CAPPUCCETTO FURBO
C’era una volta un bambino di nome Cappuccetto Furbo.
Lo chiamavano così perché amava indossare felpe con cappuccio ed era molto astuto. Ogni volta che qualcuno gli voleva fare uno scherzo o si voleva approfittare di lui, se ne accorgeva per tempo e riusciva sempre a farla franca.
Purtroppo, per colpa del suo brutto carattere, non aveva amici con cui giocare, quindi ogni volta che aveva tempo libero, si addentrava nel bosco dove c’era la casa della sua amata nonna e se ne stava per conto suo.
Un giorno, dopo la scuola, decise di portare alla nonna un cestino con deliziose prelibatezze fatte di zucchero e gocce di cioccolato, appena sfornate dalla mamma.
Arrivato nel fitto bosco incontrò un lupo ingenuo e affamato che voleva mangiarlo.
“Ti prego non mangiarmi adesso. Prima vorrei portare questo cesto alla mia nonna ammalata!” disse il bambino.
Il lupo ingenuo rispose: “Va bene. Aspetterò il tuo ritorno. Non mi muoverò da qui!”.
Allora Cappuccetto Furbo riprese il suo cammino verso la casa della nonna.
Una volta arrivato, le diede il cestino e le chiese in cambio una polpetta di carne avvelenata.
Salutò la nonna e fece ritorno nel luogo in cui il lupo lo stava aspettando.
Era sul punto di saltargli addosso quando Cappuccetto, in preda al panico, gridò: “Ti prego, prima mangia questa polpetta. Te la offre mia nonna.”
Il lupo disse: “Grazie!” e, smaliziato com’era, se la mangiò in un sol boccone.
Dopo qualche minuto iniziò a girargli la testa e diventò di colore verdognolo, riuscì a malapena a dire a Cappuccetto: “Mi dispiace di aver avuto l’istinto di mangiarti, ma tu mi hai dato una polpetta terribile!”.
Fu così che il lupo ingenuo morì pentito e Cappuccetto Furbo visse felice e contento e continuò a far dispetti a tutti, senza il minimo rimorso.
Published: Dec 22, 2019
Latest Revision: Dec 22, 2019
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