I SIMBOLI DEI PRIMI CRISTIANI

LO STAUROGRAMMA

Lo staurogamma, o Tau-Rho, è la lettera greca “tau” (T) combinata con la lettera “rho” (P), e si usa nella chiesa primitiva come un’abbreviazione della parola Croce.

Le parole molte volte hanno dei significati profondi. La parola “tau”, ad esempio, può simbolizzare la croce. La “rho” ha il valore numerico di 100, e a sua volta può fare riferimento alla parola greca aiuto, o riferirsi ad Abramo (lui stesso identificato come un simbolo del Messia), perchè Abramo creò Isacco quando aveva compiuto 100 anni. Ha lo stesso significato del CHI RHO.

IL PAVONE REALE

Gli antichi greci credevano che la carne del pavone reale non si decomponesse dopo la morte. In questo modo, il pavone reale divenne un simbolo d’immortalità. I primi cristiani lo adottarono come simbolo per rappresentare la loro fede nella vita eterna in Cielo con Dio,e anche per questo le raffigurazioni del pavone reale sono sempre accompagnate dalla presenza dell’Albero della vita.

La barca: rappresenta la Chiesa. La barca è l’oggetto della salvezza, una salvezza che viene da Gesù, è un mezzo di salvezza per chi salirà a bordo. La rappresentazione pittorica della barca, che si ritrova in molte tombe, è un simbolo di speranza per l’eternità.

Il Buon Pastore: più che un simbolo in senso stretto è un riferimento preciso che Gesù fece di se stesso nel vangelo di Giovanni: “Io sono il buon pastore”. Gesù è il pastore e i suoi discepoli, tutti i discepoli di ogni tempo, sono le sue pecorelle e lui le conosce ad una ad una per nome. Una immagine rappresentata dal pastore che raccoglie la sua pecorella smarrita e la conduce sul collo verso l’ovile.

L’ancora: nel mondo antico le ancore rappresentavano la sicurezza. Nella Lettera agli Ebrei San Paolo pone l’ancora come simbolo della speranza che i cristiani ripongono in Cristo, un’ancora della nostra vita, sicura e salda.

L’alfa e l’omega: sono la prima e l’ultima lettera dell’alfabeto greco, insieme rappresentano l’eternità di Cristo come Figlio di Dio. Nel libro dell’Apocalisse, Gesù dice di sé stesso: “Io sono l’Alfa e l’Omega, il Primo e l’Ultimo, il principio e la fine”.(Apocalisse 22, 13-21).

Il pesce: Ichtys è la parola greca per indicare il pesce. Questo simbolo è forse il più importante simbolo tra i primi cristiani. Lo troviamo riprodotto un po’ ovunque, soprattutto sulle catacombe. Non solo perché i pesci furono uno dei molti miracoli di Gesù narrati nei Vangeli, ma perché la parola Ichtys è un acrostico della parola greca Iēsous Christos Theou Hyios Sōtēr”, che signficia, “Gesù Cristo, Figlio di Dio, Salvatore”.

Il monogramma IX: Il monogramma IX è composto dalle parole greche iota (I) e chi (X). La iota è la prima lettera della parola greca “Ιησούς” che significa “Gesù”, e chi è la prima lettera della parola greca “Χριστός“di “Cristo”. Insieme compongono la parola “Gesù Cristo”.

L’agnello: E’ l’immagine di Cristo: “Ecco l’agnello di Dio” (Gv. 1.36). Simbolo di dolcezza, di semplicità, di innocenza, di purezza e di obbedienza, per il suo comportamento e per il suo colore bianco, l’agnello in ogni tempo è stato considerato l’animale sacrificale per eccellenza.

La colomba: è il simbolo della pace ritrovata, dopo il Diluvio Universale è una colomba che porta un ramoscello d’ulivo a Noè; è il simbolo dello Spirito Santo in Matteo 3,16 una colomba si posa su Gesù al momento del battesimo al Giordano. Simbolo anche di purezza e carità capacità di volare verso aldilà.

L’orante: figura vestita di una tunica con larghe maniche e con le braccia alzate in preghiera evoca la  “Pietas” romana. Rappresenta lo status di gioia, il canto e la lode al Signore, rappresenta la fede del defunto. L’Orante è – dice S.Ambrogio nel 370 – la posizione del Cristo in croce.