by miriam ventre
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AFFRESCO:
La pittura a fresco, comunemente conosciuta come affresco, viene chiamata così perché si esegue su un intonaco fresco, cioè appena steso e quindi saturo d’acqua.
Il colore viene completamente inglobato, nell’intonaco che asciugando, si combina con l’anidride carbonica dell’aria e forma il carbonato di calcio, acquistando, particolare resistenza all’acqua e al tempo.
PITTURA A OLIO:
Dipingere a olio significa mescolare dei pigmenti a sostanze oleose. I supporti sui quali dipingere possono essere tantissimi: la carta, la tela, il legno, ma anche il cuoio, la seta e metalli (argento, rame, oro, platino).
Per lavorare più facilmente si era soliti preparare il supporto con un particolare procedimento che prende il nome di imprimitura.
L’imprimitura più diffusa per le tele e le tavole era composta da gesso mescolato con colla di caseina o di coniglio, talvolta anche con l’aggiunta d’olio di lino cotto. Bisognava prestare la massima attenzione alla preparazione della miscela perché doveva essere tanto densa da formare un discreto spessore ma abbastanza fluida da poter essere stesa.
DIFFERENZE TRA L’AFFRESCO E LA PITTURA A OLIO:
La differenza esistente fra l’affresco e la pittura a olio è identificabile nella tipologia del liquido di cui ci si serve per preparare il colore: tale liquido dovrà infatti essere tanto più capace di aderire alla superficie, quanto meno questa è disposta ad assorbirlo.
Published: Mar 4, 2020
Latest Revision: Mar 4, 2020
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