‘800
Esasperazione dell’individuo:Superuomo
Mancanza nella fiducia: esaltazione dell’irrazionalità
Isolamento dalla società: Viene meno l’impegno politico e sociale dello scrittore.
Senso di angoscia e di solitudine nel poeta
Principali autori: Giovanni Pascoli, Gabriele D’Annunzio, Italo Svevo, Luigi Pirandello
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GIOVANNI PASCOLI
Vita
Nasce a San Mauro di Romagna nel 1855.
Il 10 Agosto del 1867 il padre venne assassinato da Ignoti. Per la famiglia è l’inizio di una seria di lutti che segneranno la sensibilità del poeta.
Nel 1873 ottiene una borsa di studio all’Università di Bologna dove frequenta la facoltà di lettere. Dopo la laurea ha inizio la sua carriera di professore di latino e greco. Nel 1895 ottiene la cattedra di Grammatica latina e greca a Bologna e poi di Letteratura latina all’Università di Messina.
Muore a Bologna nel 1912.
Opere
-Myricae: una raccolta di poesie incentrate sui temi familiari e campestri. Tra le più famose ricordiamo: Lavandare, X Agosto, Novembre e Sera d’Ottobre.
-Canti di Castelvecchio: poesie che ricordano immagini della vita campestre e del succedersi delle stagioni. Da ricordare: La mia sera, Il gelsomino notturno.
-Poemi convivali: componimenti dedicati a fatti e personaggi del mito e della storia.
La poetica
La poesia di Pascoli trae ispirazione dal vissuto personale: dalle tragedie familiari e dal periodo in cui vive
La poesia ha un valore consolatorio, attraverso ad essa il poeta può spiegare le ragioni dell’esistenza osservando con gli occhi di un bambino (poetica del fanciulletto).
Le parole hanno un significato simbolico e allusivo. Il linguaggio è innovativo e suggestivo
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X AGOSTO
San Lorenzo, io lo so perché tanto
di stelle per l’aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto
nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l’uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de’ suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell’ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l’uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall’alto dei mondi
sereni, infinito, immortale,
oh! d’un pianto di stelle lo inondi
quest’atomo opaco del Male!
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GABRIELE D’ANNUNZIO
Vita
Nasce a Pescara nel 1863. Studia a Prato, quindi si trasferisce a Roma. Qui frequenta molti salotti alla moda e vive una vita frenetica, collabora con diversi periodici e diventa una figura di spicco. A causa del suo amore per il lusso, si indebita e si trasferisce a Napoli nel 1891. Cambia più volte residenza, fino a quando si stabilisce a Firenze nella vita dell’attrice Eleonora Duse. Nel 1910 si trasferisce in francia per nuovi debiti. Dopo aver partecipato attivamente alla politica (Marcia su Fiume), si ritira a Gardone dove muore nel 1938.
Opere
I romanzi: Il piacere (autobiografia spirituale); L’innocente (confessione di un delitto); il trionfo della morte (romanzo psicologico che annuncia il superuomo).
Le raccolte poetiche: Le laudi del cielo, del mare, della terra e degli eroi e Acyone
Le tragedie: la figlia di Jorio, La città morta.
Poetica
Massimo esponente del Decadentismo, nelle sue opere troviamo i seguenti temi:
-Esaltismo: esaltazione della bellezza e dell’arte
-Superomismo: l’individuo deve elevarsi sopra le massi
-sensualismo: abbandono ai sensi, alla suggestione e all’istinto
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PIOGGIA NEL PINETO
Taci. Su le soglie
del bosco non odo
parole che dici
umane; ma odo
parole più nuove
che parlano gocciole e foglie
lontane.
…
Ascolta.
La figlia dell’aria
è muta; ma la figlia
del limo lontana,
la rana,
canta nell’ombra più fonda,
chi sa dove, chi sa dove!
E piove sulle tue ciglia,
Ermione.
…
E piove su i nostri vólti
silvani,
piove su le nostre mani
ignude,
su i nostri vestimenti
leggieri,
su i freschi pensieri
che l’anima schiude
novella,
su la favola bella
che ieri
m’illuse, che oggi t’illude,
o Ermione.
