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I Social Media

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  • Published Books 4

Social Media, in italiano social network, è un termine generico che indica tecnologie e pratiche in Rete che le persone adottano per condividere contenuti testualiimmaginiaudio e video. I professori Andreas Kaplan e Michael Haenlein hanno definito i social media come un gruppo di applicazione web basate sui presupposti ideologici e tecnologici del Web 2.0, che consentono la creazione e lo scambio di contenuti generati dagli utenti.

I social media rappresentano fondamentalmente un cambiamento nel modo in cui la gente legge, apprende e condivide informazioni e contenuti. Con i social media cambia radicalmente il modello di comunicazione tipico dei media tradizionali (radiostampatelevisione): il messaggio non è più del tipo “da uno a molti” ( cioè prevalentemente monodirezionale, dal broadcaster al suo pubblico), ma di tipo “peer”: più emittenti, alto livello di interazione. Questo cambio di modello comunicativo può portare a una democratizzazione dell’informazione, trasformando le persone da “mere” fruitrici di contenuti, ad editori esse stesse. I social media sono diventati molto popolari perché permettono alle persone di utilizzare il Web per stabilire relazioni di tipo personale o lavorativo. Essi sono anche definiti user-generated content  o consumer-generated media.I social media possono assumere differenti forme, che possono essere raggruppate in 13 categorie: Blog, reti professionali (business network), progetti collaborativi, reti aziendali (enterprise social network), Forum in Internetmicroblogcondivisione di foto, recensioni di prodotti/servizi, social bookmarking, giochi su reti sociali, servizio di rete sociale, condivisione di video (video sharing) e realtà virtuali (virtual world).

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I social media sono diversi dai media industriali come giornalitelevisione e cinema. Mentre i social media sono strumenti relativamente a basso costo che permettono a chiunque (anche soggetti privati) di pubblicare ed avere accesso alle informazioni, i media tradizionali richiedono cospicui investimenti finanziari per pubblicare informazioni. Tra le voci di spesa dei media industriali vi sono per esempio le sedi e i mezzi di produzione (stabilimenti tipografici, strumenti e impianti radio-televisivi, studi e teatri di possa ecc.), gli stipendi degli addetti, le autorizzazioni statali, gli obblighi fiscali e previdenziali. I media industriali sono comunemente definiti “tradizionali”, “broadcasting“, o “mass media“. Una caratteristica che accomuna social media e media industriali è la capacità di ottenere un’audience sia vasta che ridotta; sia il post di un blog che una trasmissione televisiva possono raggiungere milioni di persone oppure nessuno. I parametri che aiutano a descrivere le differenze tra i due tipi di media variano a seconda del tipo di analisi.

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I social media dipendono principalmente dalle interazioni tra persone, come la discussione e il dialogo volti a costruire una sorta di sentimento condiviso attraverso l’utilizzo della tecnologia come canale: in tal modo si supplirebbe alla carenza di socialità[3] dell’era moderna e post-industriale.

I servizi offerti dai social media stimolano l’uso dell’intelligenza sia induttiva che deduttiva da parte delle persone. Reclami e denunce si prestano a rapide generalizzazioni a causa delle modalità con le quali le affermazioni diffuse possono essere postate e visualizzate da tutti.

La velocità di comunicazione, l’ampia diffusione e l’incisività, e la possibilità di vedere come le parole costruiscano un caso, sollecitano l’uso della retorica. Il metodo della persuasione viene utilizzato frequentemente come mezzo per convalidare o autenticare le affermazioni e le parole delle persone: la retorica è quindi parte importante del linguaggio dei social media.

Per alcuni aspetti, i social media non hanno limiti: non c’è un numero fisso di pagine o di ore. I lettori possono partecipare ai social media lasciando commenti, messaggi istantanei o anche pubblicando articoli per conto proprio.

Nei social media si è registrata una generale resistenza agli interventi di marketing. Più rilevante si è quindi rivelato il concetto di social authority, relativo alla capacità – costruita attraverso interventi continui, utili, competenti e genuini – di influenzare le opinioni in specifiche aree di interesse.

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In genere, per entrare a far parte di una rete sociale online occorre anzitutto costruire il proprio profilo personale partendo da informazioni alquanto basilari, come nome, cognome e indirizzo email privato, fino ad arrivare poi ai propri interessi e alle proprie passioni, alle esperienze di lavoro passate e alle relative referenze. A questo punto è quindi possibile invitare i propri amici a far parte della propria rete virtuale, i quali a loro volta possono incominciare a fare lo stesso, cosicché ci si trova ad allargare la cerchia di contatti con gli amici degli amici e così via idealmente fino a comprendere tutta la popolazione del mondo (a tal proposito esistono comunque dei ben precisati limiti).