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Vita
Italo Svevo nasce nel 1861 a Trieste da un’agiata famiglia borghese, con papà tedesco e mamma ebrea. Ha un’istruzione mitteleuropea e collabora con un giornale chiamato “L’Indipendente”. Nel 1892 scrive un romanzo intitolato “Una vita”, che non desta alcun interesse da parte della critica, come un altro romanzo scritto successivamente “Senilità”. Dopo la Prima Guerra Mondiale, pubblica il suo romanzo più famoso “La coscienza di Zeno”. Muore nel 1928 in seguito alle ferite riportate in un incidente stradale.
Opere
Una vita: un racconto che evidenzia i pregiudizi e le falsità che dominano la società borghese.
Senilità: un racconto in cui il protagonista è un uomo giovane che si sente vecchio, tormentato dal rimpianto di una vita non vissuta.
La coscienza di Zeno: è un racconto autobiografico in cui il protagonista scava dentro di sè, dando libero corso ai sui ricordi.
Temi
I personaggi nei suoi romanzi esprimono a pieno la sfiducia dello scrittore nei confronti della società e dell’uomo, mettendo in risalto il senso di inquietudine e di precarietà dell’uomo.
I suoi personaggi manifestano il senso di solitudine e inettitudine: sono uomini senza qualità, incapaci e insicuri
Inettitudine: incapacità di vivere a pieno la vita, lasciando che sia qualcun altro a scegliere per lui
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La Coscienza di Zeno
In questo romanzo, Svevo dedica ciascun capitolo ad un episodio della sua vita: Parlerà del fumo (la sua dipendenza), della figura materna che verrà presto a mancare, del padre (Uomo autoritario), di sua moglie e dell’amante, della sua carriera e infine dell’analisi.
Zeno è convinto che l’analisi non serva a niente e, per vendetta, il suo analista decide di pubblicare il suo diario trasgredendo il vincolo del segreto professionale.
Citazioni
-Probabilmente lasciai quella stanza proprio perchè essa era divenuta il cimitero dei miei buoni propositi e non credevo più possibile di formarne in quel luogo degli altri.
-quando si muore si ha ben’altro da pensare alla morte.
-Ancora adesso sto ammirando tanta cecità che allora mi pareva chiaroveggenza
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LUIGI PIRANDELLO
La vita
Nasce a Girgenti nel 1867, da una famiglia agiata; il padre dirigeva alcune miniere di Zolfo. Si trasferisce e si laura in Germania a Bonn nel 1891. Nel 1892 ritorna in Italia a Roma e insegna Letteratura italiana all’istituto Superiore di Magistero. Nel 1894 si sposa con Maria Antonietta Portuano, figlia di un ricco compagno del padre. Nel 1903, una sciagura mineraria lo fa diventare povero e da lì iniziano una serie di sciagure che segneranno il poeta. Nel 1934 gli viene conferito il premio nobel per la letteratura . Muore a Roma nel 1936.
Le opere
-Novelle per un anno: raccolta di racconti scritti e pubblicati in epoche diverse. Ricordiamo il racconto: Il fu Mattia Pascal, il capolavoro di Pirandello
-Uno nessuno e centomila: romanzo psicologico
-Tra le opere teatrali ricordiamo: Il berretto a sonagli, Pensaci Giacomino, Sei personaggi in cerca d’autore.
I temi
Nell’opera pirandelliana, il tema che troviamo più spesso è quello della maschera. Ogni uomo è chiuso in un ruolo, che si è creato attraverso le sue abitudini, il proprio lavoro o gli è stato imposto dalla società. Quindi è come se si nascondesse sotto sotto una maschera, negando la sua personalità per recitare il suo ruolo
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Crepuscolarismo
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I Crepuscolari
Il Crepuscolarismo è un movimento letterale che ha inizio nel nei primi decenni del Novecento in Italia, da cui deriva il nome Crepuscolari.
I Crepuscolari, sono poeti che hanno una nuova concezione della poesia.
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Published: Mar 12, 2020
Latest Revision: Mar 12, 2020
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