Ad esempio, per poter usare Facebook (si pronuncia fèisbuc), cioè una delle più famose reti sociali esistenti, bisogna semplicemente condividere qualcosa, come una frase, un’immagine o un video, sulla quale poi gli altri possono esprimere o meno una propria opinione mediante i cosiddetti Mi piace (per avere un’idea su come creare un account e, in generale, su come si usa Facebook, ti consiglio in ogni caso di collegarti qui). Lo stesso discorso vale, grossomodo, anche con Twitter (si pronuncia tuìtter), altro social network molto famoso, fondatore dei cosiddetti hashtag (per avere maggiori informazioni su come utilizzare Twitter, ti consiglio comunque di collegarti qui).

Social network: cosa sono, a cosa servono e come si usano

Social network: cosa sono, a cosa servono e come si usano?Cosa sono i social network? A cosa servono i social network? Come si usano i social network? Rispondere a queste tre semplici domande potrebbe essere alquanto scontato per i più giovani. Per chi invece è un po’ più avanti con l’età, dare una risposta a queste tre comuni domande potrebbe non essere altrettanto facile. Ecco perché in questo breve articolo cercherò di chiarirti le idee su cosa sono, a cosa servono, nonché su come si usano i cosiddetti social network.

COSA SONO I SOCIAL NETWORK?

Un servizio di rete sociale, comunemente e impropriamente chiamato anche social network (si pronuncia sòcial nètuorc, dall’inglese social network service), è un servizio offerto mediante Internet, tipicamente fruibile in maniera del tutto gratuita tramite World Wide Web (si pronuncia uorld uàid ueb) o apposite applicazioni per dispositivi mobili, il cui unico scopo è quello di facilitare la gestione dei rapporti sociali consentendo la comunicazione e la condivisione di contenuti digitali attraverso semplici frasi scritte, link vari, brani musicali, immagini o anche video.

A COSA SERVONO I SOCIAL NETWORK?

I social network, nati alla fine degli anni novanta e divenuti molto più popolari nel decennio successivo, permettono agli utenti che li usano di creare un appropriato profilo utente, di organizzare una lista di persone con cui rimanere in contatto, di pubblicare un proprio flusso di aggiornamenti, e, volendo, di accedere anche a quello altrui. Bisogna comunque precisare che quest’ultimo aspetto dipende sia dal social network in questione, sia dalle opzioni di privacy che uno volutamente o meno decide di utilizzare.

COME SI USANO I SOCIAL NETWORK?

Prima di tutto diciamo che non esiste una regola ben precisa su come utilizzare i social network. Più che altro, infatti, dipende dal tipo di servizio che uno decide di utilizzare. In genere, comunque, per entrare a far parte di una rete sociale online occorre anzitutto costruire il proprio profilo personale partendo da informazioni alquanto basilari, come nome, cognome e indirizzo email privato, fino ad arrivare poi ai propri interessi e alle proprie passioni, alle esperienze di lavoro passate e alle relative referenze. A questo punto è quindi possibile invitare i propri amici a far parte della propria rete virtuale, i quali a loro volta possono incominciare a fare lo stesso, cosicché ci si trova ad allargare la cerchia di contatti con gli amici degli amici e così via idealmente fino a comprendere tutta la popolazione del mondo (a tal proposito esistono comunque dei ben precisati limiti).

Ad esempio, per poter usare Facebook (si pronuncia fèisbuc), cioè una delle più famose reti sociali esistenti, bisogna semplicemente condividere qualcosa, come una frase, un’immagine o un video, sulla quale poi gli altri possono esprimere o meno una propria opinione mediante i cosiddetti Mi piace (per avere un’idea su come creare un account e, in generale, su come si usa Facebook, ti consiglio in ogni caso di collegarti qui). Lo stesso discorso vale, grossomodo, anche con Twitter (si pronuncia tuìtter), altro social network molto famoso, fondatore dei cosiddetti hashtag (per avere maggiori informazioni su come utilizzare Twitter, ti consiglio comunque di collegarti qui).

Oltre a Facebook e a Twitter, esiste però anche il meno popolare Google+ (si pronuncia gùgol plas), dell’omonima casa Google, che in sostanza offre più o meno le stesse funzionalità di Facebook (per maggiori informazioni su come utilizzare Google+ potresti consultare questa pagina). Naturalmente, oltre a questi, esistono molti altri social network, come ad esempio InstagramPinterestLinkedIn e Flickr, solo per citarne alcuni, nei quali, in ogni caso, le uniche parole d’ordine da seguire rimangono sempre e comunque la comunicazione, la condivisione e l’interazione con gli altri utenti.

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I Social Media più usati sono:

– Twitter

-Facebook

-Google

-Disqus

-Snapchat

-Tumblr

-Pinterest

-Twoo

– YouTube

– Instagram

-Vine

– WhatsApp

-Medium

 

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